ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00259

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 191 del 18/06/2019
Abbinamenti
Atto 7/00062 abbinato in data 18/06/2019
Atto 7/00254 abbinato in data 18/06/2019
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00031
Firmatari
Primo firmatario: CABRAS PINO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/06/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER 17/06/2019
BILLI SIMONE LEGA - SALVINI PREMIER 18/06/2019
CAFFARATTO GUALTIERO LEGA - SALVINI PREMIER 17/06/2019
COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER 17/06/2019
DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA LUIS ROBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 17/06/2019
GRIMOLDI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 17/06/2019
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 17/06/2019
RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 17/06/2019
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 17/06/2019


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Stato iter:
19/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/06/2019
CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/06/2019
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO
COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER
BOLDRINI LAURA LIBERI E UGUALI
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
VALENTINI VALENTINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 18/06/2019
MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 19/06/2019
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO
BOLDRINI LAURA LIBERI E UGUALI
CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
UNGARO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/06/2019

DISCUSSIONE IL 18/06/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/06/2019

DISCUSSIONE IL 19/06/2019

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 19/06/2019

CONCLUSO IL 19/06/2019

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00259
presentato da
CABRAS Pino
testo di
Martedì 18 giugno 2019, seduta n. 191

   La III Commissione,

   premesso che:

    nel 1999 l'Unione europea ha varato il «Patto di stabilizzazione e associazione (PSA)» e il «Patto di stabilità», trasformato nel 2008 nel «Consiglio di Cooperazione Regionale» (CCR) con l'adesione di tutti i Paesi della regione;

    in più occasioni il Consiglio europeo (Salonicco 2003 – Bruxelles 2006 e 2015) ha espresso la propria determinazione a sostenere la prospettiva di integrazione dei Paesi dei Balcani occidentali;

    nel 2018 la Commissione europea ha adottato per la prima volta formalmente la «strategia di integrazione dei Balcani occidentali»;

    nel 2018 i Capi di Stato dell'Unione e dei Balcani hanno sottoscritto la «Dichiarazione di Sofia» che indica il duplice obiettivo di irrobustire le forme di cooperazione rafforzata con i Paesi della regione e di perseguire la strategia di loro inclusione nell'Unione europea;

    l'Unione europea ha compiuto in questi anni atti significativi nella direzione dell'integrazione europea della regione e in particolare:

     a) già quattro Paesi della più vasta area dell'Europa sudorientale – Slovenia (2004), Romania e Bulgaria (2007), Croazia (2013) – sono stati accolti nell'Unione europea;

     b) sono stati aperti i negoziati di adesione con Montenegro (2012) e Serbia (2014);

     c) è stato accordato lo status di candidati a FYROM (oggi Macedonia del Nord) (2005) e Albania (2012) e sulla apertura dei negoziati il Consiglio europeo sarà chiamato prossimamente decidere;

     d) alla Bosnia-Erzegovina è stato riconosciuto lo status di potenziale candidato ed è all'esame della Commissione europea la domanda di apertura dei negoziati;

     e) al Kosovo è stato riconosciuto lo status di potenziale candidato, subordinando il prosieguo del percorso di adesione a una normalizzazione delle relazioni con la Serbia;

     f) il Presidente della Commissione europea Juncker ha indicato nel 2025 l'orizzonte temporale di adesione per due o più Paesi della regione, a condizione che soddisfino tutti i criteri prestabiliti;

   va considerato inoltre che, con un ruolo riconosciuto alla Repubblica italiana, sono stati in questi anni attivati numerosi forum di cooperazione regionale – in particolare l'iniziativa centro europea (InCE) – finalizzati a promuovere strategie di preadesione e a favorire un ordinato percorso di integrazione europea dei Balcani occidentali;

   va ricordato che la Nato ha aperto le sue porte a Romania, Bulgaria, Slovenia, Croazia, Albania e Montenegro e prossimamente alla Macedonia del Nord, in relazione alla quale è all'esame del Parlamento italiano il disegno di legge di ratifica ed esecuzione del Protocollo al Trattato del Nord Atlantico sull'adesione della Repubblica di Macedonia del Nord;

   va rilevato che, a conferma del carattere strategico dei Balcani occidentali, importanti attori statuali, a partire da Russia e Turchia, manifestano una crescente attenzione alla regione, che peraltro è coinvolta nella «Belt and Road Initiative» promossa dalla Cina nell'ambito del formato di cooperazione 16+1;

   va sottolineato in particolare che:

    i Balcani occidentali rappresentano per l'Italia un'area strategica, che il nostro Paese ha interesse a rendere stabile e sicura;

    fin dal 1995 la Repubblica italiana ha contribuito significativamente con i propri contingenti militari, anche con funzioni di comando e con politiche di cooperazione, alle iniziative di mantenimento della pace e di stabilizzazione della regione;

    rilevanti sono gli interessi economici che legano l'Italia ai Balcani occidentali, stante che l'Italia è già oggi il secondo partner commerciale degli Stati della regione, il primo per stock di investimenti diretti, realizza un export di oltre 6 miliardi di euro e migliaia sono le imprese italiane operanti nella regione;

    lungo i Balcani corrono flussi migratori che in buona parte approdano in Italia e richiedono strategie condivise di contrasto alle migrazioni illegali e al traffico di migranti;

    condizione ineludibile per l'ingresso di un Paese nell'Unione europea è il pieno rispetto dei criteri di Copenaghen, con conseguente adeguamento all’acquis communitaire;

    la firma avvenuta il 22 gennaio 2019 del trattato di cooperazione franco-tedesca di Aquisgrana ha rafforzato la spinta centripeta degli equilibri dell'Unione europea in favore di un nucleo di due Paesi portati a una crescente influenza in ambito balcanico, con potenziale marginalizzazione di altri Paesi ove non cooperassero in modo più strutturato;

    va riaffermato che l'integrazione nelle istituzioni euro-atlantiche richiede che:

    i Paesi candidati ottemperino scrupolosamente ai criteri di adesione e sia verificato il pieno rispetto delle condizioni prestabilite;

    in particolare assicurino l'adozione e l'osservanza degli standard internazionali in materia di sicurezza, controllo delle frontiere, lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione, governo dei flussi migratori e contrasto alle migrazioni illegali e al traffico di migranti, lotta al terrorismo e alla radicalizzazione religiosa;

    va tenuto conto delle diverse condizioni dei Paesi candidati e del diverso stato di avanzamento dei loro percorsi di integrazione,

impegna il Governo:

   a sostenere in ogni forum europeo e regionale le iniziative utili alla stabilizzazione e alla democratizzazione dei Balcani occidentali e al proseguimento – in base al puntuale riscontro della piena sussistenza delle condizioni necessarie – dei percorsi di inclusione nelle istituzioni euro-atlantiche;

   a valutare in generale le azioni di preadesione e cooperazione regionale promosse in ambito multilaterale, sostenendo in particolare l'azione dell'InCE di cui l'Italia detiene la presidenza di turno nel corso del 2019;

   ad accompagnare le iniziative multilaterali con azioni bilaterali di cooperazione economica, sociale e istituzionale dell'Italia con i Paesi della regione;

   a svolgere un ruolo di partner attento a tutela dell'integrazione euro-atlantica dei Paesi della regione, tenuto conto della rilevanza strategica che quel processo ha per l'Italia, degli interessi italiani nella regione e della necessità di promuovere la sicurezza e la stabilità dell'Europa e del Mediterraneo.
(7-00259) «Cabras, Coin, Billi, Caffaratto, Comencini, Di San Martino Lorenzato Di Ivrea, Grimoldi, Formentini, Ribolla, Zoffili».