Legislatura: 18Seduta di annuncio: 239 del 15/10/2019
Primo firmatario: ZOFFILI EUGENIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 15/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 15/10/2019 COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER 15/10/2019 BILLI SIMONE LEGA - SALVINI PREMIER 15/10/2019 DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA LUIS ROBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 15/10/2019 GIORGETTI GIANCARLO LEGA - SALVINI PREMIER 15/10/2019 GRIMOLDI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 15/10/2019 PICCHI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 15/10/2019 RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 15/10/2019
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 15/10/2019 ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER INTERVENTO PARLAMENTARE 15/10/2019 QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER EHM YANA CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER DICHIARAZIONE VOTO 15/10/2019 DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA PICCHI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER PARERE GOVERNO 15/10/2019 SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 15/10/2019
DISCUSSIONE IL 15/10/2019
NON ACCOLTO IL 15/10/2019
PARERE GOVERNO IL 15/10/2019
RESPINTO IL 15/10/2019
CONCLUSO IL 15/10/2019
Risoluzione n. 7-00341 Zoffili: Sull'offensiva della Turchia in atto nel Nord della Siria.
TESTO DELLA RISOLUZIONE N. 7-00341.
La III Commissione,
premesso che:
i curdi sono stati decisivi per il contenimento prima e per la sconfitta poi dello Stato islamico, sorto al confine tra Siria ed Iraq e proclamato nel luglio 2014 da Abu Bakr al-Baghdadi: ai curdi siriani è stata, infatti, delegata per lungo tempo dalla Coalizione internazionale anti-Daesh e dagli Stati Uniti l'azione sul campo nella difesa di Kobane e nella riconquista di Raqqa, divenuta la capitale siriana di Daesh, obiettivi conseguiti dopo strenui combattimenti nelle città e nei villaggi e con enorme sacrificio in termine di vite umane e di sofferenze e violenze subite dalla popolazione civile curda;
nel Kurdistan siriano il confronto con gli islamisti di Daesh ha acquisito profondo valore simbolico anche alla luce del particolare modello di governo locale instaurato nella regione, fondato sul rispetto del pluralismo politico, sulla garanzia di pari diritti alle diverse etnie e minoranze religiose presenti, tra cui cristiani ed ebrei, e sulla partecipazione delle donne a tutti gli ambiti della vita pubblica, incluse le forze armate;
le donne curde impegnate nelle forze armate curde hanno, in particolare, offerto al mondo un esempio di straordinario coraggio e valore nella difesa del loro popolo, del territorio e della loro dignità;
l'Unione europea ha dal canto suo richiamato la Turchia alle sue responsabilità come Paese membro della Coalizione internazionale anti-Daesh chiedendo il rispetto della risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu 2254 e del Comunicato di Ginevra del 2012, negoziato dalla Siria nel processo di Ginevra a guida Onu;
quanto alla Nato, l'Italia con Germania, Spagna, Olanda e Stati Uniti partecipa alla missione «Active Fence», istituita su richiesta della Turchia di incrementare il dispositivo di difesa area integrato per difendere la popolazione dalla minaccia di eventuali lanci di missili dalla Siria;
secondo l'Osservatorio per i diritti umani in Siria ci sono già 130 mila sfollati, tra cui migliaia di civili che oggi sono fuggiti dal campo profughi di Ayn Issa, a nord di Raqqa, ormai privo di vigilanza. Tra le 10 mila persone in fuga, sarebbero oltre 800 i familiari di membri dell'Isis, per lo più donne e bambini;
Erdogan, capo di Stato di un Paese formalmente candidato all'ingresso in Europa e firmatario nel 2016 di un accordo con Bruxelles per la gestione dei migranti siriani a fronte di un contributo di 3 miliardi di euro in parte già versati, non ha esitato a ricattare l'Europa minacciando di innescare un flusso assai rilevante di profughi se le cancellerie europee non riconosceranno la legittimità della sua iniziativa militare contro la Siria e i curdi del Rojava,
impegna il Governo:
ad assumere iniziative volte a revocare alla Turchia lo status di «Paese associato» all'Unione europea, dichiarando unilateralmente lo «stop» definitivo a ogni ipotesi di adesione della stessa all'Unione europea;
ad intimare alle autorità turche l'immediata cessazione delle ostilità nel nord della Siria, unitamente al monito affinché non siano perpetrati crimini di pulizia etnica, né siano realizzate deportazioni di massa o commesse violazioni dei diritti umani e affinché sia preservata l'incolumità della popolazione civile curda e, in particolare, la sicurezza delle strutture sanitarie preposte al soccorso e alla cura dei feriti, nonché quella dei giornalisti e degli operatori dell'informazione presenti sul campo;
a condannare fermamente in sede Onu, di Unione europea e anche Nato l'azione militare della Turchia collaborando attivamente in seno a tali organismi per ottenere l'immediato cessate il fuoco e il ripristino di condizioni di sicurezza nell'interesse del contrasto allo Stato islamico;
ad indire una moratoria delle forniture di armamenti ad Ankara;
a promuovere in sede Nato la immediata sospensione dell'operazione «Active Fence»;
a prevedere l'immediata messa in campo di strumenti di aiuto umanitario e di supporto alla popolazione civile.
(7-00341) «Zoffili, Formentini, Comencini, Billi, Di San Martino Lorenzato Di Ivrea, Giorgetti, Grimoldi, Picchi, Ribolla».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):gruppo etnico
diritti delle minoranze
diritti umani