ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06292

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 528 del 22/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: GIORGIS ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MADIA MARIA ANNA PARTITO DEMOCRATICO 22/06/2021
POLLASTRINI BARBARA PARTITO DEMOCRATICO 22/06/2021
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 22/06/2021
CECCANTI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 22/06/2021
CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 22/06/2021


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 22/06/2021
Stato iter:
23/06/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/06/2021
Resoconto GIORGIS ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 23/06/2021
Resoconto SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 23/06/2021
Resoconto GIORGIS ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/06/2021

SVOLTO IL 23/06/2021

CONCLUSO IL 23/06/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06292
presentato da
GIORGIS Andrea
testo di
Martedì 22 giugno 2021, seduta n. 528

   GIORGIS, MADIA, POLLASTRINI, FIANO, CECCANTI e CIAMPI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   da notizie a mezzo stampa si è appreso che nella notte tra sabato 22 e domenica 23 maggio 2021 Moussa Balde, un ragazzo di 23 anni originario della Guinea, trattenuto nel Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Torino da diversi giorni, si è ucciso, impiccandosi con un lenzuolo:

   il 9 maggio 2021 Moussa Balde era stato vittima di una violenta aggressione ad opera di tre cittadini italiani che lo avevano brutalmente colpito con un bastone e con pugni al volto;

   Moussa Balde dopo essere stato ricoverato in ospedale, essendo risultato privo di un regolare permesso di soggiorno, era stato recluso nel Cpr di Torino e lì era stato posto in isolamento –:

   se il Governo, per quanto di competenza, ritenga, anche alla luce di una possibile verifica interna, che Moussa Balde sia stato trattenuto con modalità adeguate alla sua specifica situazione di fragilità e siano state adottate tutte le misure atte a scongiurare il suicidio, anche alla luce della normativa a tutela del fondamentale diritto alla salute, riconosciuto dalla nostra Costituzione ad ogni persona indipendentemente dal suo status giuridico di cittadino, nonché quale sia l'orientamento del Ministro interrogato sull'adeguatezza dell'attuale normativa a garantire la tutela delle vittime di reati non in possesso dei documenti amministrativi attestanti la regolarità del soggiorno.
(5-06292)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 23 giugno 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-06292

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati,
  per quanto concerne il suicidio del giovane Moussa Balde, avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 maggio scorso nel CPR di Torino, ricordo che il medesimo era stato vittima di un'aggressione fisica qualche giorno prima a Ventimiglia ed era stato soccorso all'ospedale di Bordighera. È stato poi accertato che nei confronti del giovane guineiano risultavano precedenti penali anche per lesioni personali e detenzione abusiva di armi e che a suo carico era già stato emesso un provvedimento di espulsione da parte del Prefetto di Imperia.
  In ragione di tali precedenti, il giovane, dall'ospedale veniva trasferito al CPR di Torino, all'interno del quale veniva sottoposto a colloquio conoscitivo dalla psicologa in servizio presso quel centro, anche alla presenza del supporto legale. In tale occasione il cittadino straniero si mostrava collaborativo e non evidenziava forme di fragilità né intenti autolesionistici, riferendo, peraltro, che le ferite riscontrate non erano riconducibili all'aggressione ricevuta, bensì a una caduta accidentale. Anche la sua sistemazione, come unico occupante di uno specifico reparto del centro, ha corrisposto a una precauzione di carattere medico, in considerazione di una possibile patologia dermatologica contagiosa, esclusa poi dai successivi accertamenti clinici. Lo svolgimento dei fatti porta a escludere la sussistenza di negligenze che abbiano potuto concorrere a determinare il tragico evento.
  Riguardo, infine, al miglioramento delle condizioni di vita all'interno dei CPR, sottolineo che sono stati disposti ingenti interventi presso i CPR di Bari, Milano, Roma e anche della stessa Torino, allo scopo di migliorarne l'efficienza, la capacità e le qualità ricettiva, gravemente compromessa da atti di vandalismo posti in essere dagli stessi ospiti, tenendo anche conto delle esigenze di distanziamento connesse alla pandemia.
  In questo senso ricordo che, in base all'art. 3 del regolamento unico, adottato con decreto ministeriale 20 ottobre 2014, gli stranieri accedono ai centri previa visita medica effettuata da parte del medico della ASL, che accerta l'assenza di patologie evidenti tali da rendere incompatibile l'ingresso e la permanenza del medesimo nella struttura, ivi compresi gli stati psichiatrici.
  Inoltre, dopo l'ingresso nella struttura e durante la permanenza in essa, gli stranieri sono sottoposti a screening sanitario da parte dei medici responsabili ivi presenti per una valutazione complessiva e personalizzata del loro stato di salute e per valutare l'eventuale necessità di visite specialistiche o di particolari percorsi diagnostico-terapeutici presso le competenti strutture sanitarie pubbliche.
  E qualora emergano elementi tali da far ritenere la condizione dello straniero non compatibile con la vita in una comunità ristretta, in ipotesi non rilevati durante la visita medica per la certificazione dell'idoneità, lo straniero viene alloggiato in una stanza di osservazione ad hoc nelle more di una nuova valutazione della ASL o azienda ospedaliera.
  Aggiungo poi che il nuovo schema di capitolato d'appalto, approvato con decreto ministeriale del 29 gennaio 2021, ha previsto il potenziamento del livello dei servizi di assistenza sanitaria presso i C.P.R. In particolare, è stato incrementato significativamente il monte ore settimanale delle attività di presidio medico.
  Oltre a ciò soggiungo che il nuovo schema di capitolato prescrive che nell'ambito dei C.P.R. (e al pari di quanto previsto per i centri di accoglienza) debbano essere assicurati farmaci, visite specialistiche o altre forniture sanitarie non coperte dal servizio sanitario nazionale che dovessero risultare necessarie in base alle specifiche esigenze della persona trattenuta.
  Infine, per quel che concerne gli aspetti di collaborazione con le ASL operative nei luoghi ove sono presenti i CPR, rammento che ai sensi dell'articolo 35 del Testo Unico Immigrazione è previsto che «ai cittadini stranieri presenti sui territorio nazionale, non in regola con le norme relative all'ingresso ed al soggiorno, sono assicurate, nei presidi pubblici ed accreditati, le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali, ancorché continuative, per malattia ed infortunio e sono estesi i programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva».
  In conclusione, da quanto sinteticamente esposto emerge che anche grazie ai più recenti provvedimenti, il Ministero dell'Interno ha inteso potenziare l'offerta di prestazioni sanitarie nei CPR ed elevarne gli standard qualitativi complessivi.