ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06865

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 577 del 19/10/2021
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/10/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NARDI MARTINA PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2021
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2021
MANCA GAVINO PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2021
SOVERINI SERSE PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2021
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 19/10/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 19/10/2021
Stato iter:
20/10/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/10/2021
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 20/10/2021
Resoconto FONTANA ILARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 20/10/2021
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/10/2021

SVOLTO IL 20/10/2021

CONCLUSO IL 20/10/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06865
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Martedì 19 ottobre 2021, seduta n. 577

   BENAMATI, NARDI, BONOMO, GAVINO MANCA, SOVERINI e ZARDINI. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   il costo dei prodotti energetici sta minacciando la ripresa delle imprese che vedono ulteriormente indebolita la propria competitività sui mercati europei e internazionali che da anni beneficiano di prezzi dell'energia inferiori di quelli italiani;

   la legge n. 167 del 2017 recante «Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea» prevede l'emanazione di appositi decreti in materia di sgravi per le aziende energivore e gasivore; il decreto per quanto riguarda il gas, non è ancora stato emanato;

   per le imprese a grande consumo di gas tale decreto — per il quale era già stata completato il processo di prenotifica nel luglio 2018 approvato dalla Commissione europea — appare essenziale e non procrastinabile nel quadro della riduzione degli oneri parafiscali per i grandi consumatori di gas ancora più penalizzati da questa fiammata dei prezzi;

   appare necessario dare attuazione al cosiddetto «Articolo 39 gas» di cui della citata legge e dal decreto del Ministero dello sviluppo economico del 2 marzo 2018 in linea con l'articolo 17 della direttiva sulla fiscalità energetica 96/2003, analogamente con quanto avvenuto per la misura di agevolazione a favore delle aziende energivore elettriche, che usufruiscono di un meccanismo ormai consolidato e funzionante;

   anche per quanto attiene agli Ets, è necessario dare piena attuazione alla compensazione dei costi indiretti derivanti dal meccanismo di scambio di quote di Co2; la compensazione di tali costi è prevista dalla normativa europea nell'ambito delle misure atte ad accompagnare la transizione e a evitare la delocalizzazione industriale — a seguito di politiche climatiche asimmetriche fra l'Unione europea e le altre aree del mercato globale — e la sua attivazione è lasciata alla libera iniziativa degli Stati membri;

   secondo la norma, il Fondo per la compensazione sarà alimentato da una quota degli stessi proventi dalle aste nella misura massima di 100 milioni di euro per il 2020 e 150 milioni di euro annui a decorrere dal 2021;

   gli Stati membri nei quali esistono sistemi di compensazione rappresentano insieme il 70 per cento circa del Prodotto interno lordo dell'Unione europea e la mancata compensazione dei costi indiretti in Italia ha comportato un forte gap di competitività rispetto ai principali concorrenti europei –:

   quali siano le tempistiche di emanazione dei decreti citati in premessa e come il Ministro interrogato intenda, per quanto di competenza, anche al fine di sostenere la competitività del sistema produttivo italiano.
(5-06865)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 20 ottobre 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-06865

  Gli onorevoli interroganti pongono la questione sull'emanazione di appositi provvedimenti finalizzati al sostenere la competitività delle aziende energivore e gasivore considerato che la dinamica dei prezzi dei mercati di riferimento contribuisce a indebolire la ripresa economica in corso.
  Come rilevato dagli interroganti, i mercati energetici sono interessati da diversi mesi da dinamiche rialziste che possono indebolire la ripresa economica in corso ed è pertanto ancora più importante sostenere la competitività dei settori produttivi alla luce dell'attuale momento congiunturale, contestualmente ad un'accelerazione della transizione energetica anche dei processi industriali.
  Il Ministero è intenzionato a mettere in campo in tempi brevi due interventi, entrambi definiti in precedenti contesti normativi che oggi assumono una valenza ancora più significativa alla luce dello scenario che si è venuto a creare.
  Il primo intervento riguarda l'attuazione dell'articolo 21 della legge 167 del 2017, chiamato «Articolo 39 gas», che ridetermina a favore dei settori industriali ad elevato consumo di gas i corrispettivi a copertura di alcuni oneri generali del sistema del gas. Nello specifico, a seguito del dialogo con la Commissione europea (che aveva espresso perplessità in ordine alla riconducibilità della misura proposta dalle autorità italiane all'interno del quadro della Disciplina per gli aiuti di stato energia e ambiente 2014-2020), il Ministero ha dato un diverso inquadramento al provvedimento nell'ambito delle previsioni attuative della Direttiva 2003/96/CE e sta realizzando le ultime verifiche formali per la predisposizione e l'emanazione del decreto ministeriale che definirà gli indirizzi che consentiranno all'ARERA di provvedere alla rideterminazione dei corrispettivi a copertura degli oneri generali.
  Per quanto concerne il Fondo per la transizione energetica nel settore industriale, si segnala che, a seguito della conclusione dell'iter di notifica del regime di aiuti di Stato alla Commissione europea, la quale ha deciso di non sollevare obiezioni in merito alla compatibilità delle misure di compensazione dei costi indiretti ETS con la normativa europea sugli aiuti di Stato, è ora in fase conclusiva la concertazione con il Ministero dell'economia e finanze sul decreto attuativo di dette misure per la sua definitiva adozione.
  Il Ministero confida di poter adottare rapidamente questo decreto in modo da effettuare già entro l'anno in corso i rimborsi per i costi ETS riferiti all'anno 2020, proseguendo negli anni successivi ed integrando la misura con la disciplina per promuovere la transizione energetica nel settore industriale. In tal modo, l'Italia si doterebbe di uno strumento di politica attiva, simile a quello già presente in tutti i Paesi manifatturieri europei.
  Si fa infine presente che, oltre a questi due nuovi strumenti, si è lavorato nelle scorse settimane ad un adattamento del decreto cosiddetto «energivori» per il settore elettrico, al fine di tenere conto delle particolari condizioni di esercizio avute dalle imprese durante il periodo della pandemia che ha inciso tecnicamente sulla riduzione della relativa intensità dell'energia elettrica. Lo schema di provvedimento ha appena ricevuto i pareri favorevoli delle Commissioni parlamentari, per cui potrà essere adottato a breve e dunque evitare possibili penalizzazioni per le imprese più impattate dalle fermate produttive e, conseguentemente dalla riduzione della predetta intensità, che rischierebbero di non essere ammesse alle agevolazioni previste appunto per gli energivori per mancanza di requisiti.
  Pertanto, nell'assicurare l'approccio volto a favorire la decarbonizzazione e l'efficienza energetica, il Governo conferma l'impegno a completare il quadro attuativo necessario a potenziare le politiche pubbliche a supporto della competitività dei settori produttivi e della transizione ecologica, nonché a mantenere, per quanto di competenza, un quadro di stabilità normativa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

delocalizzazione

politica comunitaria

normativa energetica