ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00478

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 339 del 13/05/2020
Abbinamenti
Atto 7/00463 abbinato in data 14/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: FORMENTINI PAOLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 13/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BILLI SIMONE LEGA - SALVINI PREMIER 13/05/2020
COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER 13/05/2020
DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA LUIS ROBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 13/05/2020
GRIMOLDI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 13/05/2020
PICCHI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 13/05/2020
RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 13/05/2020
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 13/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/05/2020
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
 
INTERVENTO GOVERNO 14/05/2020
DEL RE EMANUELA CLAUDIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 14/05/2020
CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 14/05/2020

DISCUSSIONE IL 14/05/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/05/2020

AUDIZIONE INFORMALE IL 19/05/2020

AUDIZIONE INFORMALE IL 20/05/2020

AUDIZIONE INFORMALE IL 20/05/2020

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00478
presentato da
FORMENTINI Paolo
testo di
Mercoledì 13 maggio 2020, seduta n. 339

   La III Commissione,

   premesso che:

    la crisi epidemiologica mondiale determinata dal SARS-CoV-2 ha dimostrato come di fronte alle emergenze che coinvolgono la propria sicurezza nazionale gli Stati tendano ad assumere misure unilaterali di minimizzazione dei danni che spesso hanno riverberi negativi su altri Paesi;

    la reazione prevalente è consistita in molti casi in forme di controllo della circolazione delle informazioni che se, da un lato, hanno permesso ad alcuni di mitigare il panico, dall'altro non hanno favorito la disseminazione di informazioni che sarebbero state di grande utilità per gli Stati investiti in una fase successiva dal SARS-CoV-2;

    alcuni Stati più di altri hanno improntato la loro condotta ad una certa opacità e mancanza di collaborazione anche con i fori multilaterali incaricati di provvedere alla sicurezza sanitaria globale, come l'Organizzazione mondiale della sanità;

    si sono rilevate anche pressioni esercitate da alcuni Stati nei confronti di altri, non appena a scopo preventivo sono state adottate misure di limitazione della mobilità delle persone provenienti dai Paesi ove l'emergenza epidemiologica aveva assunto già considerevole gravità;

    la stampa internazionale ha dato conto delle accuse rivolte dalle autorità degli Stati Uniti alla Cina, cui è stato attribuito l'esercizio di indebite pressioni sull'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) affinché non suggerisse misure che potessero comportare danni economici o di immagine alla Repubblica Popolare Cinese;

    è stata oggetto di rilievi negativi anche la decisione assunta dal Governo italiano di porre fine ai collegamenti aerei tra il nostro Paese e la Repubblica Popolare Cinese durante le prime fasi dell'emergenza;

   quando anche il nostro Paese è stato raggiunto in forma drammatica dal COVID-19, si è assistito egualmente alla disordinata assunzione di misure da parte dei Partner europei, non sempre effettivamente giustificate alla luce delle obiettive necessità del momento, ma che hanno provocato danni rilevanti alle esportazioni del nostro Paese;

    nelle circostanze che si sono determinate a partire da gennaio 2020, i grandi fori multilaterali non si sono rivelati in grado di svolgere alcuna funzione utile nella gestione della crisi epidemiologica legata al COVID-19, al punto che persino la dichiarazione di pandemia è giunta tardiva;

    non soltanto l'Oms, ma anche l'Unione europea è stata nella circostanza quanto meno poco incisiva, dimostrando una volta di più i limiti dell'attuale processo d'integrazione in costanza di crisi;

    in Europa è mancata persino la possibilità di confrontare i dati relativi alla diffusione del contagio, dal momento che ciascuno Stato membro ha utilizzato parametri e metodi diversi, classificando in modo differente anche i decessi che si sono verificati in costanza di crisi epidemiologica;

    né dall'Oms né dalle autorità comunitarie europee sono giunte indicazioni univoche cui gli Stati membri potessero attenersi, circostanza che dimostra l'urgenza di iniziative politiche concertate da assumere nei fori multilaterali competenti, al fine di impedire in futuro il ripetersi degli errori che hanno reso meno efficace la risposta data alla crisi epidemiologica provocata dal SARS-CoV-2;

    risulta altresì non meno importante investigare su quanto è accaduto nelle fasi iniziali della pandemia,

impegna il Governo:

   ad assumere, nelle sedi internazionali competenti, anche in raccordo con gli alleati del nostro Paese, tutte le iniziative utili alla promozione di un'indagine internazionale sulle origini dell'epidemia da SARS-CoV-2, che accerti la dinamica degli eventi e le eventuali responsabilità dei singoli Paesi coinvolti e della stessa Organizzazione mondiale della sanità sotto il profilo della tempestiva comunicazione dei fatti accertati alla comunità internazionale e della congruità delle poche misure raccomandate rispetto alla gravità della situazione;

   ad adottare iniziative per l'elaborazione di un indirizzo unitario dell'Unione europea, da sostenere in ambito internazionale, in materia di gestione delle emergenze epidemiologiche, con l'obiettivo di pervenire quanto meno all'elaborazione di linee guida comuni cui attenersi in futuro in occasione di crisi che abbiano caratteristiche simili a quella determinata dal COVID-19.
(7-00478) «Formentini, Billi, Comencini, Di San Martino Lorenzato Di Ivrea, Grimoldi, Picchi, Ribolla, Zoffili».