Legislatura: 18Seduta di annuncio: 564 del 14/09/2021
Primo firmatario: AMITRANO ALESSANDRO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/09/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma INVIDIA NICCOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 14/09/2021 SEGNERI ENRICA MOVIMENTO 5 STELLE 14/09/2021
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 14/09/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 15/09/2021 Resoconto AMITRANO ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 15/09/2021 Resoconto NISINI TIZIANA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 15/09/2021 Resoconto AMITRANO ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 15/09/2021
SVOLTO IL 15/09/2021
CONCLUSO IL 15/09/2021
AMITRANO, INVIDIA e SEGNERI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
l'articolo 26 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, cosiddetto «Cura Italia» ha introdotto una forma di tutela a favore dei lavoratori che, a causa del Covid-19, sono costretti a rimanere in isolamento fiduciario con permanenza domiciliare, perché entrati in contatto con un soggetto positivo al COVID-19;
tale norma ha riconosciuto, ai lavoratori dipendenti del settore privato, una indennità da quarantena equiparando alla malattia i periodi di assenza dal lavoro trascorsi dal lavoratore in quarantena e corrispondendo un trattamento economico erogato dall'Inps;
il Governo Conte aveva stanziato una copertura di 663,1 milioni di euro per l'anno 2021, volta a finanziare l'indennità di cui sopra per l'anno 2020, anche per i lavoratori dipendenti che possiedono certificazione di condizioni di rischio della salute, cosiddetti lavoratori fragili; l'istituto nazionale della previdenza sociale, nel messaggio n. 2842 del 6 agosto 2021 ha attestato che non è più possibile riconoscere l'indennità di malattia ex articolo 26 del «decreto Cura Italia» ai lavoratori in quarantena, poiché il legislatore non ha stanziato nuove risorse volte a rifinanziare la misura stessa anche per l'anno 2021;
il mancato rifinanziamento della misura in questione ha prodotto un grave vuoto normativo e previdenziale che rischia di essere addossato interamente sulle spalle dei lavoratori che si vedrebbero decurtare dalla busta paga in media tra i 600 e i 700 euro per i 10 giorni di assenza –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione di cui in premessa e quali iniziative intenda adottare per risolvere la stessa.
(5-06660)
Gli onorevoli interroganti rappresentano che l'INPS, con messaggio n. 2842 del 6 agosto 2021 ha comunicato un cambio nelle modalità di copertura dei costi della quarantena COVID-19.
Nello specifico, l'indennità di malattia per quarantena COVID-19, prevista dall'articolo 26, comma 1, del decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18, potrà essere erogata esclusivamente per gli eventi avvenuti nel corso del 2020, nel limite delle risorse stanziate.
Con il predetto messaggio, l'INPS ha chiarito che stante l'obbligo di non superare lo stanziamento previsto (pari per il 2020 complessivamente a 663,1 milioni di euro), e in mancanza di ulteriori stanziamenti, l'Istituto non potrà procedere a riconoscere la tutela previdenziale per gli eventi riferiti all'anno in corso.
Il Ministero del lavoro è consapevole dell'esigenza prioritaria, connessa con il protrarsi dello stato di emergenza, di superare le difficoltà applicative che sono state riscontrate nella fase attuativa della norma, con particolare riferimento alla completa identificazione della platea dei beneficiari, nonché della necessità di rifinanziamento della misura per l'anno 2021, al fine di garantire i trattamenti economici di malattia ai lavoratori che dovessero subire un periodo di quarantena a causa del COVID-19.
È pertanto intenzione del Governo di risolvere prontamente la questione: al riguardo, è in corso di avanzata predisposizione da parte del Ministero del lavoro una proposta normativa da presentare in Parlamento nel corso dell'iter di conversione del decreto-legge n. 111 del 2021, che è volta a superare le criticità finora riscontrate nell'applicazione dell'articolo 26 del provvedimento «Cura Italia». In queste ore sono in corso le interlocuzioni con il Ministero dell'economia e delle finanze al fine di individuare le necessarie nuove risorse per il 2021. Si auspica che di poter giungere a breve una soluzione positiva, nel rispetto del quadro di compatibilità finanziaria, anche in un prossimo veicolo normativo, al fine di continuare ad assicurare le necessarie tutele per i lavoratori, ma anche per gli operatori del mercato del lavoro, quali datori di lavoro e intermediari.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):sanita' del lavoro
malattia infettiva
rischio sanitario