ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00188

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 130 del 20/02/2019
Abbinamenti
Atto 7/00154 abbinato in data 21/02/2019
Firmatari
Primo firmatario: MORETTO SARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/02/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ASCANI ANNA PARTITO DEMOCRATICO 20/02/2019
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 20/02/2019
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 20/02/2019
MANCA GAVINO PARTITO DEMOCRATICO 20/02/2019
MOR MATTIA PARTITO DEMOCRATICO 20/02/2019
NARDI MARTINA PARTITO DEMOCRATICO 20/02/2019
NOJA LISA PARTITO DEMOCRATICO 20/02/2019
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 20/02/2019
ANZALDI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 20/02/2019
CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 20/02/2019
DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 20/02/2019
DI GIORGI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 20/02/2019
PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 20/02/2019
PRESTIPINO PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 20/02/2019
ROSSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 20/02/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Stato iter:
05/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/02/2019
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/02/2019
CARBONARO ALESSANDRA MOVIMENTO 5 STELLE
MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 27/02/2019
VACCA GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
FIORAMONTI LORENZO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/02/2019
LATTANZIO PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE
PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 17/04/2019
CARABETTA LUCA MOVIMENTO 5 STELLE
NARDI MARTINA PARTITO DEMOCRATICO
FURGIUELE DOMENICO LEGA - SALVINI PREMIER
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
PIASTRA CARLO LEGA - SALVINI PREMIER
ORRICO ANNA LAURA MOVIMENTO 5 STELLE
MANCA GAVINO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 17/04/2019
FIORAMONTI LORENZO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
PARERE GOVERNO 05/06/2019
FIORAMONTI LORENZO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 05/06/2019
MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 05/06/2019
FIORAMONTI LORENZO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 05/06/2019
APREA VALENTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
DICHIARAZIONE VOTO 05/06/2019
ORRICO ANNA LAURA MOVIMENTO 5 STELLE
MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 21/02/2019

DISCUSSIONE IL 21/02/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 21/02/2019

DISCUSSIONE IL 27/02/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/02/2019

DISCUSSIONE IL 17/04/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/04/2019

NON ACCOLTO IL 05/06/2019

PARERE GOVERNO IL 05/06/2019

DISCUSSIONE IL 05/06/2019

RESPINTO IL 05/06/2019

CONCLUSO IL 05/06/2019

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00188
presentato da
MORETTO Sara
testo presentato
Mercoledì 20 febbraio 2019
modificato
Mercoledì 5 giugno 2019 in

7-00188 Moretto: Sulla promozione della ricerca nel settore dell'aerospazio.

NUOVA FORMULAZIONE

  Le Commissioni riunite VII e X,
   premesso che:
    l'Italia vanta una posizione di leadership a livello mondiale nel settore aerospaziale, rappresentando la quarta potenza in Europa il terzo contributore in Esa e la settima a livello mondiale;
    il comparto aerospaziale rappresenta in Italia il maggiore comparto manifatturiero nel segmento dei sistemi integrati ad alta tecnologia;
    tra i Paesi dell'Ocse, l'aerospazio è il primo settore per incidenza della ricerca e sviluppo sul totale del valore aggiunto dall'economia (18,2 per cento). L'Italia è quinta nell'area Ocse per spesa in ricerca e sviluppo sul totale del valore aggiunto (21,9 per cento) e si classifica, a livello globale, in sesta posizione per numero di pubblicazioni e in quinta posizione per numero di citazioni nelle aree di ricerca su spazio e scienze planetarie nel periodo 1996-2017;
    nella ricerca ed esplorazione spaziale, l'Italia ha raggiunto importanti traguardi industriali e scientifici: è stato il terzo Paese al mondo ad aver inviato autonomamente un satellite nello spazio (dopo Stati Uniti d'America e Urss), ha avuto un ruolo di primo piano nella costruzione della stazione spaziale internazionale (circa il 50 per cento del volume pressurizzato del segmento internazionale è stato realizzato dall'industria italiana) e ha contribuito in misura significativa allo sviluppo e realizzazione dei lanciatori Ariane e, in particolare, Vega;
    l'intero comparto aerospaziale occupa in Italia oltre 50.000 addetti con ricavi annuali di circa quattordici miliardi di euro;
    l'industria aerospaziale italiani è un'area strategica, supportata da programmi nazionali e regionali e caratterizzata la forte collaborazione internazionale. Gli attori chiave sono il gruppo Leonardo Finmeccanica, azienda italiana attiva nei settori della difesa, dell'aerospazio e della sicurezza il cui maggiore azionista è il Ministero dell'economia e delle finanze, che possiede una quota di circa il 30 per cento, Thales Alenia Space Italia, Avio, un'ampia rete di piccole e medie imprese, l'Agenzia spaziale italiana (Asi) oltre a centri di ricerca e università; in Italia vi sono sette regioni con un distretto/cluster aerospaziale, formalizzato o meno (Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e Umbria). Inoltre, si registra anche la presenza di player aerospaziali (Come alcune sedi di grandi gruppi, piccole e medie imprese, organizzazioni di ricerca) in altre regioni, soprattutto in Toscana, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia;
    i distretti aerospaziali italiani coinvolgono circa un migliaio di membri, tra aziende grandi e piccole e medie imprese, università e centri di ricerca;
    nel settembre 2009 è nato il «Cluster tecnologico nazionale aerospazio» (CTNA), che è un'associazione fondata da DAC distretto aerospaziale della Campania, Distretto tecnologico aerospaziale del Lazio, Distretto aerospaziale lombardo, Comitato promotore distretto aerospaziale Piemonte, Distretto aerospaziale Pugliese, Agenzia spaziale italiana (Asi), distretto aerospaziale, Avio Aero, Finmeccanica a cui in seguito si sono uniti Federazione aziende italiane per l'aerospazio, la difesa e la sicurezza e il Consiglio nazionale delle ricerche;
    il principale soggetto istituzionale attivo nel settore è l'Agenzia spaziale italiana (ASI), un ente di ricerca vigilato dal Ministero dell'istruzione dell'università della ricerca, ai sensi dal decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213, che opera in collaborazione con diversi altri Ministeri;
    già a partire dagli anni ’80, molti Governi, soprattutto quelli europei, hanno consolidato vere e proprie partnership finanziarie con le maggiori aziende del settore, sollevandole quindi, in tutto o in parte, dal rischio e dall'onere finanziario. In questa logica, nel 1985, l'Italia ha istituito, con la legge 24 dicembre 1985, n. 808, una misura di promozione pubblica dello svolgimento tecnologico del settore aerospaziale e dell'elettronica connessa alla difesa;
    la legge n. 808 del 1985 è stata lo strumento fondamentale di politica industriale per il settore che ha consentito all'industria italiana di mantenersi in linea con la concorrenza europea ed ha contribuito significativamente a consolidare e sviluppare un patrimonio tecnologico nazionale di eccellenza, competitivo a livello internazionale;
    con la legge 23 luglio 2009, n. 99, sono state previste numerose disposizioni relative alla ricerca, tra cui agevolazioni a favore della ricerca, dello sviluppo e dell'innovazione. In particolare, sono state destinate risorse agli interventi individuati dal Ministero dello sviluppo economico in determinati ambiti, tra cui tecnologia dell'informazione e della comunicazione, industria aerospaziale, osservazione della terra e all'ambiente;
    la legge di stabilità per il 2015 ha disposto un contributo di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015-2017 all'Asi per il finanziamento di programmi spaziali strategici nazionali in corso di svolgimento e una autorizzazione di spesa di 60 milioni di euro per l'anno 2016 e di 170 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2017 al 2020 per la partecipazione italiana ai programmi dell'Agenzia spaziale europea e per i programmi spaziali nazionali di rilevanza strategica, con l'obiettivo di accompagnare e favorire il mutamento della politica industriale del settore consistente nel passaggio dal settore spaziale tradizionale all'insieme della «space economy»;
    il piano strategico space economy, nato dal lavoro svolto dai Governi a guida Pd attraverso il Ministero dello sviluppo economico e la cabina di regia spazio (iniziativa promossa dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, per la definizione della politica nazionale nel settore spaziale), ha definito le linee strategiche d'intervento in grado di consentire all'Italia di trasformare il settore spaziale nazionale in uno dei motori propulsori della nuova crescita del Paese, attraverso l'integrazione delle politiche di sviluppo dei territori con la politica spaziale, in linea con la richiesta della Commissione europea di programmare i fondi strutturali sulla base di una strategia nazionale di specializzazione intelligente, basata su una catena del valore unica integrata, dalla ricerca alla produzione;
    il piano, approvato dalla cabina di regia spazio a seguito della riunione del 23 novembre 2015 (protocollo N. UCM –0000867), è parzialmente confluito, come «piano a stralcio space economy», nel piano imprese e competitività Fsc, proposto dal Ministero dello sviluppo economico ed approvato con delibera del Cipe n. 52 del 2016 del 1o dicembre 2016, che le ha assegnato una dotazione di risorse pari 360 milioni di euro, a valere sul fondo sviluppo coesione;
    l'articolo 1, comma 372, della legge n. 208 del 2015 (legge di stabilità 2016) ha autorizzato, per lo sviluppo dell'industria italiana nel settore dei piccoli satelliti ad alta tecnologia, la spesa di 19 milioni di euro per l'anno 2016, di 50 milioni di euro per l'anno 2017 e di 30 milioni di euro per l'anno 2018. Il medesimo comma 372 aveva altresì previsto che le misure di aiuto concesse a valere sulle predette risorse fossero erogate nel rispetto delle procedure previste;
    dal regolamento (UE) n. 651/2014 (general block exemption regulation – Gber), il quale esenta dall'obbligo di notifica alla Commissione determinate categorie di aiuti, a date condizioni; la legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di bilancio 2018), ha previsto uno stanziamento pari a 21,7 milioni di euro per il 2018, di 21,9 milioni di euro per il 2019 e di 21,9 milioni di euro per il 2020 (Cap. 1678/MIUR, «Contributo dello Stato per la ricerca scientifica»). Tali somme sono state allocate nella missione «ricerca e innovazione» (17) programma ricerca scientifica e tecnologica di base (17.22);
    inoltre, il sostegno a interventi di ricerca spaziale viene effettuato sia attraverso le azioni cluster di cui al programma «Cooperazione pubblico-privato e ricerca industriale», sia con progettualità specifiche relative all'ambito tematico della Snsi «aerospazio»;
    solo per quanto riguarda il settore della ricerca, è evidente lo sforzo portato avanti nella precedente legislatura, visto che le risorse stanziate nel piano nazionale ricerca per gli anni 2015-2020 nel settore della ricerca spaziale ammontano a 30 milioni di euro aggiuntivi per il 2015, 109 per il 2016, 230 per il 2017, 180 per il 2018 per arrivare ai 290 milioni di euro aggiuntivi stanziati sia per il 2019 che per il 2020;
    infine, nel corso della scorsa legislatura, sempre in un'ottica di valorizzazione e potenziamento del ruolo da protagonista internazionale del settore aerospaziale italiano, è stata approvata la legge n. 7 dell'11 gennaio 2018, recante Misure per il coordinamento della politica spaziale e aerospaziale e disposizioni concernenti l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia spaziale italiana, la quale, allo scopo di assicurare il coordinamento delle politiche spaziali e aerospaziali, nonché di favorire l'efficacia delle iniziative dell'Agenzia spaziale italiana (A.S.I.), ha attribuito al Presidente del Consiglio dei ministri «l'alta direzione, la responsabilità politica generale e il coordinamento delle politiche dei Ministeri relative ai programmi spaziali e aerospaziali, nell'interesse dello Stato»;
    alla luce di quanto esposto finora, appare evidente come le politiche legate al settore aerospaziale siano state considerate strategiche e come tali al centro dell'attività dei Governi a guida Pd: il Governo attuale, invece, con la modifica apportata la scorsa estate alla composizione del Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale, che stabilisce che il presidente dell'Agenzia spaziale italiana (A.S.I.) non ne sia più componente di diritto e possa essere invitato a partecipare alle sue riunioni senza diritto di voto, con funzione esclusivamente di alta consulenza tecnico-scientifica, ha effettuato come prima azione di politica aerospaziale una scelta, a giudizio dei firmatari del presente atto, incomprensibile che va nella direzione di ostacolare il coordinamento e l'organizzazione della politica spaziale e aerospaziale nazionale indebolendo immotivatamente il ruolo dell'A.s.i.;
    anche la successiva scelta del Governo Conte di rimuovere dall'incarico di presidente dell'Agenzia spaziale italiana il professore Roberto Battiston, accademico dal curriculum di altissimo profilo, il cui brillante operato ha consentito all'Agenzia di consolidare il proprio ruolo in Europa e nel mondo dando una nuova spinta al settore aerospaziale, eccellenza italiana riconosciuta nel mondo – rimozione a parere dei firmatari del presente atto frutto dell'applicazione, per la prima volta in Italia, dello spoil system in un ambito dal quale sono stati finora esclusi gli enti pubblici di ricerca, proprio alla luce del particolare status da essi goduto e della terzietà richiesta alle persone responsabili della loro gestione – dà purtroppo un altro segnale negativo e di penalizzazione alle attività in essere ed a quelle future, in quanto per la governance degli enti scientifici e, in particolare, per quelli legati all'innovazione è necessario valutare il merito e la preparazione specifica, assicurandone la continuità operativa: i programmi spaziali richiedono, inoltre, molti anni per essere realizzati e questo significa la necessità di riferimenti costanti e riconosciuti in contesti internazionali,

impegnano il Governo:

   a proseguire nel percorso tracciato negli anni al fine di rafforzare ulteriormente il posizionamento del settore aerospaziale del nostro Paese nel contesto internazionale, anche attraverso iniziative per lo stanziamento di adeguate risorse per sostenere il tessuto industriale ed investire sugli enti di ricerca e sulle università coinvolti nel comparto;
   ad adottare iniziative per incentivare fattivamente il processo di applicazione delle tecnologie sviluppate in ambito aerospaziale ad altri ambiti della società e dell'industria, al fine di allargare e massimizzare le ricadute ed i benefici all'intero sistema industriale e produttivo nazionale.
(7-00188) «Moretto, Ascani, Benamati, Bonomo, Gavino Manca, Mor, Nardi, Noja, Zardini, Anzaldi, Ciampi, De Maria, Di Giorgi, Piccoli Nardelli, Prestipino, Rossi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica spaziale

scienze spaziali

ricerca spaziale