ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08064

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 691 del 10/05/2022
Firmatari
Primo firmatario: MORETTO SARA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 10/05/2022


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL TURISMO delegato in data 10/05/2022
Stato iter:
11/05/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/05/2022
Resoconto MORETTO SARA ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 11/05/2022
Resoconto GARAVAGLIA MASSIMO MINISTRO - (TURISMO)
 
REPLICA 11/05/2022
Resoconto MORETTO SARA ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/05/2022

SVOLTO IL 11/05/2022

CONCLUSO IL 11/05/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08064
presentato da
MORETTO Sara
testo di
Martedì 10 maggio 2022, seduta n. 691

   MORETTO. — Al Ministro del turismo. — Per sapere – premesso che:

   la stagione estiva è alle porte, ma la stampa sta continuando a dare ampio spazio al grido di allarme delle categorie economiche e degli operatori sulla difficoltà di reperire lavoratori stagionali: cuochi, camerieri, aiuto cuochi, personale addetto alle pulizie, ma anche baristi, commessi, portieri e lavapiatti sono praticamente introvabili. La carenza di personale, soprattutto under 30, sta mettendo in crisi il mondo dell'ospitalità con il rischio che ci sia una dequalificazione del settore;

   l'Osservatorio dell'agenzia regionale Veneto Lavoro ha evidenziato che circa 100 mila contratti a termine attivati nelle sette province venete ogni anno (il 49 per cento del totale) sono stagionali. Venezia è in testa (49 per cento del totale), tallonata da Verona (26 per cento), in cui la maggior parte degli ingressi si effettua a giugno. Al terzo posto Belluno (13 per cento) con assunzioni effettuate a dicembre, per la stagione sciistica;

   secondo l'Ava (associazione veneziana albergatori) mancherebbero all'appello circa 2.500-3.000 figure su un indotto di 8 mila persone (escluso l'outsourcing) e stima una perdita del 30 per cento delle risorse umane;

   le ragioni dell'attuale difficoltà a reperire personale sono molteplici: l'impiego stagionale viene considerato poco sicuro e poco remunerativo rispetto all'impegno richiesto; l'epidemia da COVID-19 degli ultimi 2 anni ha cambiato anche l'approccio al mondo del lavoro. Altre ragioni sono rintracciabili nell'introduzione di nuovi sussidi come il reddito di cittadinanza, negli scarsi investimenti sulle scuole alberghiere ed infine anche nella difficoltà di sostenere i costi degli alloggi, soprattutto sulle spiagge. Per tutte questi motivi molti lavoratori si sono rivolti verso settori più redditizi –:

   se sia a conoscenza dei problemi esposti in premessa, che non riguardano la sola regione Veneto, e quali iniziative di competenza intenda adottare, anche in collaborazione con il Ministero del lavoro, per una rapida soluzione dei problemi del settore del turismo, in vista dell'ormai imminente stagione estiva.
(5-08064)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 11 maggio 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-08064

  Signor Presidente, onorevoli Deputati,
  gli Onorevoli Interroganti, dopo aver evidenziato le difficoltà degli operatori del settore turistico nel reperire personale stagionale, nell'imminenza della stagione estiva, dovute a vari fattori, chiedono quali iniziative si intendano adottare, anche in collaborazione con il Ministero del Lavoro, per superare tali criticità.
  Al riguardo, rappresento di essere a conoscenza del problema che sto seguendo costantemente con i miei Uffici, tenendo conto dei dati a disposizione dai quali emerge una flessione nel numero di attivazioni di contratti nel settore turistico rispetto agli ultimi mesi del 2021, come emerge dalla nota del gennaio 2022 «Il mercato del lavoro: dati e analisi», redatta dal Ministero del Lavoro, Banca d'Italia e Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro ANPAL.
  Concordo con gli Interroganti sul fatto che il reddito di cittadinanza incida negativamente sull'esigenza di soddisfare il bisogno assunzionale:

   soprattutto nei casi di rapporto di lavoro temporaneo o stagionale, in cui l'ammontare dei redditi e l'instabilità del rapporto di lavoro non risultano sempre allettanti a fronte della sicura percezione del reddito di cittadinanza.

  Per questo, occorre rivedere la disciplina del reddito di cittadinanza, in modo da rimodularla per agevolare l'effettivo inserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro piuttosto che fornire loro una fonte di reddito non finalizzata in concreto a tale scopo.
  Ovviamente, non rientra tra le competenze primarie del mio Ministero la riforma del reddito di cittadinanza, ma è mio interesse è seguire il tema, perché influisce chiaramente sulla domanda e sull'offerta di lavoro nel settore turistico.
  Infatti, sto seguendo con particolare attenzione i contatti intercorsi tra alcune associazioni di categoria e il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali al fine di individuare eventuali correttivi della misura del reddito di cittadinanza, onde attenuarne gli effetti distorsivi nel mercato del lavoro nel settore turistico e incentivare la ricollocazione dei percettori della misura, anche per rispondere più efficacemente ai fabbisogni espressi dalle imprese turistiche.
  Ovviamente, mi farò parte attiva con il Ministro del Lavoro affrontare il tema delle dinamiche occupazionali del turismo, affinché possa essere individuata ogni possibile azione finalizzata a risolvere la criticità evidenziata dagli interroganti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lavoro stagionale

agenzia regionale

contratto di lavoro