ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08126

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 696 del 18/05/2022
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO MARCO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 18/05/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GADDA MARIA CHIARA ITALIA VIVA 18/05/2022


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 18/05/2022
Stato iter:
19/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/05/2022
Resoconto DI MAIO MARCO ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 19/05/2022
Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 19/05/2022
Resoconto DI MAIO MARCO ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/05/2022

SVOLTO IL 19/05/2022

CONCLUSO IL 19/05/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08126
presentato da
DI MAIO Marco
testo di
Mercoledì 18 maggio 2022, seduta n. 696

   MARCO DI MAIO e GADDA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il settore ortofrutticolo è soggetto a una grave carenza di manodopera: nell'intero territorio nazionale e, in particolare, nel forlivese la produzione primaria della filiera, che coinvolge importanti sistemi di gestione, lavorazione e produzione, rischia di scomparire;

   la causa è da ritrovarsi non nella qualità dei terreni, pienamente fruttiferi, ma nella carenza di personale per diradare, potare e raccogliere, eppure, il momento della raccolta rappresenta il frutto di investimenti economicamente rilevanti dell'intero anno di attività agraria;

   di fatto, rispetto a tre anni fa, si è registrato un calo del 30 per cento della forza lavoro; rispetto agli anni ancora precedenti, la contrazione di personale è pari addirittura al 50 per cento; riduzioni, queste, che hanno contribuito all'abbandono delle produzioni intensive tipiche dell'Emilia-Romagna da parte degli agricoltori;

   secondo un rapporto di Confagricoltura Emilia-Romagna, nell'anno corrente servirebbero 5 milioni di giornate lavorative per soddisfare il fabbisogno dei frutteti emiliano-romagnoli. La realtà dice che, nei fatti, ce ne saranno poco più di 3 milioni;

   a fronte dell'inesistenza della manodopera italiana, l'unica soluzione è il ricorso a quella straniera, che dovrebbe essere garantita dai decreti che regolano l'ingresso in Italia per motivi di lavoro di cittadini stranieri provenienti da Albania, Africa ma anche dall'Ucraina, neanche i cosiddetti «decreti flussi» riescono però a soddisfare le necessità del settore ortofrutticolo: a fronte di una richiesta di 900 lavoratori per l'area di Forlì e Cesena per il 2022, valida per tutti i settori stagionali - compreso il turismo, ne sono stati autorizzati solo 200;

   anche nel 2021, i flussi autorizzati corrispondono a circa il 25 per cento del totale richiesto –:

   alla luce delle problematiche evidenziate in premessa, se non si ritenga di valutare la possibilità che venga adottato un nuovo «decreto flussi» e secondo quali tempistiche.
(5-08126)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 maggio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-08126

  Signor Presidente, Onorevoli deputati, gli interroganti suggeriscono di valutare l'opportunità di adottare un nuovo decreto flussi per sopperire alla carenza di lavoratori nel settore agricolo e chiedono informazioni sulle relative tempistiche.
  In merito a quanto segnalato nell'atto di sindacato ispettivo, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha evidenziato che circa il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 dicembre 2021, relativo alla programmazione per l'anno 2021, emanato il 21 dicembre dello scorso anno, erano state presentate oltre 205.000 istanze (di cui più di 98.000 per lavoro stagionale) a fronte di 69.700 quote complessivamente autorizzate (di cui 42.000 per lavoro stagionale). Le procedure per l'assunzione dei lavoratori sulla base di tali domande sono già iniziate, ma, dato il breve tempo trascorso dall'entrata in vigore del decreto e dalla scadenza del termine di presentazione delle domande, che era stato fissato al 17 marzo 2022, il numero degli ingressi risulta ancora non elevato. Infatti, in questa fase iniziale emerge un livello di utilizzazione delle quote previste per il lavoro stagionale pari al 20 per cento complessivo, sebbene con una significativa differenziazione tra le quote riservate alla gestione delle organizzazioni datoriali del settore agricolo, per le quali il livello di utilizzazione risulta superiore al 35 per cento del totale.
  Con riferimento, in particolare, alla Provincia di Forlì e Cesena evocata dagli interroganti, sulla base del fabbisogno di lavoro stagionale segnalato dal territorio, sono state assegnate 239 quote di lavoro stagionale (settori turistico-alberghiero ed agricolo), di cui 110 riservate alle istanze provenienti dalle organizzazioni datoriali del lavoro agricolo. La Prefettura di Forlì Cesena ha indicato che, alla data di ieri, risultano rilasciati 163 nulla-osta mentre si registrano 77 dinieghi per carenza di requisiti e 44 rinunce.
  Secondo quanto riferito dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, a fronte di fabbisogni locali superiori alle quote attribuite a livello provinciale e su richiesta dell'ispettorato territoriale del lavoro di Forlì e Cesena, potranno essere assegnate dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali ulteriori quote per dare riscontro alle relative richieste presentate agli sportelli unici per l'immigrazione.
  Quanto alla prospettiva del nuovo decreto flussi, evidenzio che la Presidenza del Consiglio dei ministri ha attivato, proprio lo scorso 10 maggio, la consultazione inter-istituzionale con le Amministrazioni interessate ai fini dell'emanazione di un decreto flussi d'ingresso in Italia di lavoratori non comunitari per l'anno 2022 per corrispondere prontamente alle esigenze che promanano dal mondo economico-produttivo del Paese.
  Più in particolare, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, per acquisire elementi utili alla determinazione del fabbisogno in termini di numeri e di settori da sottoporre alla prossima riunione presso la Presidenza del Consiglio, ha rappresentato di aver già attivato la consultazione con le parti sociali.
  La prosecuzione dei lavori del tavolo tecnico-amministrativo è stata aggiornata all'esito delle verifiche, da effettuare a brevissimo termine, che le Amministrazioni interessate si sono riservate per definire la tipologia e la quantificazione delle quote dei lavoratori non comunitari da ammettere in Italia per il corrente anno. Nel corso della riunione la Presidenza del Consiglio dei ministri ha evidenziato che sussiste l'esigenza di procedere all'adozione del decreto flussi per l'anno 2022 nel minor tempo possibile.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza d'approvvigionamento

frutto

cittadino straniero