ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06866

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 577 del 19/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: SQUERI LUCA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 19/10/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/10/2021
POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/10/2021
TORROMINO SERGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/10/2021
PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/10/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 19/10/2021
Stato iter:
20/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/10/2021
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 20/10/2021
Resoconto FONTANA ILARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 20/10/2021
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/10/2021

SVOLTO IL 20/10/2021

CONCLUSO IL 20/10/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06866
presentato da
SQUERI Luca
testo di
Martedì 19 ottobre 2021, seduta n. 577

   SQUERI, BARELLI, POLIDORI, TORROMINO e PORCHIETTO. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   le componenti degli oneri di sistema gravanti sulla bolletta elettrica pesano 15 miliardi di euro (pari a un terzo della bolletta elettrica) di cui 10 costituiti dagli incentivi alle rinnovabili;

   dal gennaio 2022 partirà l'applicazione in bolletta di una nuova componente, che peserà per ulteriori circa 2 miliardi di euro, relativa al capacity market che serve a garantire la stabilità della rete per effetto della non programmabilità delle rinnovabili;

   l'articolo 5 dello schema di decreto legislativo attuativo della direttiva «Red II» esplicita che gli oneri di incentivazione graveranno sui suddetti oneri di sistema. Gli interventi di sostegno posti in essere dal Governo in questi mesi, non appaiono replicabili;

   alla stangata sulla bolletta elettrica e del gas si va aggiungendo quella sui prezzi dei carburanti, con la benzina ormai prossima ai 2 euro per litro. Quanto al petrolio, il prezzo dai quasi 90 dollari al barile di questi giorni, può salire fino ai 150, a fronte di consumi mondiali in crescita (99,4 milioni di barili al giorno poco al di sotto dei livelli pre-pandemia, mentre World Energy Outlook 2021 prevede 104 milioni al 2030). Il prezzo del gas ha superato i 100 euro a mwh. Il vituperato carbone continua a inanellare record, a onta degli oneri dell'Emission Trading Scheme (ETS);

   la Cina, alle prese addirittura con i blackout, è disposta a comprare petrolio, gas e carbone a qualsiasi prezzo. I «necrologi» sulla scomparsa di petrolio gas e carbone si sono rivelati prematuri mentre i cronici sotto-investimenti rischiano di compromettere la futura offerta di fossili;

   a breve entrerà in vigore il nuovo sistema per scambio delle quote di emissione (Ets) che riguarderà anche la distribuzione di carburante per i trasporti e gli edifici: per la prima volta, i mercati di carbonio avranno degli effetti diretti sulla popolazione;

   il primo shock energetico dell'era verde mostra come ci siano gravi problemi con la transizione all'energia pulita. Il toolbox della Commissione appare agli osservatori come un palliativo. L'Europa non appare pronta ad affrontare la transizione energetica, prevista dal Fit for 55 per cento né socialmente, né come sistema produttivo;

   il 21 ottobre 2021 si terrà in Consiglio europeo che si occuperà anche di prezzi dell'energia –:

   quali ulteriori iniziative e proposte di modifica del Green deal intenda portare avanti il Governo in quella sede, soprattutto in tema di diversificazione delle fonti energetiche e di riduzione degli impatti sui consumatori e le imprese.
(5-06866)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 20 ottobre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06866

  Le questioni poste dagli interroganti costituiscono una tematica oggetto di dibattito e analisi che stanno interessando tutte le maggiori economie al livello globale.
  Difatti, i mercati energetici sono interessati da diversi mesi da dinamiche di notevole rialzo delle quotazioni a livello globale, causate dall'ascesa dei prezzi delle materie prime, gas e carbone in particolare, in concomitanza con una fase congiunturale caratterizzata da una decisa ripresa economica post-pandemia.
  A ciò va associata una riduzione delle forniture di materie prime energetiche (in particolare da parte della Russia) e l'aumento dei costi dei permessi di emissione di CO2.
  Le dinamiche rappresentate hanno avuto un forte impatto sul mercato dell'energia elettrica su scala mondiale la cui durata è prevista ancora almeno fino al primo trimestre del 2022, anche se sarà difficile che un ridimensionamento dei prezzi possa condurre a breve a un ritorno ai valori pre-pandemia.
  Per quanto concerne il mercato nazionale, la stretta relazione tra l'aumento del prezzo dell'energia elettrica e quello del gas è conseguenza diretta della composizione del parco di produzione nazionale che, pur profondamente rinnovato nel corso dell'ultimo decennio grazie alla progressiva penetrazione delle fonti rinnovabili (FER), rimane prevalentemente influenzato dalla generazione a gas che risulta ancora determinante nella formazione del prezzo all'ingrosso.
  Considerato il contesto appena descritto, appare evidente la necessità di promuovere e accelerare il percorso di trasformazione del mix di generazione elettrica italiano verso una crescente penetrazione delle fonti rinnovabili in modo da conseguire gli obiettivi posti dal PNIEC, in un'ottica di riduzione del peso delle fonti energetiche fossili e, conseguentemente, della dipendenza da fonti di approvvigionamento estere.
  A fronte del peso degli oneri di sistema che gravano sulle bollette energetiche (e che è correlato agli incentivi per le energie rinnovabili) va comunque considerato che, se si considerano gli attuali costi di generazione elettrica da fonti fossili, gli effetti dei rialzi dei prezzi dell'energia potrebbero avere un impatto ancor maggiore, anche considerando il rialzo delle quotazioni della CO2.
  Parallelamente, anche grazie ai dettami della normativa comunitaria, il rafforzamento delle forme di autoproduzione e l'evoluzione del disegno di mercato hanno la capacità trasferire direttamente sui consumatori il vantaggio di essere al riparo da ulteriori aumenti.
  Inoltre, si ritiene che occorra ulteriormente rafforzare ed incentivare il processo di elettrificazione dei consumi facendo leva, appunto, sulle fonti di energia pulita, nonché potenziare l'efficientamento dei consumi energetici con misure a beneficio sia dei settori pubblici che privati.
  Atteso che il processo di transizione energetica verso la decarbonizzazione necessita di tempi certamente non brevi, lo stesso va accompagnato anche da misure temporanee di miglioramento delle modalità di approvvigionamento di combustibili fossili e di rafforzamento delle infrastrutture strategiche europee, nonché da misure di mitigazione delle crisi di prezzo per le categorie più esposte.
  Questi temi dovranno essere oggetto delle prossime riunioni in sede europea, ponendo l'impegno della transizione energetica come obiettivo finale, delineando al tempo stesso misure coordinate di intervento.
  Il nuovo corso del mercato dell'energia deve poter contare su costi progressivamente decrescenti delle tecnologie abilitanti, motivo per cui lo stesso deve essere sostenuto da investimenti ma, soprattutto, da processi innovativi che devono provenire dalle filiere industriali e dell'industria energetica.
  Sia il PNIEC che il PNRR hanno come asse portante proprio l'innovazione tecnologica, ed emerge l'esigenza di accelerare l'adozione e l'implementazione degli interventi programmati, anche al fine di accelerare il percorso di diversificazione delle fonti energetiche e di indipendenza energetica dell'Italia (e dell'Europa), al fine di mitigare gli shock dei prezzi dell'energia, legati all'andamento di quelli delle materie prime fossili e delle emissioni di CO2.
  Si ritiene quindi che la dimensione globale dei fattori che determinano l'attuale quadro dei prezzi elevati dell'energia nonché delle dinamiche di mercato, rafforzino l'esigenza di perseguire una risposta comune in sede europea in grado di conseguire gli inderogabili obiettivi di decarbonizzazione in un contesto di sicurezza degli approvvigionamenti, di tutela della competitività dei settori produttivi e dei consumatori.
  In tale contesto, nell'ambito della definizione del percorso europeo di decarbonizzazione e del disegno delle sue misure attuative, l'impegno del Governo è nel senso di assicurare la piena considerazione delle caratteristiche dell'apparato produttivo nazionale unitamente alla tutela dei consumatori, con particolare riferimento ai soggetti più vulnerabili.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

permesso di inquinamento negoziabile

prezzo dell'energia

consumo mondiale