ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07796

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 667 del 29/03/2022
Firmatari
Primo firmatario: MURA ROMINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/03/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CANTONE CARLA PARTITO DEMOCRATICO 29/03/2022
LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 29/03/2022
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 29/03/2022
VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 06/04/2022


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 29/03/2022
Stato iter:
06/04/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/04/2022
Resoconto VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 06/04/2022
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 06/04/2022
Resoconto VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 06/04/2022

DISCUSSIONE IL 06/04/2022

SVOLTO IL 06/04/2022

CONCLUSO IL 06/04/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07796
presentato da
MURA Romina
testo presentato
Martedì 29 marzo 2022
modificato
Mercoledì 6 aprile 2022, seduta n. 673

   MURA, CARLA CANTONE, LACARRA, GRIBAUDO, VISCOMI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   con il decreto per la creazione di un tavolo tecnico per la lotta al lavoro sommerso, propedeutico all'elaborazione del Piano nazionale per la lotta al sommerso, si procede in linea con quanto previsto dagli interventi indicati nei Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), la cui operatività dovrà essere completata entro il 31 dicembre 2022;

   il tavolo tecnico ha il compito di garantire la corretta e puntuale elaborazione del Piano e quindi definire le misure più idonee per un efficace contrasto al lavoro sommerso ed una strategia d'indirizzo dell'attività ispettiva, anche attraverso una ricognizione delle analisi e dei dati più recenti riguardanti il fenomeno del sommerso;

   tali iniziative denotano una rinnovata attenzione del Governo nei confronti di un fenomeno ancora troppo diffuso che, oltre a rappresentare un'inaccettabile forma di sfruttamento dei lavoratori e di pregiudizio dei loro diritti, condiziona e pregiudica l'obiettivo di un moderno ed efficiente sistema produttivo;

   in tale veste, oltre alla necessaria prosecuzione dell'azione di potenziamento degli organismi di controllo e prevenzione sinora portati avanti, un ruolo fondamentale potrà essere esercitato dal ricorso alle tecnologie informatiche e alla condivisione delle banche dati tra i diversi enti pubblici e privati preposti alla gestione dei rapporti di lavoro;

   tra le diverse forme di irregolarità in uso nei luoghi di lavoro, a seconda dei diversi settori produttivi, una pratica che sembra sempre più diffusa è quella dei cosiddetti falsi part time, ovvero la regolarizzazione solo di parte della prestazione lavorativa e il contestuale obbligo di svolgere parte, spesso prevalente, della prestazione lavorativa senza la copertura assicurativa contro gli infortuni e la copertura contributiva, lento importante per il futuro pensionistico dei lavoratori coinvolti;

   l'analisi dei dati e la ricchissima casistica che emerge da tante inchieste giornalistiche dimostrino che il ricorso al falsi part time è particolarmente diffuso in alcuni settori produttivi e, spesso, a danno proprio dei lavoratori più giovani –:

   condividendo impegno e l'impostazione sin qui seguiti dal Governo nel contrasto alle pratiche di sfruttamento dei lavoratori e di ricorso a forme di irregolarità nella gestione dei rapporti lavorativi, quali urgenti iniziative intenda adottare, anche alla luce dei primi indirizzi forniti dal citato tavolo tecnico, al fine di potenziare ulteriormente le attività di contrasto del lavoro irregolare e, in particolare, dei falsi part time.
(5-07796)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 6 aprile 2022
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-07796

  Nell'interrogazione si evidenzia, tra le diverse forme di irregolarità in uso nei luoghi di lavoro, l'utilizzo diffuso, soprattutto fra i giovani, dei cosiddetti falsi part time, consistenti nella regolarizzazione solo di parte della prestazione lavorativa, a fronte dello svolgimento di un orario pieno, cui non corrisponde però la relativa copertura contributiva e assicurativa contro gli infortuni.
  Al riguardo, si evidenzia che il Tavolo tecnico per la lotta al lavoro sommerso, insediato in data 3 marzo 2022 alla presenza del Ministro Orlando, è stato istituito al fine di sviluppare una strategia nazionale di contrasto al lavoro sommerso attraverso l'adozione del Piano nazionale entro il 15 ottobre 2022.
  Tale strumento, secondo le disposizioni contenute nel decreto ministeriale n. 32 del 24 febbraio scorso istitutivo del Tavolo Tecnico, intende, fra l'altro, individuare le misure più idonee per un efficace contrasto al lavoro sommerso e delineare una strategia d'indirizzo dell'attività ispettiva, che tenga conto delle diverse tipologie di lavoro irregolare, delle caratteristiche dei settori produttivi e dei territori interessati.
  I lavori del Tavolo tecnico sono attualmente in corso e finalizzati ad analizzare un fenomeno che ricomprende molteplici forme di irregolarità – dalle più gravi connesse alla fraudolenza, alla condizione di clandestinità e/o di sfruttamento nel caporalato, a quelle meno evidenti come la mancata dichiarazione delle effettive ore di lavoro – che impattano su profili interconnessi di violazione totale o parziale della normativa di lavoro, di sicurezza e di fiscalità.
  A tal fine l'attività del Tavolo tecnico, realizzata con il coinvolgimento delle parti sociali, è preordinata anche all'individuazione nel Piano nazionale di «misure dirette e indirette per trasformare il lavoro sommerso in lavoro regolare».
  Di fondamentale importanza nella pianificazione e realizzazione degli interventi sarà una ricognizione ex ante delle analisi e dei dati più recenti riguardanti il fenomeno del lavoro sommerso, ma anche ex post il monitoraggio del raggiungimento dei traguardi e degli obiettivi definiti nel Piano nazionale secondo una specifica tempistica pluriennale.
  Per quanto riguarda lo specifico problema dell'utilizzo irregolare dei contratti di lavoro part-time, dagli accertamenti svolti dall'Ispettorato nazionale del lavoro, emerge il frequente ricorso alla stipulazione di pseudo contratti di lavoro part-time che dissimulano l'effettiva instaurazione di rapporti di lavoro a tempo pieno posti in essere in assenza delle dovute tutele (retributive, contributive e relative alle corrette condizioni di lavoro).
  In questi casi il personale ispettivo, acquisiti tutti gli elementi probatori, procede al corretto inquadramento di tali rapporti di lavoro (da tempo parziale a tempo pieno), con il conseguente recupero dei contributi assicurativi e previdenziali omessi e assicura ai lavoratori interessati i crediti retributivi connessi all'orario di lavoro effettivamente svolto attraverso l'istituto della diffida accertativa (articolo 12 del decreto legislativo n. 124 del 2004).
  L'edilizia, la logistica e il manifatturiero rappresentano i settori maggiormente interessati dal fenomeno elusivo in questione.
  Tanto premesso, per quanto attiene più specificatamente al quesito formulato dagli interroganti, si rappresenta che – nell'ambito della individuazione delle linee prioritarie di intervento in cui dovrà articolarsi il richiamato Piano – saranno certamente considerate quelle forme di lavoro, tra cui anche il part-time, che, com'è noto, possono celare forme di elusione o non corretta applicazione della normativa in materia di lavoro e di legislazione sociale.
  Faccio presente che il Governo ha già adottato misure importanti e complesse, dalle quali si attendono effetti virtuosi in termini di contrasto e di prevenzione del lavoro irregolare: il potenziamento dell'attività ispettiva, la definizione di una governance della vigilanza più razionalmente coordinata, l'introduzione del documento di regolarità contributiva, misure per l'applicazione dei contratti collettivi di settore, la promozione di un'attività di controllo straordinaria in alcuni comparti produttivi, che l'Ispettorato nazionale del lavoro sta conducendo con grande efficacia. Si tratta di interventi che convergono nell'obiettivo di garantire la regolarità dei rapporti di lavoro, presupposto necessario per la sicurezza e la dignità dei lavoratori, ma anche per la crescita e la produttività per le imprese.
  All'esito del tavolo tecnico saranno certamente adottati ulteriori interventi, che si muoveranno nell'ottica della prevenzione e del reinserimento di coloro che sono stati, vittima di reclutamento illecito, ma anche nell'ottica incentivante e premiante per le imprese, al fine di rendere l'ingresso nei ranghi dell'economia regolare conveniente e produttivo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lavoro nero

lavoro a tempo parziale

infortunio sul lavoro