ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00102

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 79 del 08/11/2018
Abbinamenti
Atto 7/00187 abbinato in data 27/02/2019
Atto 7/00194 abbinato in data 26/03/2019
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00037
Firmatari
Primo firmatario: BELLUCCI MARIA TERESA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 08/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 08/11/2018
LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 08/11/2018
GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 08/11/2018
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 08/11/2018
BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 27/03/2019
BOND DARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 27/03/2019
BRAMBILLA MICHELA VITTORIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 27/03/2019
MUGNAI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 27/03/2019
NOVELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 27/03/2019
PEDRAZZINI CLAUDIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 27/03/2019
VERSACE GIUSEPPINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 27/03/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Stato iter:
25/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/02/2019
BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 14/02/2019
NOVELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
VOLPI LEDA MOVIMENTO 5 STELLE
LOCATELLI ALESSANDRA LEGA - SALVINI PREMIER
SIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 26/03/2019
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/06/2019
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE
BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 10/07/2019
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE
BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA
 
ILLUSTRAZIONE 25/07/2019
BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 25/07/2019
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE
DE FILIPPO VITO PARTITO DEMOCRATICO
NOVELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
PANIZZUT MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE
 
PARERE GOVERNO 25/07/2019
BARTOLAZZI ARMANDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/02/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/02/2019

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/02/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/02/2019

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 26/03/2019

DISCUSSIONE IL 26/03/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 26/03/2019

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 27/03/2019

AUDIZIONE INFORMALE IL 10/04/2019

AUDIZIONE INFORMALE IL 17/04/2019

AUDIZIONE INFORMALE IL 05/06/2019

DISCUSSIONE IL 27/06/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/06/2019

DISCUSSIONE IL 10/07/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 10/07/2019

DISCUSSIONE IL 25/07/2019

ACCOLTO IL 25/07/2019

PARERE GOVERNO IL 25/07/2019

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 25/07/2019

CONCLUSO IL 25/07/2019

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00102
presentato da
BELLUCCI Maria Teresa
testo presentato
Giovedì 8 novembre 2018
modificato
Mercoledì 27 marzo 2019, seduta n. 150

   La XII Commissione,

   premesso che:

    l'Istituto superiore di sanità (Iss) definisce condizioni quali l'autismo e la sindrome di Asperger come disturbi del neurosviluppo, caratterizzati da difficoltà nell'interazione e nella comunicazione sociale, da interessi e attività limitati e da comportamenti ripetitivi;

    a livello europeo, i disturbi dello spettro autistico vengono indicati come una condizione ad elevato costo sanitario e impatto sociale, in riferimento a tutte le fasi di vita e a tutti gli ambiti d'intervento;

    gli studi epidemiologici internazionali hanno riportato un incremento generalizzato della prevalenza di disturbi dello spettro autistico, in considerazione della maggiore formazione dei medici, delle modifiche dei criteri diagnostici, dell'aumentata conoscenza del disturbo da parte della popolazione generale connessa altresì al contesto socio-economico:

    secondo i dati diffusi dagli esperti dell'ospedale Bambino Gesù di Roma, a livello mondiale, un bambino su 100 presenta un disturbo dello spettro autistico, con una frequenza 4 volte più alta fra i maschi, e in Italia si stima che il problema possa riguardare almeno 500.000 famiglie;

    il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017 recante «Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza», di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2017, al comma 1 dell'articolo 60 così recita: «Ai sensi della legge 18 agosto 2015, n. 134, il Servizio Sanitario Nazionale, alle persone con disturbi dello spettro autistico, garantisce le prestazioni della diagnosi precoce, della cura e del trattamento individualizzato, mediante l'impiego di metodi e strumenti basati sulle più avanzate evidenze scientifiche»;

    il comma 2 dell'articolo 60 del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dispone espressamente: «Ai sensi dell'articolo 4 della legge 18 agosto 2015, n. 134, entro centoventi giorni dall'adozione del presente decreto, il Ministero della Salute, previa intesa in sede di Conferenza unificata, provvede, in applicazione dei livelli essenziali di assistenza, all'aggiornamento delle linee di indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo (DPS), con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico, di cui all'accordo sancito in sede di Conferenza Unificata il 22 novembre 2012. Le linee di indirizzo sono aggiornate con cadenza almeno triennale»;

    alla luce di tale disposizione, il 10 maggio 2018, la Conferenza unificata Governo, regioni, province autonome di Trento e Bolzano e enti locali ha approvato il documento recante «Aggiornamento delle linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nei disturbi dello spettro autistico»;

    il suddetto atto di intesa della Conferenza unificata, tuttavia, ha squalificato, di fatto, secondo i presentatori del presente atto la legge n. 134 del 18 agosto 2015 e l'articolo 60 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017, inserendo la seguente clausola: «All'attuazione della presente intesa si provvede nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica»;

    in ragione di ciò, i livelli essenziali di assistenza per le persone con disturbi dello spettro autistico sono assicurati dalle aziende sanitarie locali (Asl) solo in relazione alle risorse finanziare disponibili e senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica, rendendo di fatto difficile la piena attuazione e a garanzia degli stessi;

    i predetti limiti, altresì, rendono inattuabile un ulteriore obbligo sancito dalla legge n. 134 del 2015 relativo all'istituzione di residenze specifiche per l'autismo e/o con operatori specializzati per l'autismo;

    nel documento approvato in sede di Conferenza unificata si dispone, peraltro, la definizione di équipe specialistiche multidisciplinari, nell'ambito della neuropsichiatria infantile, sempre senza maggiori e nuovi onori per la finanza pubblica, seppure attualmente le risorse economiche siano insufficienti e tali da poter garantire l'accesso a meno di 1 bambino/adolescente su 4 necessitanti di cure e riabilitazione;

    secondo l'VIII rapporto di monitoraggio della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, infatti, negli ultimi 10 anni, il numero dei pazienti seguiti dai servizi di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza è quasi raddoppiato, mentre il numero degli operatori continua a diminuire (-10 per cento), costringendo le famiglie a dover ricorrere sempre di più al settore privato, con costi rilevanti che, ancor più in tempi di crisi economica, sono sempre meno in grado di sostenere;

    il suddetto rapporto, altresì, dichiara che l'Italia ha buoni modelli, normative e linee di indirizzo, ma assai poco applicate e con ampie disuguaglianze inter-regionali. Lo stanziamento di risorse da parte delle regioni continua ad essere insufficiente per garantire alle Asl e ai servizi di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza (Npia) di diffondere e consolidare la necessaria rete di strutture territoriali, semiresidenziali, residenziali e di ricovero che, in alcuni ambiti, appare addirittura in significativa diminuzione. Continuano ad esservi regioni in cui mancano gli stessi servizi territoriali e/o il personale è gravemente insufficiente e/o non si dispone di tutte le figure multidisciplinari necessarie per i percorsi terapeutici;

    uguali considerazioni si possono estendere alle équipe analoghe, previste dal documento di aggiornamento citato, per quanto riferito all'età adulta nell'ambito dei dipartimenti di salute mentale, poiché già mancanti di risorse sufficienti a consentire la presa in carico di tutti i pazienti; l'Italia, a tal uopo, rispetto alla presenza in organico del numero di psichiatri, si posiziona soltanto al 20° posto in Europa e al 14° per numero di psicologi e infermieri; per quanto attiene la spesa dedicata alla salute mentale, si investe solamente il 3,5 per cento della spesa sanitaria totale, a fronte di percentuali di altri Paesi, come Francia, Germania e Regno Unito, superiori fino a quattro volte (10-15 per cento);

    un'altra criticità che permane è rappresentata dalla drammatica scarsità di interventi/servizi per l'età adulta; nelle linee di indirizzo elaborate dal Ministero della salute viene affrontato il tema ma, per tale fase del ciclo vitale, non esiste ancora un atto di indirizzo;

    nonostante con la legge n. 112 del 2016, così detta sul «Dopo di Noi», siano stati previsti alcuni interventi per le persone con grave disabilità prive del sostegno familiare, tra cui l'istituzione di un Fondo ad hoc, le risorse economiche assegnate sono state del tutto insufficienti e progressivamente diminuite nel triennio 2016-2018, fino ad arrivare ad una dotazione economica di 51 milioni di euro nella legge di bilancio 2018;

    la famiglia, pertanto, continua ad essere la vera ed unica forma di welfare su cui grava il maggiore peso materiale e psicologico della difficile fragilità che si trova a dover affrontare;

    peraltro, con il reddito e le pensioni di cittadinanza, si assisterebbe all'ennesima discriminazione, in quanto gli «assegni di invalidità civile» continuerebbero ad essere di 280 euro mensili, a fronte della destinazione di 780 euro a disoccupati e pensionati;

    consapevoli della complessità del fenomeno, dell'impatto sulla qualità di vita delle persone, sulla tenuta del contesto familiare e delle ricadute di ordine sociale, è fondamentale garantire, a coloro che abbiano bisogni speciali, di svolgere una vita in maniera autodeterminata, dove ciò sia possibile, affinché si possa riuscire a superare il progressivo processo che li conduce in frequenti e quasi obbligati percorsi di esclusione sociale, da cui conseguono l'isolamento e la segregazione, troppo spesso sfocianti nelle differenti forme dell'istituzionalizzazione,

impegna il Governo:

   a garantire la diffusione di campagne nazionali d'informazione e sensibilizzazione circa la promozione del benessere del bambino, con particolare riguardo al neurosviluppo, e a favorire la conoscenza delle caratteristiche dei disturbi dello spettro autistico oltre che dei sintomi precoci;

   a garantire la piena attuazione della legge nazionale n. 134 del 18 agosto 2015 in materia di prevenzione, cura e riabilitazione delle persone con disturbo dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie;

   ad assumere iniziative volte ad implementare il Fondo per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico, istituito presso il Ministero della salute e a garantire i livelli essenziali di assistenza per come definiti dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 gennaio 2017, anche mediante la destinazione delle risorse economiche necessarie;

   ad assumere iniziative per implementare il Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, istituito con la legge 22 giugno 2016, n. 112;

   ad assumere iniziative, per quanto di competenza, per favorire un potenziamento in termini di risorse umane, dei servizi di neuropsichiatria infantile e dei dipartimenti di salute mentale, al fine di poter definire adeguate équipe multidisciplinari e garantire una diagnosi ed un trattamento precoce e tempestivo in grado di incidere e migliorare la prognosi;

   ad adottare iniziative, per quanto di competenza, per assicurare che la possibilità, nelle regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi e le cure nell'ambito dei trattamenti specialistici erogati dal servizio sanitario nazionale, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditate secondo le linee guida nazionali;

   a favorire la sperimentazione di progetti di vita indipendente, così da dare piena attuazione articolo 14 della legge n. 328 del 2000;

   a supportare il mondo associativo e del volontariato, organizzato da persone autistiche e dai loro familiari, per la realizzazione di progetti di vita indipendenti, assumendo iniziative per la semplificazione delle procedure per l'assegnazione di beni confiscati alla mafia o di proprietà degli enti locali, quali immobili o terreni, per favorire la realizzazione di attività socio-educative-sportive e, altresì, l'imprenditoria mediante, a titolo esemplificativo, la realizzazione di fattorie sociali e dell'orticultura;

   a promuovere progetti finalizzati all'inserimento lavorativo di soggetti adulti con disturbi dello spettro autistico, al fine di poterne valorizzare le capacità;

   a promuovere l'adozione di ogni iniziativa, anche di carattere normativo, volta ad incrementare l'assegno di invalidità civile, fermo a 280,00 euro, per portarlo a 560,00 euro;

   ad elaborare le linee di indirizzo sui disturbi dello spettro autistico per l'età adulta, così da definire gli essenziali servizi alla persona e gli adeguati strumenti di supporto al progetto di vita e all'autonomia della persona.
(7-00102) «Bellucci, Meloni, Lollobrigida, Gemmato, Rampelli, Bagnasco, Bond, Brambilla, Mugnai, Novelli, Pedrazzini, Versace».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risorsa economica

malattia

diritti del bambino