Legislatura: 18Seduta di annuncio: 247 del 28/10/2019
Primo firmatario: PICCOLI NARDELLI FLAVIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DI GIORGI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 28/10/2019 CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 28/10/2019 ROSSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 28/10/2019 PRESTIPINO PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 28/10/2019 ORFINI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 28/10/2019
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 29/10/2019 PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO PARLAMENTARE 29/10/2019 LATTANZIO PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE INTERVENTO PARLAMENTARE 06/11/2019 PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA APREA VALENTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE FRATOIANNI NICOLA LIBERI E UGUALI PRESTIPINO PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 06/11/2019 DE CRISTOFARO GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA) INTERVENTO PARLAMENTARE 07/11/2019 FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO SASSO ROSSANO LEGA - SALVINI PREMIER MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE DICHIARAZIONE VOTO 07/11/2019 FURGIUELE DOMENICO LEGA - SALVINI PREMIER INTERVENTO PARLAMENTARE 07/11/2019 APREA VALENTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE LATTANZIO PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO CASCIELLO LUIGI FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE PARERE GOVERNO 07/11/2019 DE CRISTOFARO GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 29/10/2019
DISCUSSIONE IL 29/10/2019
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 29/10/2019
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/11/2019
DISCUSSIONE IL 06/11/2019
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 06/11/2019
ACCOLTO IL 06/11/2019
PARERE GOVERNO IL 06/11/2019
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 06/11/2019
DISCUSSIONE IL 07/11/2019
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 07/11/2019
ACCOLTO IL 07/11/2019
PARERE GOVERNO IL 07/11/2019
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 07/11/2019
CONCLUSO IL 07/11/2019
La VII Commissione,
premesso che:
il giorno della caduta del muro di Berlino, il 9 novembre 1989, ha segnato una svolta nella storia dell'Europa;
con la caduta del muro e la conseguente apertura delle frontiere da parte della Germania orientale, cadeva uno dei simboli della «guerra fredda»;
il muro che circondava Berlino ovest e divideva in due la città era stato costruito nell'agosto 1961, per bloccare il passaggio ad Ovest dei cittadini che risiedevano nelle aree orientali. Solo 28 anni dopo nel novembre 1989, dopo settimane di disordini, e dopo la contemporanea destabilizzazione degli altri Paesi della «cortina di ferro», il Governo della Germania est arrivò alla decisione che il Muro sarebbe stato abbattuto «ab sofort» «da subito», cambiando così la storia d'Europa;
il muro di Berlino non divise solo una città o solo il popolo tedesco, ma rappresentò per tanti anni una ferita nel cuore dell'Europa impedendo quello scambio tra le persone e tra i popoli che fonda e consolida la libertà;
per capire il significato che il Muro ha assunto nell'immaginario collettivo dell'Occidente è sufficiente ricordare la conclusione del discorso che il presidente americano John Kennedy pronunciò il 26 giugno 1963 a Berlino, dall'alto di un'impalcatura nei pressi della porta di Brandeburgo: «[...] Tutti gli uomini liberi, ovunque essi vivano, sono cittadini di Berlino. Ecco perché, come uomo libero, sono orgoglioso di gridare Ich bin ein Berliner, sono un berlinese»;
i maggiori organi di stampa, proprio in occasione del trentesimo anniversario, in questi giorni ricordano quegli anni attraverso le parole di molti esponenti del mondo culturale di allora;
vicende come quelle del muro di Berlino, ai ragazzi di oggi possono apparire lontane, ma sono ancora vive nella coscienza dell'Europa, e dimostrano che i muri e le chiusure dell'ideologia o nell'egoismo sono soluzioni artificiose e di corto respiro, fonte di grandissime lacerazioni e sofferenze umane e che la soluzione ai problemi complessi delle società contemporanee va trovata nel dialogo, nella cooperazione tra le persone e nella cooperazione tra i popoli;
il prossimo 9 novembre ricorre il trentennale della caduta del Muro di Berlino;
lo ricordano in Italia con eventi ed approfondimenti di studio l'Ambasciata di Germania in Italia e le realtà italiane che lavorano nel campo delle relazioni tra i due Paesi: una settimana di celebrazioni dal 6 al 13 ottobre dal titolo «Non Farmi Muro» per raccontare in Italia la Germania di oggi e di ieri attraverso oltre 100 eventi organizzati in più di 20 città, concerti, mostre, spettacoli e incontri tematici per celebrare i valori rappresentanti dalla caduta del Muro di Berlino e dalla fine della divisione europea: la democrazia e la libertà, la fratellanza e la visione di un futuro comune tra diverse nazioni, tutti principi che oggi sono radicati nell'europeismo;
lo ricordano le grandi fondazioni culturali tedesche che, a 30 anni dalla riunificazione, riflettono sulla nostra identità europea sospesa fra memorie divise e sfide comuni;
la città di Berlino è stata trasformata in una mostra a cielo aperto per celebrare il 9 novembre i 30 anni dalla caduta del Muro: sono stati stanziati 10 milioni di euro per realizzare installazioni artistiche, stazioni audio, conferenze e concerti organizzati in vari punti della città, con il coinvolgimento di associazioni, artisti, architetti, designer e musicisti, una mostra suggestiva arricchita da documenti biografici, numerosi cimeli di quegli anni e supporti audiovisivi;
in base alla legge n. 61 del 15 aprile 2005 il 9 novembre è stato dichiarato Giorno della libertà quale ricorrenza, secondo le parole della stessa legge, «dell'abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione dei Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo»;
il trentesimo anniversario della caduta del muro deve rappresentare un'importante occasione di riflessione e approfondimento tra le istituzioni, nel mondo intellettuale, culturale e nelle scuole al fine di illustrare i valori della democrazia e della libertà, nella consapevolezza del ruolo fondamentale che la memoria riveste nel progresso umano;
il 9 novembre 1989 sancisce anche l'avvio dell'importante fase di concertazione e cooperazione europea; si è avviato il progetto europeo di pacifica convivenza tra i popoli e di integrazione anche giuridica tra i Paesi europei, con l'armonizzazione delle linee guida delle loro legislazioni nazionali;
la caduta del Muro riunisce le due Berlino e libera il pezzo di Europa che per decenni era finito dietro la Cortina di ferro, segnando il passaggio da un'epoca all'altra,
impegna il Governo:
in occasione delle celebrazioni del trentennale della Caduta del Muro di Berlino, del prossimo 9 novembre, a coordinare la realizzazione di un percorso, nell'anno scolastico in atto, mirato ad illustrare i valori della democrazia e della libertà, nella consapevolezza del ruolo fondamentale che la memoria riveste nel progresso umano;
a favorire, nei prossimi mesi, attraverso il coinvolgimento diretto delle scuole, soprattutto secondarie, fasi di elaborazione e realizzazione di progetti didattici, in modo tale da far conoscere ai giovani di oggi le testimonianze dirette e le più efficaci opere storiografiche e letterarie in grado di mantener viva nelle nuove generazioni la consapevolezza dell'altissimo costo umano, civile e culturale di quegli anni;
a promuovere, nei prossimi mesi, progetti che prevedano incontri e stage presso università, associazioni o enti culturali, per approfondire l'importanza storica della caduta del Muro;
a promuovere e sostenere, anche attraverso l'invio di specifiche circolari, la proiezione presso gli istituti scolastici di filmati, anche attraverso il portale ufficiale di Rai scuola, della caduta del Muro.
(7-00358) «Piccoli Nardelli, Di Giorgi, Ciampi, Rossi, Prestipino, Orfini».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):storia dell'Europa
democrazia
restrizione agli scambi