ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07111

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 600 del 22/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/11/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CRITELLI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 22/11/2021
DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 22/11/2021
RIZZO NERVO LUCA PARTITO DEMOCRATICO 22/11/2021
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 22/11/2021
MANCA GAVINO PARTITO DEMOCRATICO 22/11/2021
SOVERINI SERSE PARTITO DEMOCRATICO 22/11/2021
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 22/11/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/11/2021
Stato iter:
23/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 23/11/2021
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 23/11/2021
Resoconto TODDE ALESSANDRA VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 23/11/2021
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/11/2021

SVOLTO IL 23/11/2021

CONCLUSO IL 23/11/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07111
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Lunedì 22 novembre 2021, seduta n. 600

   BENAMATI, CRITELLI, DE MARIA, RIZZO NERVO, BONOMO, GAVINO MANCA, SOVERINI e ZARDINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   SaGa, azienda ecologica bolognese leader nel business mondiale delle macchine per caffè professionali con i marchi Saeco e Gaggia, vere icone del «Made in Italy» per tecnologia, qualità ed eleganza, diventa nel 2017 Evoca Group con circa 1800 persone impiegate in Italia, Spagna e Romania;

   fa proprietà ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Gaggio Montano nel quale lavorano 220 persone, per l'80 per cento donne, poiché è intenzione dell'azienda redistribuire la produzione tra Valbrembo (Bergamo), Romania e Spagna;

   tale annuncio è arrivato nonostante il fatto che lo scorso anno ci sia già stato un intervento, concordato tra azienda e organizzazioni sindacali che ha ridotto di 62 unità il numero di lavoratori impiegati per ottenere un riequilibrio organizzativo, e la riduzione dei costi fissi, salvaguardando la centralità del sito produttivo all'interno del Gruppo e nonostante il buon andamento dei fatturati dello stabilimento di Gaggio (51 milioni di euro nel 2026) e il bilancio provvisorio presentato a settembre 2021 che sarebbe in attivo;

   la chiusura dello stabilimento, un presidio di valore strategico per l'Appennino bolognese, rischia di avere un impatto economico e sociale devastante nell'ex «distretto» delle macchinette, dove non molti anni fa lavoravano tremila persone;

   la decisione di SaGa Coffee ha provocato dure reazioni da parte delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni locali che si sono prontamente attivate con l'obiettivo di non fermare l'attività e tutelare l'occupazione;

   l'incontro del 9 novembre 2021 alla Regione con sindacati, istituzioni e azienda purtroppo non è stato proficuo: SaGa considera indispensabile la chiusura dello stabilimento per razionalizzare il proprio assetto industriale e migliorare i livelli di competitività richiesti dal segmento;

   tali argomentazioni sono da considerarsi deboli e inaccettabili: il Presidente Bonaccini e l'Assessore Colla hanno contestato duramente la scelta della proprietà, inquadrandola come una delocalizzazione che accompagna una operazione meramente finanziaria visto che, a fronte di una di una perdita di tutto il gruppo di 70 milioni di euro Gaggio Montano perde solo cinque milioni e sulla stessa linea si è attestato il sindaco Lepore;

   oggi appare quanto mai opportuno che Governo e Parlamento elaborino un testo normativo immediatamente efficace che delinei le procedure di intervento sulle chiusure aziendali non dovute a cause economiche –:

   se quanto esposto in premessa sia a conoscenza del Ministero, se intenda attivare al più presto uh tavolo di confronto nelle sedi istituzionali opportune e quali iniziative il Governo intenda porre in essere su questi temi.
(5-07111)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 23 novembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-07111

  Grazie Presidente. Grazie Onorevoli interroganti.

  Com'è noto, la crisi finanziaria innestatasi sull'emergenza sanitaria connessa alla diffusione del COVID-19 ha comportato un rallentamento dell'economia globale.
  È ormai notizia di stampa che, in questo quadro, i vertici del Gruppo Evoca, leader nella produzione di macchine professionali per il caffè, abbiano annunciato la chiusura nel 2022 dello stabilimento ex Saeco Saga Coffee sito a Gaggio Montano (Bo), nell'Appennino bolognese che dà lavoro, come noto agli stessi Onorevoli interroganti a circa 200 persone.
  A tal proposito, preme rappresentare che la vertenza – sino ad oggi – è stata seguita attivamente presso la regione Emilia-Romagna dove si sono tenuti diversi incontri tra le parti istituzionali, la società e le forze sindacali per affrontare la crisi del citato sito produttivo di macchine per caffè OCS e dove il Gruppo ha ribadito la propria volontà di cessare l'attività nell'area, con lo stop della produzione e la chiusura definitiva dello stabilimento entro la fine del 2022.
  Durante l'incontro in regione, la società ha avuto modo di illustrare nuovamente le ragioni che l'hanno costretta a prendere questa decisione. Al contempo, Evoca Group ha ribadito la propria disponibilità a proseguire il dialogo con spirito costruttivo con le Istituzioni e i rappresentanti dei propri dipendenti, al fine di definire un percorso congiunto e identificare tutte le opzioni percorribili per minimizzare l'impatto sociale sulle persone e le comunità locali. Per tale motivo sembra che la stessa stia approfondendo ipotesi di reindustrializzazione del sito.
  Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, sentito a riguardo, ha rappresentato che, allo stato, non ha ricevuto alcuna comunicazione né richiesta di intervento, per quanto di propria competenza.
  Invero, anche il Ministero dello sviluppo economico, sentita la Struttura di Crisi competente, non ha ricevuto ad oggi alcuna richiesta di apertura di tavolo di confronto.
  Posto che al momento la vertenza è gestita dalla regione Emilia-Romagna, per quanto di competenza ne monitorerò l'evoluzione per ogni successiva considerazione, ferma restando la disponibilità ad aprire, ove richiesto e ne sussistano le condizioni, un'apposita sede di confronto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cessazione d'attivita'

conseguenza economica

impatto sociale