ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00261

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 237 del 11/10/2019
Abbinamenti
Atto 1/00272 abbinato in data 28/10/2019
Atto 1/00275 abbinato in data 05/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: GELMINI MARIASTELLA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 11/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MURELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 31/10/2019
MANDELLI ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2019
PRESTIGIACOMO STEFANIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2019
OCCHIUTO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2019
CANNIZZARO FRANCESCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2019
D'ATTIS MAURO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2019
D'ETTORE FELICE MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2019
PELLA ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2019
RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2019
MARTINO ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2019
GIACOMONI SESTINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2019
CATTANEO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2019
BARATTO RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2019
ANGELUCCI ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2019
PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2019
GIACOMETTO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/10/2019
BRUNETTA RENATO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
ZANGRILLO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
MAZZETTI ERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
CASSINELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
SARRO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
TRIPODI MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
MUGNAI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
CAPPELLACCI UGO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
ZANELLA FEDERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
LABRIOLA VINCENZA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
BERGAMINI DEBORAH FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
RIPANI ELISABETTA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
PETTARIN GUIDO GERMANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
BARTOLOZZI GIUSI FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
ROTONDI GIANFRANCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
CASINO MICHELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
MULE' GIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
MILANATO LORENA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
PALMIERI ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
SACCANI JOTTI GLORIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
VERSACE GIUSEPPINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
FONTANA GREGORIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
CANNATELLI PASQUALE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
BARONI ANNA LISA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
SCOMA FRANCESCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
MARIN MARCO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
NAPOLI OSVALDO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
DELLA FRERA GUIDO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
RAVETTO LAURA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
ORSINI ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
RUFFINO DANIELA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
PITTALIS PIETRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
MARROCCO PATRIZIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
FASANO VINCENZO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
MINARDO ANTONINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
SOZZANI DIEGO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
FIORINI BENEDETTA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
ROSSO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
VIETINA SIMONA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 14/10/2019
CAFFARATTO GUALTIERO LEGA - SALVINI PREMIER 31/10/2019
CAPARVI VIRGINIO LEGA - SALVINI PREMIER 31/10/2019
DURIGON CLAUDIO LEGA - SALVINI PREMIER 31/10/2019
LEGNAIOLI DONATELLA LEGA - SALVINI PREMIER 31/10/2019
LORENZONI EVA LEGA - SALVINI PREMIER 31/10/2019
MOSCHIONI DANIELE LEGA - SALVINI PREMIER 31/10/2019


Stato iter:
05/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/10/2019
Resoconto ZANGRILLO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 28/10/2019
Resoconto LEPRI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA
 
DICHIARAZIONE VOTO 05/11/2019
Resoconto PASTORINO LUCA LIBERI E UGUALI
Resoconto UNGARO MASSIMO ITALIA VIVA
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
Resoconto VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto GELMINI MARIASTELLA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto GARAVAGLIA MASSIMO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto GRIMALDI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 05/11/2019
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
PARERE GOVERNO 05/11/2019
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 14/10/2019

ATTO MODIFICATO IL 16/10/2019

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/10/2019

DISCUSSIONE IL 28/10/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 28/10/2019

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 31/10/2019

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 05/11/2019

DISCUSSIONE IL 05/11/2019

IN PARTE ACCOLTO E IN PARTE NON ACCOLTO IL 05/11/2019

PARERE GOVERNO IL 05/11/2019

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 05/11/2019

VOTATO PER PARTI IL 05/11/2019

IN PARTE APPROVATO E IN PARTE RESPINTO IL 05/11/2019

CONCLUSO IL 05/11/2019

Atto Camera

Mozione 1-00261
presentato da
GELMINI Mariastella
testo presentato
Venerdì 11 ottobre 2019
modificato
Martedì 5 novembre 2019, seduta n. 252

   La Camera,
   premesso che:
    il cuneo fiscale corrisponde alla somma delle imposte e dei contributi previdenziali che gravano sui redditi dei lavoratori e dei datori di lavoro e, quindi, la differenza tra il costo di un lavoratore per l'azienda che lo impiega e quanto il lavoratore percepisce come retribuzione in busta paga;
    in data 11 aprile 2019 l'Ocse ha diffuso il rapporto « Taxing wages 2019», dedicato al tema del cuneo fiscale, dal quale emerge in modo inequivocabile, prendendo come riferimento un lavoratore single e senza figli a carico, come l'Italia sia ancora il terzo Paese in classifica, dopo il Belgio e la Germania, per l'incidenza più alta di oneri e tasse a carico dei lavoratori, con un cuneo fiscale del 47,9 per cento contro una media Ocse del 36,1 per cento;
    quello del costo del lavoro è un problema di lungo periodo che affligge da sempre lo sviluppo economico del Paese, producendo effetti negativi anche sotto il profilo dell'incremento occupazionale e della riduzione della propensione alla spesa da parte di milioni di lavoratori: un problema che nell'ultimo ventennio, purtroppo, non solo non ha trovato una soluzione, ma si è aggravato, essendo passati da un cuneo fiscale del 47,1 per cento nel 2000 all'attuale 47,9 per cento;
    in una situazione di crescita economica praticamente nulla come quella registrata nel corso dell'anno 2019 e in vista di una crescita estremamente modesta, che le previsioni del Governo riportate nella nota di aggiornamento al documento di economia e finanza 2019 non stimano oltre lo 0,4 per cento del prodotto interno lordo per il quadro economico tendenziale e lo 0,6 per cento per il quadro relativo alla finanza pubblica corretto per il ciclo nelle previsioni per l'anno 2020, un intervento importante per l'abbattimento del cuneo fiscale rappresenta senza alcun dubbio il principale strumento di politica economica in grado di sortire effetti anticiclici per la crescita del Paese;
    non a caso tale misura è invocata con forza da tutto il mondo produttivo italiano, anche sotto forma di un intervento volto a ridurre gli oneri gravanti sulle retribuzioni dei lavoratori;
    il Governo nella nota di aggiornamento al documento di economia e finanza 2019 ha previsto un intervento volto alla riduzione del cuneo fiscale, ma la portata di tale misura appare largamente insufficiente sia per le risorse che si prevedono di stanziare, sia per le modalità attuative. Dette risorse sono, infatti, pari allo 0,15 per cento del prodotto interno lordo, il che equivale a 2 miliardi e 700 milioni di euro. Inoltre, la normativa sul cuneo fiscale, alla luce di quanto previsto dalla nota di aggiornamento al documento di economia e finanza, non sarà inserita nell'ambito del disegno di legge bilancio per il 2020 di prossima presentazione al Senato della Repubblica, ma in un apposito disegno di legge collegato, con la conseguenza che l'intervento di riduzione del cuneo non entrerà in vigore dal 1o gennaio 2020, ma nel secondo semestre dell'anno. Inoltre, con 2 miliardi e 700 milioni di euro di stanziamento, se la platea interessata fosse di 10 milioni di lavoratori con i redditi medio-bassi al di sotto dei 26.000 euro, si tratterebbe di una media di circa 40 euro al mese da luglio 2020. In buona sostanza, si passerebbe così dagli 80 euro di Renzi ai 40 euro di Conte;
    il Gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente ha presentato da tempo proposte puntuali in materia di riduzione del costo del lavoro e abbattimento del cuneo fiscale. In particolare, durante l'esame del disegno di legge di bilancio per il 2019 Forza Italia ha proposto sia interventi in materia di riduzione strutturale dei premi e dei contributi Inail, con coperture a regime per 1.500 milioni di euro, sia interventi di riduzione del cuneo fiscale e incentivo strutturale all'occupazione giovanile, con oneri stimati fino a 10 miliardi e 900 milioni di euro a regime. Da ultimo, infine, Forza Italia ha anche presentato una proposta di legge di riduzione del cuneo fiscale che prevede un incremento delle detrazioni Irpef per redditi fino a 35.000 euro lordi. Il tutto al fine di alleviare il peso di imposte e contributi che grava su un terzo dello stipendio medio di un lavoratore. Non a caso il cuneo fiscale è stato definito come la «tassa occulta» che raddoppia il costo del lavoro;
    tali proposte rappresentano il frutto di un lavoro politico condiviso con le rappresentanze del mondo produttivo da Confindustria ad Assolombarda e comportano, ovviamente, ingenti oneri ai fini della loro copertura economica;
    ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo maggiori risorse da destinare ad un intervento più efficace di quello descritto dalla nota di aggiornamento al documento di economia e finanza 2019 in materia di cuneo fiscale possono essere reperite tramite una riduzione degli stanziamenti previsti dalla legge di bilancio per il 2019 per il reddito di cittadinanza, un istituto che nel suo primo anno di applicazione si è dimostrato del tutto fallimentare in termini di crescita economica configurandosi, nei fatti, come misura di carattere meramente assistenziale. Dal 1o gennaio 2020 il fondo per il reddito di cittadinanza sarà finanziato per 8.055 milioni di euro, a fronte di una platea di richiedenti che, come dimostrano i dati per l'anno 2019, sarà nettamente inferiore;
    si rileva, inoltre, che tra le innovazioni normative introdotte dalle manovre economiche dal 2014 al 2019 e l'indebitamento netto per il 2020 si stimano effetti in termini di maggiori spese o minori entrate per un importo totale complessivo pari a 50,2 miliardi di euro. Si tratta di misure di carattere espansivo che hanno certamente una loro ragion d'essere, ma sarebbe importante assicurarsi che detti interventi centrino gli obiettivi giusti o raggiungano le persone giuste attraverso opportuni controlli. Di rado, tuttavia, come ben evidenziato da recenti report dell'Osservatorio per i conti pubblici guidato da Carlo Cottarelli, si fa una valutazione a posteriori per verificare, a distanza di tempo, se le innovazioni abbiano avuto effettivamente l'effetto sperato e quindi se valga la pena mantenerle (o anche potenziarle) oppure se sia preferibile impiegare le risorse altrove. Questa valutazione è possibile e viene fatta in vari Paesi e anche dalla Commissione europea per le norme di sua competenza. In Italia, invece, non solo non vi è una valutazione a posteriori, ma manca addirittura l'elenco totale delle misure che sono state prese negli ultimi anni e del loro costo attuale;
    infine, una strategia realistica ed efficace di vera spending review può rendere disponibili ulteriori risorse, dando piena attuazione alle disposizioni concernenti la razionalizzazione e la revisione delle spese per consumi intermedi per l'acquisto di beni, servizi e forniture contenute nel decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89,

impegna il Governo:

1) a favorire l'apertura di un tavolo di confronto che assicuri il pieno coinvolgimento delle parti sociali e del mondo produttivo sul tema cruciale delle politiche finalizzate alla riduzione del costo del lavoro e all'abbattimento del cuneo fiscale, al fine di rilanciare lo sviluppo economico delle imprese, incrementare l'occupazione e la capacità di acquisto dei lavoratori;
2) a presentare in Parlamento un elenco, attualmente disponibile solo per le spese fiscali, attraverso il quale si possa associare ad ogni voce del bilancio pubblico le norme che, almeno negli ultimi anni, ne hanno determinato la configurazione attuale in termini di costo/beneficio per la finanza pubblica e per gli utenti, al fine di ottimizzare il reperimento o il riorientamento di risorse per destinarle a interventi cruciali come quello dell'abbattimento del cuneo fiscale, dando peraltro un contributo importante alla trasparenza sui conti pubblici.
(1-00261)
(Nuova formulazione – Testo modificato nel corso della seduta)  «Gelmini, Murelli, Mandelli, Prestigiacomo, Occhiuto, Cannizzaro, D'Attis, D'Ettore, Pella, Paolo Russo, Martino, Giacomoni, Cattaneo, Baratto, Angelucci, Porchietto, Giacometto, Brunetta, Zangrillo, Mazzetti, Cassinelli, Sarro, Maria Tripodi, Mugnai, Cappellacci, Zanella, Labriola, Bergamini, Ripani, Bagnasco, Pettarin, Bartolozzi, Squeri, Rotondi, Casino, Mulè, Milanato, Palmieri, Saccani Jotti, Versace, Gregorio Fontana, Cannatelli, Nevi, Anna Lisa Baroni, Scoma, Marin, Napoli, Della Frera, Ravetto, Orsini, Ruffino, Spena, Pittalis, Marrocco, Fasano, Minardo, Sozzani, Fiorini, Rosso, Vietina, Caffaratto, Caparvi, Durigon, Legnaioli, Eva Lorenzoni, Moschioni».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

bilancio dello Stato

aiuto all'occupazione

conservazione del posto di lavoro