ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00079

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: del 29/07/2020
Risoluzione conclusiva di dibattito su
Atto numero: 7/00511
Atto numero: 7/00513
Atto numero: 7/00520
Atto numero: 7/00521
Atto numero: 7/00522
Firmatari
Primo firmatario: MORELLI ALESSANDRO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 29/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRIPPA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 29/07/2020
PIZZETTI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2020
SOZZANI DIEGO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 29/07/2020
MACCANTI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 29/07/2020
SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA 29/07/2020
PAITA RAFFAELLA ITALIA VIVA 29/07/2020
MARINO BERNARDO MOVIMENTO 5 STELLE 29/07/2020
DONINA GIUSEPPE CESARE LEGA - SALVINI PREMIER 29/07/2020


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Stato iter:
29/07/2020
Fasi iter:

COLLEGA (RISCON) IL 29/07/2020

APPROVATO IL 29/07/2020

CONCLUSO IL 29/07/2020

Atto Camera

Risoluzione conclusiva 8-00079
presentato da
MORELLI Alessandro
testo di
Mercoledì 29 luglio 2020 in Commissione IX (Trasporti)

7-00511 Marino: Iniziative in materia di esami per la patente di guida e di revisioni.
7-00513 Sozzani: Iniziative in materia di organizzazione degli uffici della motorizzazione civile, di esami per la patente di guida, di autoscuole e di revisioni.
7-00520 Maccanti: Iniziative in materia di organizzazione degli uffici della motorizzazione civile, di esami per la patente di guida, di revisioni e di documento unico di circolazione.
7-00521 Pizzetti: Iniziative in materia di organizzazione degli uffici della motorizzazione civile, di esami per la patente di guida e di autoscuole.
7-00522 Silvestroni: Iniziative in materia di organizzazione degli uffici della motorizzazione civile, di esami per la patente di guida e di autoscuole.

TESTO UNIFICATO DELLE RISOLUZIONI APPROVATO

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
   premesso che:
    le disposizioni assunte dal Governo per fronteggiare la pandemia da COVID-19 hanno portato alla luce problematiche che persistono già da tempo su tutto il territorio nazionale. Tra le varie misure adottate si ricorda la sospensione: degli esami per il conseguimento/revisione della patente di guida di tutte le categorie (teoria e pratica) in sede e fuori sede; degli esami per il conseguimento/revisione della carta di qualificazione del conducente (Cqc); degli esami per il conseguimento del Cap e del Cfp Adr e degli esami per il conseguimento della patente nautica (teoria e pratica) in sede e fuori sede;
    il combinato disposto dei vari decreti succedutisi in queste ultime settimane, mettono il settore delle autoscuole in una sorta di limbo, in quanto, a causa del codice Ateco 85 non indicato tra le attività soggette a chiusura, le autoscuole potrebbero operare, ma al contempo, avendo il Governo stabilito il blocco delle attività didattiche e la sospensione degli esami di conseguimento per tutte le categorie di patenti sono di fatto chiuse;
    il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 aprile 2020, all'articolo 1, comma 1, lettera v), ha disposto la sospensione degli esami di idoneità di cui all'articolo 121 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, da espletarsi presso gli uffici periferici della motorizzazione civile; con apposito provvedimento dirigenziale è disposta, in favore dei candidati che non hanno potuto sostenere le prove d'esame in ragione della sospensione, la proroga dei termini previsti dagli articoli 121 e 122 del codice della strada;
    tale ultima proroga si potrebbe tradurre in future, lunghissime, code per sostenere gli esami. D'altro canto, la ripresa degli esami comporterebbe una non facile gestione delle disposizioni in materia sanitaria attualmente vigenti;
    molte delle attività svolte dalle autoscuole, in particolare quelle relative ai corsi di recupero punti e i corsi di aggiornamento per i conducenti professionali, oltre ad essere fondamentali, per poter svolgere l'attività di autotrasportatore vengono certificate alla struttura erogante senza la necessità di un esame;
    a partire dal 20 maggio 2020, difatti, sono emerse una serie di problematiche legate alla operatività degli uffici del personale della Motorizzazione, in particolare in merito agli esami di conseguimento della patente di guida;
    la garanzia del mantenimento delle distanze sociali tra gli esaminandi durante lo svolgimento delle prove scritte negli uffici delle Motorizzazioni civili costituisce un problema di non facile soluzione; a questo, si aggiunge il problema relativo al trasporto dei candidati dalle aree più periferiche;
    spesso, in alcune zone, le autoscuole locali organizzano il trasporto degli esaminandi, ma in tale situazione di emergenza COVID-19, esso potrebbe rivelarsi difficilmente attuabile, sia per il contingentamento dei posti nei veicoli che causerebbe file incessanti, sia nel caso di utilizzo di un solo veicolo, che aumenterebbe il rischio di contagio;
    dalla risposta all'atto di sindacato ispettivo n. 5-03961 presentato in Commissione Trasporti in data 13 maggio 2020, concernente la riapertura delle attività delle autoscuole, si è appreso che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sta verificando con il comitato tecnico-scientifico la possibilità, in vista dei nuovi parametri che disciplineranno la ripresa delle attività a partire dal 18 maggio 2020, di introdurre misure specifiche per le autoscuole;
    una soluzione straordinaria potrebbe essere quella di coinvolgere, seppur temporaneamente, personale qualificato abilitato o da abilitare, proveniente anche da altre istituzioni, magari dai corpi armati o dalle forze di polizia, per smaltire buona parte delle pratiche arretrate, specie quelle relative agli esami pratici di guida;
    un'altra soluzione, di ancor più immediata realizzazione, è quella di ammettere all'esercizio del ruolo di esaminatore per le prove teoriche e pratiche per il conseguimento della patente di guida tutto il personale in servizio presso la motorizzazione civile che ha superato il relativo corso di abilitazione, indetto con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 12 aprile 2018,
    il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con l'adozione della circolare 7 agosto 2008 prot. 39544/23, ha indicato i requisiti che le autoscuole devono possedere per poter espletare esami informatizzati nelle proprie sedi: la capillarizzazione del servizio rappresenterebbe una soluzione ottimale sia per gli utenti, che vedrebbero ridotto il rischio di contagio, sia per gli uffici delle motorizzazioni civili che vedrebbero ridotti notevolmente code e costi di gestione; dal 2008 e fino allo scorso mese di gennaio 2020, questo sistema d'esame è stato utilizzato all'isola d'Elba dove ha prodotto ottimi risultati. Oggi, in via eccezionale, il territorio nazionale potrebbe diventare un laboratorio privilegiato per arrivare alla soluzione del problema. In alternativa, potrebbe essere consentito lo svolgimento degli esami nelle sedi istituzionali degli enti territoriali che hanno già manifestato piena disponibilità alla cessione dei locali per dare seguito allo svolgimento degli esami;
    simile problema riguarda anche la proroga delle revisioni; difatti, il comma 4 dell'articolo 92 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, autorizza fino al 31 ottobre 2020 la circolazione dei veicoli da sottoporre entro il 31 luglio 2020 alle attività di visita e prova di cui agli articoli 75 e 78 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, ovvero alle attività di revisione di cui all'articolo 80 del medesimo decreto legislativo;
    da ciò consegue che tutti i veicoli che avrebbero dovuto effettuare la revisione entro il 31 luglio 2020 potranno rimandare la verifica al 31 ottobre 2020. Nello stesso tempo ciò con ogni probabilità comporterà un sovra-flusso di richieste di revisioni almeno cinque volte superiore alla capacità massima dei centri autorizzati che allo stato attuale è stimata intorno a 1,3 milioni di collaudi al mese;
    inoltre, in prossimità della scadenza del 31 ottobre 2020 si potrebbe verificare un'alta concentrazione delle operazioni di revisione per 5-6 milioni di veicoli circa, con una mole di lavoro che sarà assai difficile da gestire per i centri di controllo e per l'intero sistema ai diversi livelli. In tal senso, ulteriori e significativi disagi potrebbero verificarsi per i cittadini, considerato che la revisione è un adempimento obbligatorio ed essenziale per la sicurezza stradale e richiede i necessari tempi tecnici;
    con il regolamento (UE) 2020/698, è stata prevista una proroga dei termini previsti dalla direttiva della direttiva 2014/45/UE, relativi ai controlli tecnici per un periodo di sette mesi;
    più in generale, gli Uffici delle motorizzazioni civili di tutta Italia soffrono da tempo una gravissima mancanza di personale dall'inizio del 2018 alla fine del 2019 in molti uffici delle motorizzazioni civili sparsi sul territorio nazionale i tempi medi di attesa sono passati da 2 a 4/5 mesi per gli esami di guida, e fino a 6 mesi per l'emissione del duplicato della patente, senza considerare che – in taluni uffici – i tempi di attesa per l'effettuazione della revisione di un veicolo pesante o del collaudo di un impianto a Gpl arrivano anche ad un anno. Con la sospensione delle attività dovuta al COVID-19 tali tempi di attesa sono ulteriormente aumentati, oltre le più ragionevoli aspettative;
    la maggior parte degli esami fatti è ormai effettuata fuori dal normale orario di lavoro (e quindi in straordinario); nei mesi precedenti al diffondersi dell'epidemia, per sopperire alle descritte carenze di organico degli uffici delle motorizzazioni, si è operato attingendo al personale degli uffici delle motorizzazioni delle province confinanti o addirittura della sede centrale del Ministero; tale soluzione appare del tutto impraticabile all'indomani dell'emergenza sanitaria;
    a rendere più complicata la situazione vi sono i problemi di gestione del territorio cui sono preposte le quattro direzioni generali territoriali, solo due delle quali hanno un direttore, quella del Sud e quella del Nord ovest, mentre la direzione generale territoriale del Nord est è senza direttore effettivo da ormai tre mesi e la direzione generale territoriale del Centro ne è rimasta sprovvista per circa otto mesi;
    la mancanza di ogni coordinamento fa sì che ai dirigenti dei singoli uffici sia attribuito il compito di assumere decisioni gravose su misure operative delle proprie strutture, senza alcuna linea di indirizzo, creando piuttosto disparità di trattamento tra utenti di diverse aree del territorio nazionale e determinando rilevanti disagi per i titolari di autoscuola e degli studi di consulenza automobilistica; la carenza di organico presso gli uffici delle motorizzazioni civili di tutta Italia si riflette sull'ormai annosa questione delle revisioni dei mezzi per i quali l'articolo 80 del codice della strada (decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285) ne prescrive l'effettuazione presso i medesimi uffici, così determinando un concreto rischio per la sicurezza stradale;
    con la modifica intervenuta nel 2018 (articolo 1, comma 1049, legge 30 dicembre 2018, n. 145) è stata introdotta la possibilità di effettuare le revisioni dei mezzi con massa superiore alle 3,5 tonnellate presso officine esterne, così come avviene tempo per le autovetture; tuttavia, a distanza di oltre un anno e mezzo dall'entrata in vigore della citata modifica, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non ha adottato il conseguente decreto attuativo, nonostante fosse prescritto un termine di 30 giorni e nonostante i numerosissimi solleciti resi nelle diverse sedi parlamentari, così aggravando ulteriormente una situazione già da tempo insostenibile per cittadini ed imprese;
    le autoscuole e gli studi di consulenza automobilistica sono inoltre aggravati dalle nuove procedure prescritte dall'articolo 2 del decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 98, per il rilascio del documento unico di circolazione (Duc), divenute obbligatorie dal 1o giugno 2020;

impegna il Governo:

   a) ad assumere opportune iniziative atte a smaltire il cronico arretrato degli uffici provinciali della motorizzazione civile, specie per quanto concerne gli esami di guida, e in particolare:
    1) a bandire concorsi per assumere esaminatori e tecnici del settore e ad assicurare la possibilità, per coloro che sono stati assunti, di sostenere celermente gli esami di abilitazione;
    2) a valutare l'opportunità di coinvolgere personale qualificato proveniente da altri settori, come ad esempio dalle Forze armate e/o dalle Forze di polizia;
    3) ad adottare iniziative, anche normative, volte a dare piena attuazione a quanto previsto dalla direttiva 126/2006/CE con riferimento all'estensione delle patenti da A1 a patenti A2 e A;
    4) a valutare l'opportunità di adottare iniziative per ammettere all'esercizio del ruolo di esaminatore per le prove teoriche e pratiche per il conseguimento della patente di guida tutto il personale in servizio presso la motorizzazione civile che ha superato il relativo corso di abilitazione, indetto con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 12 aprile 2018, nelle more del passaggio dalla qualifica di «addetto» a quella di «assistente», ai sensi della tabella IV-1- articolo 332, allegata al regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada (decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495);
    5) a valutare l'opportunità di adottare, per quanto di competenza, iniziative idonee a consentire una diffusa ripresa degli esami, prevedendo per il periodo di emergenza COVID-19, la possibilità, per le autoscuole ubicate a più di 50 chilometri dagli uffici delle Motorizzazione, di dar seguito a quanto previsto dalla circolare del MIT 7 agosto 2008 prot. 39544/23 o di consentire lo svolgimento degli esami nelle sedi istituzionali degli enti territoriali che manifestano piena disponibilità alla cessione dei locali per lo svolgimento degli esami;
    6) a valutare l'opportunità, esclusivamente per l'esame teorico, considerata l'esiguità del numero degli esaminatori di scuola guida, di adottare iniziative per ovviare a tale figura, sostituendola con un funzionario della pubblica amministrazione;
    7) ad adottare iniziative per prevedere, in via transitoria, la possibilità che il pagamento delle missioni in conto privato degli esaminatori della Motorizzazione civile possa avvenire dopo lo svolgimento dell'esame anziché in via anticipata;
    8) a valutare l'opportunità di creare un registro degli esaminatori, contenente gli abilitati alla funzione di esaminatore per il conseguimento della patente di guida, a cui sia data facoltà di iscrizione, a richiesta, al personale in quiescenza già dipendente del Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e già abilitato medesima funzione;
    9) a prendere in considerazione, sempre in via transitoria, una riduzione dei tempi di svolgimento degli esami pratici di guida, disponendo, onde garantire comunque la sicurezza stradale, con apposito decreto ministeriale, un aumento da 6 ore a 10 ore delle lezioni di guida certificate che il candidato deve sostenere per poter svolgere l'esame;
    10) a valutare l'opportunità di ridurre la quota di personale che attualmente svolge la propria attività in modalità agile;
   b) ad adottare iniziative per applicare anche per le autoscuole, come già stabilito per altre attività, la misura di distanziamento sociale di un metro, in luogo di quella attualmente prevista, pari a 3 metri quadrati, tenendo conto delle indicazioni del Comitato tecnico-scientifico;
   c) ad adottare, senza ulteriore indugio, le iniziative di competenza, affinché siano adottati i provvedimenti normativi necessari a dare attuazione alla già vigente possibilità di effettuare presso officine esterne le revisioni periodiche dei veicoli con massa superiore a 3,5 tonnellate e dei ganci traino,
   d) a individuare soluzioni immediate per ovviare all'enorme arretrato relativo al collaudo periodico degli impianti a gas installati sui veicoli a motore, onde consentire ai proprietari dei veicoli di assolvere agli obblighi di legge;
   e) ad adottare opportune iniziative per concordare una soluzione più graduale delle proroghe in scadenza delle revisioni e per favorire, quanto prima, una progressiva ripresa di tali operazioni, nel massimo rispetto dei protocolli di sicurezza, al fine di evitare sia la gestione di un numero di pratiche insostenibile in un prossimo futuro, sia il ricorso all'applicazione di quanto previsto dai paragrafi 1 e 2 dell'articolo 5 del regolamento (UE) 2020/698, in materia di proroga dei termini previsti dalla direttiva 2014/45/UE;
   f) a valutare una tempistica anticipata, rispetto a quella attualmente prevista per legge, per l'effettuazione delle attività di visita e prova e di revisione previste dal codice della strada nelle regioni in cui non si verifichino nuovi contagi ovvero dove questi risultino in costante riduzione;
   g) a valutare l'opportunità di adottare iniziative per disporre il differimento dell'obbligatorietà delle procedure prescritte dall'articolo 2 del decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 98, per il rilascio del documento unico di circolazione (Duc), quale misura di sostegno e semplificazione per cittadini ed imprese del settore;
   h) ad avviare un percorso di riforma della disciplina vigente in materia di organizzazione, funzionamento, personale e compiti della direzione generale per la motorizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di cui alla legge 1o dicembre 1986, n. 870;
   i) a riferire alla Commissione entro il 30 settembre 2020 sulle misure adottate in attuazione della presente risoluzione.
(8-00079) Morelli, Grippa, Pizzetti, Sozzani, Maccanti, Silvestroni, Paita, Marino, Donina.