ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08110

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 695 del 17/05/2022
Firmatari
Primo firmatario: LUCCHINI ELENA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 17/05/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DARA ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 17/05/2022
BADOLE MIRCO LEGA - SALVINI PREMIER 17/05/2022
BENVENUTO ALESSANDRO MANUEL LEGA - SALVINI PREMIER 17/05/2022
D'ERAMO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 17/05/2022
LORENZONI EVA LEGA - SALVINI PREMIER 17/05/2022
PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER 17/05/2022
RAFFAELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 17/05/2022
VALBUSA VANIA LEGA - SALVINI PREMIER 17/05/2022
VALLOTTO SERGIO LEGA - SALVINI PREMIER 17/05/2022


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 17/05/2022
Stato iter:
18/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/05/2022
Resoconto LUCCHINI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 18/05/2022
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 18/05/2022
Resoconto LUCCHINI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/05/2022

SVOLTO IL 18/05/2022

CONCLUSO IL 18/05/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08110
presentato da
LUCCHINI Elena
testo di
Martedì 17 maggio 2022, seduta n. 695

   LUCCHINI, DARA, BADOLE, BENVENUTO, D'ERAMO, EVA LORENZONI, PATASSINI, RAFFAELLI, VALBUSA e VALLOTTO. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   la carenza di pioggia e neve che quest'anno ha colpito il Nord Italia sta creando una serie di problemi alle risorse idriche del Paese;

   su tutta la Lombardia, da novembre 2021 ad aprile 2022, sono caduti 233 millimetri di pioggia, che rappresentano il minimo storico dell'ultimo ventennio, rispetto alla media di 535 millimetri; anche il manto nevoso sui rilievi lombardi è attualmente circa il 70 per cento sotto la media; tale situazione si ripercuote su fiumi, laghi, invasi artificiali e manto nevoso, dove la riserva di acqua, secondo dati Arpa Lombardia, risulta del 50 per cento inferiore rispetto alla media del periodo 2006-2020;

   tutti i principali fiumi lombardi registrano livelli idrometrici vicini ai minimi storici; la siccità nel bacino del fiume Po minaccia oltre un terzo della produzione agricola nazionale, mentre il basso livello dell'acqua alla foce del fiume richiederebbe misure contro il rischio di infiltrazioni saline dal mare;

   gli Osservatori permanenti delle Autorità di bacino distrettuali hanno evidenziato lo stato di «severità idrica bassa in assenza di precipitazione» per il bacino del Po e di altri fiumi del Nord Italia;

   la siccità e l'aumento record dei costi di produzione, aggravato dalla guerra in Ucraina, stanno mettendo in serio pericolo sia la stagione irrigua nella primavera-estate, sia le semine di riso nel Pavese e in Lomellina, dove si concentra oltre il 35 per cento di tutte le risaie made in Italy, facendo di Pavia prima provincia risicola d'Europa con circa 80 mila ettari coltivati a risaia e 1500 aziende agricole attive nel settore;

   occorre adottare provvedimenti urgenti che possano garantire il riequilibrio del deficit delle risorse per soddisfare il fabbisogno di acqua per l'agricoltura e per le riserve di approvvigionamento idrico nelle falde –:

   se il Ministro interrogato non ritenga opportuna l'adozione di iniziative dal carattere straordinario, anche di ristoro delle attività economiche, in accordo con le regioni interessate, le autorità di bacino, la Protezione civile, l'Ispra, e anche interessando Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, sia per far fronte alle difficoltà che interessano nell'immediato il settore agricolo, come, ad esempio, l'eventuale attivazione di deroghe al deflusso minimo vitale e deflusso ecologico per invasare acqua nei laghi, sia per l'elaborazione di un piano straordinario, a media e lunga scadenza, per la creazione di una rete di bacini di accumulo della risorsa idrica, con basso impatto sul territorio, anche privilegiando strutture già presenti, come le cave dismesse.
(5-08110)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 18 maggio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-08110

   Con riferimento alla questione posta dall'Onorevole interrogante, con particolare riguardo alle iniziative da intraprendere al fine di contrastare i problemi afferenti alle risorse idriche del paese, si rappresenta quanto segue.
   La problematica evidenziata è all'attenzione di tutti i soggetti istituzionali interessati dalla tematica nell'ambito delle proprie competenze.
   Nello specifico, per quanto riguarda le misure a ristoro delle attività economiche agricole, il Ministero delle politiche agricole rappresenta la disponibilità di interventi compensativi «ex-post» a valere sul Fondo di Solidarietà Nazionale per il sostegno alle imprese agricole colpite da avversità atmosferiche eccezionali, qualora le stesse non siano comprese nel piano assicurativo annuale per la copertura dei rischi con polizze assicurative agevolate (ai sensi del decreto legislativo n. 102 del 2004), che prevede un contributo statale fino al 70% della spesa premi sostenuta.
   Inoltre, con il Piano strategico nazionale della politica agricola comunitaria 2023 – 2027 è stato disposto un nuovo strumento di intervento «ex ante» sotto forma di fondo di mutualizzazione nazionale. In caso di eventi catastrofali, come quello rappresentato, tutte le imprese agricole potranno accedere a suddetto fondo, il quale è in grado di fornire pronto ristoro per la ripresa economica e produttiva.
   Lo stesso Ministero evidenzia che con i recenti piani di finanziamento nazionali ha destinato cospicue risorse agli interventi afferenti alle infrastrutture irrigue collettive, intercettando il fabbisogno nella fase del trasporto dell'acqua irrigua.
   Va evidenziata, nell'ambito delle azioni a contrasto del fenomeno della siccità, l'importanza delle attività condotte nell'ambito degli Osservatori permanenti delle autorità di bacino, i quali hanno compiti prettamente operativi, nonché sono dotati degli strumenti di monitoraggio atti a predisporre le misure necessarie per far fronte alle situazioni di emergenza a seconda dei vari scenari di severità idrica.
   In particolare, l'Osservatorio dell'autorità di bacino distrettuale del fiume Po, si è riunito in numerose occasioni a partire dal mese di febbraio, ritenendo opportuno, oltre ad aumentare la frequenza delle azioni di monitoraggio, a valutare l'introduzione di eventuali deroghe al deflusso minimo vitale (DMV) del corso d'acqua e la riduzione delle erogazioni dagli invasi in ottica di risparmio.
   Inoltre, nella riunione del 14 aprile scorso sono stati previsti anche eventuali contributi del Lago di Garda al fiume Po per contrastare la risalita del cuneo salino, nonché l'erogazione dai grandi laghi regolati, laddove le opere strutturali lo consentano.
   A livello locale, in coerenza con le analisi effettuate dall'Osservatorio e con gli strumenti di pianificazione distrettuale della risorsa idrica, la regione Lombardia recentemente (Aprile 2022), con determinazione di giunta, ha disposto la deroga temporanea al rilascio del deflusso minimo vitale in riferimento al Piano di tutela delle acque su istanza presentata dal Consorzio dell'Oglio e Consorzio dell'Adda.
   A livello nazionale l'azione di Governo a contrasto dei fenomeni di siccità e scarsità idrica, si sostanzia, oltre al supporto alle attività degli Osservatori e delle Autorità Distrettuali, anche negli investimenti previsti nella programmazione ed attuazione del PNRR.
   In particolare, per quanto concerne la Missione 2 Componente 4 «Tutela del Territorio e della Risorsa Idrica» è previsto un intervento volto alla realizzazione di un sistema avanzato integrato di monitoraggio e previsione degli effetti del cambiamento climatico.
   Nell'ambito della stessa Componente 4 è altresì previsto l'investimento 4.1 relativo a interventi in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico, ovvero il cosiddetto «Piano Invasi» di competenza del Ministero delle infrastrutture.
   Per quanto riguarda il distretto del fiume Po sono stati individuati 21 progetti per un totale di oltre 480 milioni di euro, per cui ci si avvarrà anche di risorse aggiuntive da programmare sul PNRR.
   Infine, l'attenzione del Governo si sta concentrando anche nella programmazione del potenziamento del Comitato di Coordinamento Nazionale degli Osservatori. Inoltre, recentemente, è stato istituito presso il MiTE un Tavolo politico-istituzionale alla presenza di tutte le Autorità di bacino nazionali al fine di raccogliere proposte di intervento a livello nazionale.
   Si rappresenta in ultimo che, il Dipartimento della Protezione Civile segue costantemente le attività degli osservatori e le attività di monitoraggio delle disponibilità idriche, specificando che la situazione allo stato attuale non è tale da determinare il ricorso alla adozione di misure emergenziali ai sensi dell'articolo 7, lettera c) del decreto legislativo n. 1 del 2018.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

corso d'acqua

sicurezza d'approvvigionamento

settore agricolo