ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06989

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 587 del 03/11/2021
Firmatari
Primo firmatario: SQUERI LUCA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 03/11/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/11/2021
TORROMINO SERGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/11/2021
PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/11/2021
BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/11/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 03/11/2021
Stato iter:
04/11/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/11/2021
Resoconto POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 04/11/2021
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 04/11/2021
Resoconto POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/11/2021

SVOLTO IL 04/11/2021

CONCLUSO IL 04/11/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06989
presentato da
SQUERI Luca
testo di
Mercoledì 3 novembre 2021, seduta n. 587

   SQUERI, POLIDORI, TORROMINO, PORCHIETTO e BARELLI. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   lo scambio sul posto (Ssp) è il meccanismo che permette di immettere nella rete elettrica l'energia prodotta dal proprio impianto da fonte rinnovabile, al 99 per cento fotovoltaica, non consumata al momento della produzione, prelevandola quando se ne ha bisogno. Nello Ssp si usa la rete elettrica come strumento di «immagazzinamento virtuale», garantendo la stabilità e l'affidabilità dei consumi e dei prelievi;

   Gse informa che, nel 2020, ha gestito: 764.346 convenzioni Ssp (6.495 MW), 2,5 TWh di energia scambiata e una valorizzazione complessiva di 326 milioni di euro. Rispetto all'anno precedente, il numero delle convenzioni è aumentato di quasi 53.000 unità;

   l'articolo 5 della legge n. 53 del 2021 (attuazione direttiva (UE) 2018/2001, RED II) stabilisce che lo Ssp sia soppresso, prevedendo meccanismi di tutela degli investimenti già avviati. L'articolo 9 dello schema di decreto di recepimento della direttiva prevede la soppressione dell'Ssp e dei meccanismi di tutela entro il 2024, con il passaggio agli incentivi ex articolo 7, che sono garantiti «fino al raggiungimento di tetti di potenza stabiliti», favorendo autoconsumo e accumulo;

   di fatto, la norma pone nell'incertezza 764.346 convenzioni, che non possono sapere se rientreranno nei tetti. I titolari, oltre a perdere le riduzioni automatiche in bolletta e il beneficio dell'energia in eccesso venduta, comprata dal Gse a prezzi molto più bassi di quelli di mercato, dovranno investire in sistemi di accumulo, sia pure incentivati, come richiesto dalle Commissioni parlamentari, e adeguare gli impianti;

   «l'incentivo favorisce l'autoconsumo», ma contestualmente, la nuova regola trasferisce al piccolo produttore/consumatore i rischi della non programmabilità delle rinnovabili, se questi non si dota di batterie, cioè di un bene che sarà sempre più costoso e scarso;

   in nome di «una maggior programmabilità delle fonti» si è imputato ai microproduttori quel che andrebbe imputato agli impianti fotovoltaici industriali. Cna ha osservato che lo Ssp «negli anni è risultato essere lo strumento di incentivazione che più ha stimolato gli investimenti di piccole imprese e cittadini sulle FER... La sua soppressione conferma l'approccio penalizzante del decreto nei confronti delle PMI, eliminando uno strumento fondamentale per la loro partecipazione al mercato delle rinnovabili»;

   per non parlare della alterazione del rapporto contrattuale sottoscritto in origine dall'utente con il Gse –:

   quali specifiche iniziative incentivanti e percorsi di accompagnamento si intendano adottare per evitare penalizzazioni e maggiori oneri ai titolari di convenzioni Ssp, garantendo il loro legittimo affidamento.
(5-06989)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 novembre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06989

  In merito alla questione posta dagli onorevoli interroganti, afferente al meccanismo di scambio sul posto (SSP) si precisa che essa è stata ampiamente dibattuta nel processo di redazione dello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2018/2001/UE cosiddetta RED II.
  In particolare, il decreto di recepimento della Direttiva, in fase di approvazione, ha l'obiettivo di accelerare il percorso di crescita sostenibile del Paese, recando disposizioni in materia di energia da fonti rinnovabili, in coerenza con gli obiettivi europei di decarbonizzazione del sistema energetico al 2030 e di completa decarbonizzazione al 2050.
  Inoltre, definisce gli strumenti, i meccanismi, gli incentivi e il quadro istituzionale, finanziario e giuridico, necessari per il raggiungimento degli obiettivi di incremento della quota di energia da fonti rinnovabili al 2030, in attuazione della sopracitata direttiva e nel rispetto dei criteri fissati dalla legge 22 aprile 2021, n. 53.
  Infine, lo schema di decreto reca disposizioni necessarie all'attuazione delle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in materia di energia da fonti rinnovabili, conformemente al Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC).
  Come rappresentato dall'interrogante, nel recepimento della Direttiva è prevista l'abolizione del meccanismo di scambio sul posto, in applicazione delle misure regolatorie previste dal PNIEC.
  Suddetta abolizione è volta a favorire l'accesso ad altri meccanismi di incentivazione disciplinati dalla Direttiva stessa, quali semplificazioni nella regolamentazione delle tariffe per piccoli impianti ed incentivi per la condivisione di energia, nella direzione di favorire un ruolo attivo dei prosumer.
  Pertanto, vengono proposte opzioni sia per i nuovi impianti che per quelli esistenti, e per questi ultimi sono altresì previsti criteri e modalità per un passaggio graduale ai nuovi regimi.
  In linea con gli orientamenti comunitari, quindi, il sistema vedrà progressivamente crescere l'autoconsumo collettivo e le comunità energetiche rinnovabili, con un conseguente spostamento del baricentro della produzione e consumo di energia sul territorio. I cittadini, le imprese e gli enti locali potranno attivarsi collettivamente per produrre e consumare a livello locale, riducendo i costi dei consumi elettrici, abbattendo le emissioni climalteranti con benefici sia ambientali che sanitari.
  La misura, come accennato, è volta a promuovere, come dettato dal PNIEC, l'accelerazione dell'immissione di fonti rinnovabili nel sistema elettrico riducendo l'incidenza nel mix energetico delle fonti fossili e, conseguentemente, la dipendenza dall'estero per l'approvvigionamento energetico, nonché per accrescere il ruolo del vettore elettrico nei principali settori di consumo.
  È importante sottolineare che nel citato schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva 2001/2018/UE, che è all'esame definitivo del Consiglio dei ministri, al fine di garantire continuità nell'erogazione degli incentivi è stata accolta una osservazione della Conferenza Unificata che prevede anche criteri e modalità per la graduale conversione al meccanismo dei nuovi incentivi per gli impianti in esercizio operanti in scambio sul posto, da attuarsi non più entro ma a decorrere dal 31 dicembre 2024.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

energia rinnovabile

applicazione del diritto comunitario

energia elettrica