ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00242

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 171 del 08/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: FRUSONE LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 08/05/2019


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Stato iter:
15/05/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/05/2019
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/05/2019
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
 
INTERVENTO GOVERNO 15/05/2019
VOLPI RAFFAELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/05/2019
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
 
DICHIARAZIONE VOTO 15/05/2019
PAGANI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 15/05/2019
VOLPI RAFFAELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/05/2019

ACCOLTO IL 15/05/2019

PARERE GOVERNO IL 15/05/2019

APPROVATO IL 15/05/2019

CONCLUSO IL 15/05/2019

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00242
presentato da
FRUSONE Luca
testo di
Mercoledì 8 maggio 2019, seduta n. 171

   Le Commissioni III e IV,

   premesso che:

    la sicurezza la stabilità economica e sociale nella regione del Medio Oriente e Nord Africa (Mena) sono di importanza strategica per la Nato ed il nostro Paese;

    le cause che alimentano instabilità e conflitti nella regione includono un'ampia gamma di questioni economiche, ambientali e sociali, in aggiunta ad una governance inefficace;

    l'instabilità nell'area ha provocato flussi migratori massicci che hanno colpito principalmente gli Stati alleati, i quali hanno dovuto fronteggiare da soli il problema;

    la Nato contribuisce in modo significativo alla stabilità della regione Mena attraverso il dialogo politico e, in particolare, attraverso l'assistenza che essa fornisce ai Paesi partner del Dialogo Mediterraneo Md, Mediterranean Dialogue) e dell'iniziativa di Istanbul per la Cooperazione Ici Istanbul Cooperation Initiative);

    un'intesa politica negoziata sulla base della risoluzione n. 2254 del 2015 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite può produrre una soluzione duratura del conflitto siriano;

    le forze di sicurezza irachene ed il Governo dell'Iraq, grazie anche al sostegno delle forze curde e al contributo della comunità internazionale, hanno ottenuto un considerevole successo contro l'Isis, ottenendo il ripristino del controllo sovrano su tutto il territorio iracheno;

    l'Isis e altre organizzazioni terroristiche restano una grave minaccia a meno che non si affrontino alla radice le cause che alimentano la radicalizzazione;

    la guerra in Siria e l'instabilità in Iraq e Libia sono una fonte primaria di instabilità ben oltre i loro confini, non facendo che esacerbare la già volatile situazione di sicurezza nella regione Mena e oltre, con ripercussioni avverse anche sulla sicurezza euro-atlantica nel suo complesso;

    il coinvolgimento di attori stranieri che perseguono agende contrastanti e appoggiano le fazioni rivali rappresenta il fattore principale che ha impedito l'attuazione del piano d'azione delle Nazioni Unite per la Libia;

    le gravi problematiche che affliggono la Libia, come ad esempio l'instabilità statuale, il terrorismo, le migrazioni massive, si originano da fenomeni che interessano e attraversano l'intera regione meridionale e di cui la Libia è il vettore finale;

    la volatile situazione della sicurezza nel Nord Africa non è influenzata solo dagli sviluppi all'interno della regione, ma anche da un effetto contagio proveniente da altre parti dell'Africa, non dimenticando che esiste una grave minaccia terroristica radicata nella regione, per la quale occorre rivolgere grande attenzione verso il Sud;

    gli sforzi sinora compiuti da Italia, Spagna, Grecia e altri Paesi dinanzi alla sfida della migrazione, causata dall'insicurezza e dall'instabilità nel Nord Africa, sono stati fondamentali per garantire la sicurezza euro-atlantica;

    la cooperazione della Nato con l'Unione Africana è parte integrante sia del quadro delle relazioni alleate a Sud che degli sforzi dell'Alleanza per proiettare la stabilità;

    a Napoli ha sede l’Allied Joint Force Command (JFC), il quale costituisce uno dei due comandi operativi del Comando Operazioni Alleate del Supreme Headquarters Allied Powers Europe (SHAPE);

    sempre a Napoli ha sede il Nato Strategic Direction South Hub, il quale nasce dalla decisione, presa nel summit Nato di Varsavia del luglio 2016, di sviluppare in seno all'Alleanza una struttura che consenta una migliore comprensione delle sfide e delle minacce in Africa e in Medio Oriente;

    le decisioni adottate dai Capi di Stato e di Governo dei Paesi Alleati al vertice di Bruxelles del 2018 sono di rilevante importanza per il nostro Paese, in quanto volte a costruire un rapporto più forte e dinamico con i partner meridionali della Nato, sottolineando inoltre l'importanza dell’Hub per il Sud della Nato;

    gli aspetti militari e civili devono essere affrontati avendo una visione globale dei fenomeni da contrastare;

    è importante che la Nato guardi sempre di più a sud oltre che ad est;

    l’Hub per il Sud della Nato sta fornendo un contributo primario alle attività della nato a Sud, grazie alla migliore consapevolezza della situazione («situational awareness») che risulta essere premessa fondamentale di qualsiasi forma di intervento alleato;

    l’Hub per il Sud della Nato consente di prevenire, cogliere e affrontare le sfide e le opportunità che emergono in un'area nevralgica per gli interessi geopolitici dell'Italia e della Nato,

impegnano il Governo:

   a continuare ad assistere i Paesi partner della Nato nella regione Mena a rafforzare le capacità e le attività relative alla difesa, in modo da supportare tali Paesi nel processo di creazione di istituzioni di sicurezza professionali e responsabili, elemento essenziale per migliorare la loro stabilità interna e dell'intera regione Mena;

   ad assumere iniziative per continuare a fornire risorse finanziarie ed umane adeguate per la prosecuzione della missione NATO non-combat e di addestramento in Iraq;

   a sviluppare un approccio congiunto e coordinato dei Paesi Alleati per una soluzione politica alla guerra in Siria che sia accettabile per tutti i principali soggetti portatori di interesse;

   a proseguire tutti gli sforzi diplomatici, nelle sedi opportune, al fine di contribuire ad una piena stabilizzazione della Libia;

   ad assumere iniziative per ampliare e approfondire la collaborazione tra Nato e Unione europea nella regione Mena, anche aiutando i Paesi partner a rafforzare le loro capacità operative e a promuovere la resilienza;

   ad assumere iniziative per contribuire a rafforzare ulteriormente l'operatività dell’Hub per il Sud di Napoli;

   ad incrementare il ruolo italiano nel fronte Sud della Nato, al fine di prevenire il più possibile il rischio di instabilità ai confini dell'Alleanza;

   a richiedere in tutti i consessi politico-diplomatici alleati e a tutti i Membri dell'Alleanza, un crescente impegno verso il fianco Sud, in particolare grazie al potenziamento delle capacità dell’Allied Joint Force Command (JFC) e dell’Hub per il Sud della Nato.
(7-00242) «Frusone, Formentini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

terrorismo

risoluzione

NATO