ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00479

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 500 del 04/05/2021
Abbinamenti
Atto 1/00424 abbinato in data 20/05/2021
Atto 1/00466 abbinato in data 20/05/2021
Atto 1/00467 abbinato in data 20/05/2021
Atto 1/00468 abbinato in data 20/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: GIULIODORI PAOLO
Gruppo: MISTO-L'ALTERNATIVA C'È
Data firma: 04/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COLLETTI ANDREA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 04/05/2021
BARONI MASSIMO ENRICO MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 04/05/2021
CABRAS PINO MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 04/05/2021
CORDA EMANUELA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 04/05/2021
FORCINITI FRANCESCO MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 04/05/2021
MANIERO ALVISE MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 04/05/2021
PAXIA MARIA LAURA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 04/05/2021
ROMANO PAOLO NICOLO' MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 04/05/2021
SAPIA FRANCESCO MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 04/05/2021
SPESSOTTO ARIANNA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 04/05/2021
TESTAMENTO ROSA ALBA MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 04/05/2021
TRANO RAFFAELE MISTO-L'ALTERNATIVA C'È 04/05/2021
COSTANZO JESSICA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 04/05/2021


Stato iter:
11/01/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 20/05/2021
Resoconto GIARRIZZO ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 26/05/2021
Resoconto GIARRIZZO ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 11/01/2022
Resoconto MESSINA ASSUNTELA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 11/01/2022
Resoconto ANGIOLA NUNZIO MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
Resoconto FUSACCHIA ALESSANDRO MISTO-MAIE-PSI-FACCIAMOECO
Resoconto GIULIODORI PAOLO MISTO-ALTERNATIVA
Resoconto STUMPO NICOLA LIBERI E UGUALI
Resoconto VIETINA SIMONA CORAGGIO ITALIA
Resoconto NOBILI LUCIANO ITALIA VIVA
Resoconto BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto PALMIERI ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto GARIGLIO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto CAPITANIO MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto SERRITELLA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/05/2021

DISCUSSIONE IL 20/05/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 20/05/2021

DISCUSSIONE IL 26/05/2021

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 26/05/2021

ATTO MODIFICATO IL 11/01/2022

IN PARTE ACCOLTO E IN PARTE NON ACCOLTO IL 11/01/2022

PARERE GOVERNO IL 11/01/2022

DISCUSSIONE IL 11/01/2022

VOTATO PER PARTI IL 11/01/2022

IN PARTE APPROVATO E IN PARTE RESPINTO IL 11/01/2022

CONCLUSO IL 11/01/2022

Atto Camera

Mozione 1-00479
presentato da
GIULIODORI Paolo
testo presentato
Martedì 4 maggio 2021
modificato
Martedì 11 gennaio 2022, seduta n. 625

   La Camera,

   premesso che:

    il sistema delle infrastrutture digitali è un fattore importante per lo sviluppo economico di tutti i territori di un Paese, per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e un elemento critico per la tutela dell'interesse nazionale e la sovranità digitale, essendo essenziale evitare che i dati relativi ai cittadini, alle imprese, all'apparato statale di un Paese finiscano nelle mani di Paesi terzi;

    il Codice dell'amministrazione digitale (CAD), di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni, ha stabilito i principi e le finalità che lo Stato, le Regioni, gli enti locali, le società pubbliche e i gestori di servizi pubblici devono perseguire nel percorso di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, per assicurare ai cittadini «la disponibilità, la gestione, l'accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell'informazione in modalità digitale» (articolo 2);

    a tale scopo è stato istituito un ente ad hoc, l'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID), che «promuove l'innovazione digitale nel Paese e l'utilizzo delle tecnologie digitali nell'organizzazione della pubblica amministrazione e nel rapporto tra questa, i cittadini e le imprese» (articolo 14-bis), utilizzando un documento di indirizzo strategico, redatto in collaborazione con il Dipartimento per la trasformazione digitale, chiamato «Piano triennale per l'informatica nella Pubblica Amministrazione»;

    i principi guida del Piano triennale 2020-2022 riconoscono che il patrimonio informativo della pubblica amministrazione è un bene fondamentale per lo sviluppo del Paese e deve essere valorizzato e reso disponibile ai cittadini e alle imprese, in forma aperta e interoperabile, stabilendo la priorità per le pubbliche amministrazioni di usare la forma digitale per svolgere le proprie funzioni;

    al fine di raggiungere gli obiettivi di digitalizzazione del lavoro dell'apparato amministrativo, è necessario far svolgere l'attività amministrativa secondo il principio del cloud first, ossia privilegiare il paradigma cloud prima di qualsiasi altra offerta tecnologica;

    al fine di predisporre tale infrastruttura, il Governo si è dotato della Strategia Cloud Italia, un piano per la migrazione al cloud computing che si fonda su tre pilastri strategici: la classificazione dei dati e dei servizi per ordinare la priorità della migrazione nel cloud, la qualificazione dei servizi utilizzabili dalla PA e la creazione di un'infrastruttura nazionale per l'erogazione dei servizi chiamata Polo strategico nazionale (PSN);

    attualmente il processo di trasformazione digitale dei servizi della pubblica amministrazione vede ancora l'utilizzo di tecnologie e infrastrutture digitali fornite da operatori terzi, che sono detentori di dati e informazioni trattati dalle pubbliche amministrazioni;

    la creazione del Polo strategico nazionale va nella direzione di internalizzare i servizi nell'alveo della pubblica amministrazione affinché lo Stato sia dotato di un'infrastruttura digitale pubblica, unico modo per eliminare i rischi in termini di sicurezza, affidabilità, autonomia e proprietà dei dati; anche per dare effettività agli articoli 13-bis («al fine di favorire la digitalizzazione della pubblica amministrazione e garantire il necessario coordinamento sul piano tecnico delle varie iniziative di innovazione tecnologica, [le pubbliche amministrazioni] progettano, realizzano e sviluppano i propri sistemi informatici e servizi digitali») e 14 (volto a promuovere «l'adozione di infrastrutture e standard che riducano i costi sostenuti dalle amministrazioni e migliorino i servizi erogati assicurando un adeguato livello di sicurezza informatica») del Codice dell'Amministrazione Digitale;

    altresì, è fondamentale che il cloud pubblico fornisca un'adeguata sicurezza al patrimonio informativo nazionale, dato che, come segnala la «Relazione sulla politica dell'informazione per la sicurezza» del 2020, l'83 per cento delle pubbliche amministrazioni italiane sono state vittime di attacchi cibernetici - nel rapporto si segnala che gli attacchi a fini di spionaggio, nonostante rappresentino soltanto circa il 3 per cento delle azioni ostili, sono i più insidiosi, motivo per cui è importante strutturare un sistema cloud capace di resistere alle infiltrazioni esterne, per meglio tutelare la sovranità della Repubblica;

    in particolare, i problemi di sicurezza nazionale aumentano laddove si utilizzano piattaforme informatiche di proprietà statunitense (esempio Microsoft, Google, Amazon, ecc.), in quanto il Cloud Act, una legge varata dagli USA nel 2018, permette alle autorità, forze dell'ordine, servizi di intelligence statunitensi di acquisire dati informatici dai servizi di cloud computing a prescindere dal luogo di conservazione dei dati, se le società che forniscono il cloud sono sotto la giurisdizione USA oppure hanno una filiale negli Stati Uniti o vi operano;

    la creazione del Polo Strategico Razionale intende risolvere anche il problema di affidabilità dei data center della pubblica amministrazione, articolandosi in almeno 4 centri di elaborazione dati distribuiti in due regioni, dato che, da quanto risulta dal censimento del patrimonio ICT 2018-2019, il 95 per cento dei centri elaborazione dati (CED) dell'amministrazione italiana sono carenti dei requisiti minimi di sicurezza, affidabilità, capacità elaborativa ed efficienza;

    ulteriore problematica delle banche dati delle pubbliche amministrazioni è la loro frammentarietà e non comunicabilità, rendendo difficoltosa l'attuazione del principio once only. A tale proposito il cosiddetto decreto semplificazioni (decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76) ha modificato il CAD, prevedendo di realizzare la Piattaforma digitale nazionale dati (PDND) per rendere possibile «l'interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di servizi pubblici» (articolo 34);

    è fondamentale che la realizzazione dell'infrastruttura digitale sia guidata dalla volontà di migliorare la tutela dei dati personali alla luce dei principi cardine del GDPR: liceità e correttezza del trattamento, minimizzazione, esattezza, limitazione della conservazione, integrità e riservatezza del dato;

    in particolare, la tutela della riservatezza deve valere nel processo di interoperabilità dei database, essendo necessario operare nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali, come ribadito dall'articolo 50, comma 2, del Codice dell'amministrazione digitale;

    altresì, la pubblica amministrazione italiana sconta l'elevata età media che, nel 2021, si attesta a 50 anni e la scarsa formazione interna verso l'alfabetizzazione digitale (secondo la ricerca 2021 del Forum PA, soltanto il 5 per cento dei funzionari pubblici nel 2019 ha svolto formazione nel settore delle competenze digitali);

    i dati sopracitati mettono in luce la necessità di intervenire sul miglioramento delle competenze professionali del personale della pubblica amministrazione al fine di permettere un uso ottimale degli strumenti informatici che si intendono adottare,

impegna il Governo:

1) ad adoperarsi per lo sviluppo di un cloud completamente pubblico, che preveda la proprietà degli impianti e gestione degli stessi in mano a soggetti pubblici o a totale partecipazione pubblica, per la conservazione di tutti i dati, sensibili e non, trattati dalle pubbliche amministrazioni;

2) a promuovere la massima fruibilità e condivisione del dato tra le varie pubbliche amministrazioni nell'ottica di erogare i migliori servizi al cittadino, sempre nel rispetto della trasparenza e della privacy e basati sul principio di accessibilità e semplificazione burocratica;

3) ad investire nella formazione del personale delle pubbliche amministrazioni e ad assumere personale con competenze specifiche in ambito digitale.
(1-00479) (Nuova formulazione) «Giuliodori, Colletti, Massimo Enrico Baroni, Cabras, Corda, Forciniti, Maniero, Paxia, Paolo Nicolò Romano, Sapia, Spessotto, Testamento, Trano, Costanzo».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

formazione professionale

pubblica amministrazione

tecnologia digitale