ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07219

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 610 del 06/12/2021
Firmatari
Primo firmatario: DARA ANDREA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 06/12/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LUCCHINI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 06/12/2021
BADOLE MIRCO LEGA - SALVINI PREMIER 06/12/2021
BENVENUTO ALESSANDRO MANUEL LEGA - SALVINI PREMIER 06/12/2021
D'ERAMO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 06/12/2021
LORENZONI EVA LEGA - SALVINI PREMIER 06/12/2021
PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER 06/12/2021
RAFFAELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 06/12/2021
VALBUSA VANIA LEGA - SALVINI PREMIER 06/12/2021
VALLOTTO SERGIO LEGA - SALVINI PREMIER 06/12/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 06/12/2021
Stato iter:
07/12/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/12/2021
Resoconto PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 07/12/2021
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 07/12/2021
Resoconto PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/12/2021

SVOLTO IL 07/12/2021

CONCLUSO IL 07/12/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07219
presentato da
DARA Andrea
testo di
Lunedì 6 dicembre 2021, seduta n. 610

   DARA, LUCCHINI, BADOLE, BENVENUTO, D'ERAMO, EVA LORENZONI, PATASSINI, RAFFAELLI, VALBUSA e VALLOTTO. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   secondo il report Utilitalia, intitolato «Rifiuti urbani, fabbisogni impiantistici attuali e al 2035», gli odierni impianti di trattamento dei rifiuti urbani sono numericamente insufficienti e distribuiti in maniera disomogenea sul territorio nazionale, cosa che costringe a continui viaggi dei rifiuti tra le regioni e a ricorrere in maniera ancora eccessiva allo smaltimento in discarica;

   la destinazione prevalente per i rifiuti trasportati è il NordItalia che accoglie almeno 2 milioni di tonnellate/anno, pari al 14 per cento dei rifiuti prodotti al Settentrione. Non solo: le regioni del Nord conferiscono in discarica solo l'8 per cento dei rifiuti, avendo già raggiunto gli obiettivi europei. Le regioni centrali, per insufficienza di impianti, sono le peggiori: «esportano» il 17 per cento dei rifiuti prodotti e conferiscono in discarica il 37,5 per cento;

   da recenti stime, per gli obiettivi UE 2035, l'Italia ha bisogno di 30 nuovi impianti per il trattamento di rifiuti urbani e il recupero energetico delle frazioni non riciclabili; la mancanza di tali impianti provocherà costi economici e ambientali che graveranno su cittadini e imprese;

   per il piano di pulizia straordinaria di Roma, le società Municipalizzata Ama e Mantova Ambiente, si stanno accordando per trasferire e lavorare tonnellate di rifiuti a Mantova scaricando la parte non recuperabile nell'impianto di discarica di Mariana Mantovana, di cui si prevede la chiusura entro il 2035;

   la situazione laziale vede l'unico impianto di Ama a Rocca Cencia stracolmo, con file di camion fermi che non riescono a scaricare nella vasca da 500 tonnellate di indifferenziato; gli altri siti disponibili sono quelli di Viterbo e Albano, quello di Civitavecchia è prossimo alla chiusura; altri contratti con società private fuori regione siglati dall'ex amministratore della Municipalizzata Ama non coprono le reali necessità della Capitale;

   da articoli di stampa si evince che la Società Mantova Ambiente ha messo a disposizione di Roma la sua discarica e il Tmb, ma nel caso in cui fosse necessario portare al Nord rifiuti indifferenziati non trattati servirebbe anche un accordo interregionale tra Lazio e Lombardia;

   un incremento della quantità di rifiuti per la discarica di Mariana potrebbe significare un prolungamento della durata della discarica, oltre il 2035, e congestione da traffico e inquinamento atmosferico in un'area che già soffre di criticità ambientali –:

   quali siano i tempi per la realizzazione degli impianti di trattamento e recupero rifiuti del Centro-sud previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), allo scopo di porre fine agli spostamenti di rifiuti esposti in premessa e al sovraccarico degli impianti del Nord come quello di Mariana Mantovana.
(5-07219)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 7 dicembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-07219

  Con riferimento alla questione posta dall'onorevole interrogante, si rappresenta quanto segue.
  Per quanto concerne la questione circa il trasferimento dei rifiuti della Regione Lazio presso la discarica di Mariana Mantonava, occorre rappresentare il contesto in cui lo stesso si inserisce.
  Come noto, la gestione dei rifiuti nel territorio laziale è complessa e critica. La delibera del Consiglio regionale 5 agosto 2020, n. 4, ha approvato il Piano regionale di gestione dei rifiuti della Regione Lazio, uno strumento di pianificazione aggiornato e adeguato al quadro normativo europeo e nazionale, ai mutamenti economici, sociali e tecnologici, tenuto conto dei dati aggiornati sulla produzione dei rifiuti e del fabbisogno impiantistico all'interno dei cinque ambiti provinciali.
  Nel corso del 2021, la Regione è stata interessata da una situazione emergenziale nella gestione dei rifiuti, tale da indurre il Presidente della Regione Lazio a emanare ordinanze contingibili e urgenti volte ad individuare le scelte tecniche da attuare per fronteggiare la situazione verificatesi e scongiurare gravi conseguenze anche sanitarie.
  Dall'analisi delle predette situazioni affiora un disallineamento tra le scelte programmatiche previste nel Piano di gestione dei rifiuti di recente adozione e le esigenze oggettive del territorio anche per quanto riguarda la chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti.
  In tale contesto, quindi, l'articolo 182, comma 3, del D.Lgs. n. 152 del 2006 consente lo smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi in regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti, previa sottoscrizione di accordi regionali o internazionali, qualora gli aspetti territoriali e l'opportunità tecnico economica di raggiungere livelli ottimali di utenza servita lo richiedano.
  Alla luce della predetta previsione normativa e delle condizioni impiantistiche, la Regione Lazio può valutare di sottoscrivere accordi con la Regione Lombardia per smaltire i rifiuti laziali.
  Per quanto concerne le previsioni del PNRR, si rappresenta come questo sia uno strumento che consente l'attuazione di riforme e investimenti il cui scopo è quello di riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo, rimuovendo gli ostacoli che hanno bloccato la crescita italiana negli ultimi decenni.
  In tale contesto, è stata inserita la Missione «Rivoluzione verde e transizione ecologica» Componente «Economia circolare e agricoltura sostenibile» che si prefigge di perseguire un percorso verso una piena sostenibilità ambientale.
  Nello specifico, detta Componente mira a migliorare la gestione dei rifiuti e dell'economia circolare, rafforzando le infrastrutture per la raccolta differenziata, ammodernando o sviluppando nuovi impianti di trattamento rifiuti, colmando il divario tra regioni del Nord e quelle del Centro-Sud; si specifica che attualmente circa 1,3 milioni di tonnellate di rifiuti vengono trattate fuori dalle regioni di origine.
  Difatti, con decreto ministeriale n. 396 del 28 settembre 2021, sono stati approvati i criteri di selezione dei progetti che prevedono ben un miliardo e mezzo di euro per la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e l'ammodernamento degli impianti esistenti.
  Successivamente, il 15 ottobre scorso sono stati pubblicati gli Avvisi per la presentazione delle relative proposte, rettificati con decreto ministeriale n. 117 del 24 novembre 2021.
  Nello specifico, l'avviso relativo alla Missione 2 – Componente 1 – Investimento 1.1. – Linea d'Intervento B prevede l'ammodernamento, anche con ampliamento di impianti esistenti, e la realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata.
  In detto Avviso, all'articolo 6, comma 1, lettera b), è previsto che il completamento dell'Intervento, o dell'Intervento Integrato Complesso, oggetto della Proposta eventualmente accolta, dovrà avvenire entro e non oltre il 30 giugno 2026.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gestione dei rifiuti

edificio per uso industriale

deposito dei rifiuti