ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07114

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 600 del 22/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: SUT LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/11/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2021
ALEMANNO MARIA SOAVE MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2021
CARABETTA LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2021
FRACCARO RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2021
GIARRIZZO ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2021
MASI ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2021
ORRICO ANNA LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2021
PALMISANO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2021
PERCONTI FILIPPO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2021
SCANU LUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/11/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/11/2021
Stato iter:
23/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/11/2021
Resoconto SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 23/11/2021
Resoconto TODDE ALESSANDRA VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 23/11/2021
Resoconto CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/11/2021

SVOLTO IL 23/11/2021

CONCLUSO IL 23/11/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07114
presentato da
SUT Luca
testo di
Lunedì 22 novembre 2021, seduta n. 600

   SUT, CHIAZZESE, ALEMANNO, CARABETTA, FRACCARO, GIARRIZZO, MASI, ORRICO, PALMISANO, PERCONTI e SCANU. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il 14 luglio 2021 la Commissione europea ha adottato il pacchetto di proposte relative alla transizione energetica «Fit for 55», finalizzato a una riduzione delle emissioni nette di gas a effetto serra pari ad almeno il 55 per cento entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990, per le auto e almeno il 50 per cento per i veicoli commerciali leggeri prevedendo lo stop alla vendita di veicoli a benzina e diesel dal 2035;

   il settore automobilistico sta attraversando una profonda trasformazione strutturale che comprende cambiamenti nelle tecnologie pulite e digitali, in particolare il passaggio da motori a combustione interna a tecnologie a basse e a zero emissioni, nonché a veicoli sempre più connessi;

   risulta cruciale consentire alle imprese del settore automobilistico di mantenere e rafforzare la propria leadership nelle tecnologie del futuro, soprattutto alla luce della concorrenza internazionale, anche attraverso una pianificazione e una programmazione nel lungo periodo degli investimenti per una riconversione che includa non solo i costruttori dei veicoli ma anche i produttori di componenti e materiali;

   la futura diffusione nel mercato dell'Unione europea di veicoli a bassa e zero emissione di carbonio sospinta dagli obiettivi più rigorosi in materia di CO2 previsti dal citato pacchetto cosiddetto Fit for 55 deve fungere da occasione per garantire e accelerare l'innovazione nella catena del valore del settore automobilistico –:

   quali iniziative di competenza intenda predisporre per rafforzare la competitività, la leadership industriale e l'innovazione e stimolare l'occupazione nella catena del valore delle imprese automobilistiche, alla luce dei nuovi obiettivi fissati nell'ambito dell'Unione europea.
(5-07114)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 23 novembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-07114

  Grazie Presidente, Grazie Onorevoli interroganti.

  Com'è noto, il settore automotive costituisce un pilastro dell'industria e dell'economia italiana, contribuendo al 6,2 per cento del PIL, all'11 per cento del fatturato dell'industria manifatturiera e contando oltre 5000 aziende.
  Invero, il settore automotive sta affrontando un insieme di criticità, che vanno dall'incremento dei prezzi, alla penuria dei semiconduttori, alle sfide poste dalla transizione «green».
  Se gli obiettivi della transizione «green» sono fondamentali, al contempo va anche considerata l'alta vocazione industriale italiana e le caratteristiche manifatturiere del nostro sistema produttivo.
  In tale quadro, il Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile ha autorizzato la spesa di 102 milioni di euro per l'attuazione di un programma di interventi finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese produttrici di beni e servizi nella filiera dei mezzi di trasporto pubblico su gomma e dei sistemi intelligenti per il trasporto, attraverso il sostegno agli investimenti produttivi finalizzati alla transizione verso forme produttive più moderne e sostenibili, con particolare riferimento alla ricerca e sviluppo di modalità di alimentazione alternativa.
  Per la realizzazione degli interventi in questione il Ministero dello sviluppo economico, con lo strumento dei Contratti di sviluppo, ha previsto risorse per complessivi 100 milioni di euro a valere sulle risorse assegnate dalla richiamata legge n. 232 del 2016. Al contempo, è stata realizzata, in collaborazione con il Politecnico di Milano, un'analisi sulla filiera del trasporto pubblico locale e sugli scenari competitivi emergenti dall'attuazione del Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile. Dalle risultanze dell'analisi emerge che la transizione verso diverse forme di mobilità sostenibile potrebbe avere un forte impatto industriale e occupazionale sulla filiera dei costruttori di autoveicoli per il trasporto urbano e della componentistica; gli interventi volti a sostenere tale transizione dovrebbero essere finalizzati, nel rispetto del principio di neutralità tecnologica e nell'ottica della valorizzazione delle competenze già consolidate, alla diffusione delle tecnologie a basso impatto ambientale, all'efficientamento del trasporto pubblico locale e allo sviluppo della mobilità condivisa, all'ottimizzazione della logistica urbana e di lungo raggio, nonché allo sviluppo delle tecnologie ITS (Intelligent Transportation Systems) e dell'automazione dei veicoli.
  In continuità con l'intervento di cui sopra, nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la misura M2C2-41 – Investimento 5.3 prevede una dotazione di 300 milioni euro per il periodo 2021-2026, di cui 50 milioni imputati a progetti già in essere, per promuovere, mediante il ricorso alla misura dei «Contratti di sviluppo», la realizzazione di programmi di investimento finalizzati allo sviluppo della filiera produttiva degli autobus al fine di produrre veicoli elettrici e connessi; la quota dei progetti in essere è imputata ai fondi della legge n. 232 del 2016.
  Sempre nell'ambito del PNRR, la Missione 1 – Componente 2 prevede investimenti in «Politiche industriali di filiera e internazionalizzazione» (Investimento n. 5) volti, tra l'altro, a sostenere la «Competitività e resilienza delle filiere produttive» (Investimento n. 5.2); l'Investimento 5.2, alla cui attuazione sono destinate risorse per complessivi 750 milioni di euro, è volto a potenziare la capacità delle filiere produttive più innovative e/o strategiche, attraverso il riconoscimento di un supporto finanziario agli investimenti da concedere tramite lo strumento agevolativo dei Contratti di Sviluppo.
  In tale ambito, potranno essere finanziati investimenti dedicati alla filiera dell'automotive. Le risorse assegnate ai singoli interventi nell'ambito del PNRR verranno destinate per una quota pari ad almeno il 40 per cento del totale, al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
  In conclusione, ribadisco l'impegno del Governo a porre in essere ogni iniziativa di competenza al fine di favorire lo sviluppo di tutte le filiere afferenti al settore automotive e a tutelare gli interessi del settore anche in sede di Unione europea.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riduzione delle emissioni gassose

protezione dell'ambiente

inquinamento atmosferico