ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06050

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 512 del 20/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO MARCO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 20/05/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 20/05/2021
Stato iter:
26/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/05/2021
Resoconto DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 26/05/2021
Resoconto DI MAIO MARCO ITALIA VIVA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/05/2021

DISCUSSIONE IL 26/05/2021

SVOLTO IL 26/05/2021

CONCLUSO IL 26/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06050
presentato da
DI MAIO Marco
testo di
Giovedì 20 maggio 2021, seduta n. 512

   MARCO DI MAIO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. — Per sapere – premesso che:

   con la legge di bilancio n. 160 del 2019 è stata introdotta una disciplina che consente una detrazione dell'imposta lorda, denominata «bonus facciate», da ripartire in 10 quote annuali costanti, pari al 90 per cento delle spese sostenute nel 2020 e nel 2021 per interventi finalizzati al recupero o al restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati nelle zone A o B ai sensi del decreto ministeriale n. 1444 del 2 aprile 1968, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna;

   le zone A sono le parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti, che possono considerarsi parte integrante per tali caratteristiche degli agglomerati stessi;

   le zone B sono le parti del territorio, diverse dalle zone A, totalmente o parzialmente edificate, comprendendo in queste ultime quelle in cui la superficie coperta dagli edifici esistenti non sia inferiore al 12,5 per cento (un ottavo) della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale sia superiore ad 1,5 mc/mq. Pertanto, per zone B si intendono le zone corrispondenti al territorio urbanizzato;

   fuori dalle zone A e dalle zone B in alcuni territori sono presenti edifici sia rurali che di civile abitazione le cui facciate andrebbero recuperate, al fine di migliorare la qualità del paesaggio e le bellezze architettoniche e naturali;

   la detrazione dell'imposta lorda di cui al bonus facciate incide sul bilancio dello Stato al quale contribuiscono tutti i cittadini considerando anche coloro che vivono al di fuori delle zone A e B previste dal decreto ministeriale n. 1444 del 1968 –:

   quali iniziative si intendano intraprendere al fine di estendere il «bonus facciate» a tutti gli edifici non necessariamente ricompresi nelle zone A e B di cui al decreto ministeriale n. 1444 del 1968.
(5-06050)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 26 maggio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-06050

  Con il documento in esame l'Onorevole interrogante richiama la disciplina relativa al cosiddetto Bonus facciate che consente, per interventi finalizzati al recupero o al restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati nelle zone A o B ai sensi del decreto ministeriale n. 1444 del 2 aprile 1968, di fruire, per un importo pari al 90 per cento delle spese sostenute nel 2020 e nel 2021, della detrazione dell'imposta lorda da ripartire in 10 quote annuali costanti.
  In proposito, l'interrogante chiede di sapere se si intenda estendere il «bonus facciate» a tutti gli edifici, compresi quelli al di fuori delle zone A e B di cui al citato decreto ministeriale.
  Al riguardo, sentiti gli uffici dell'Amministrazione finanziaria, si rappresenta quanto segue.
  Negli ultimi anni, sono state introdotte una serie di agevolazioni fiscali preordinate al recupero del patrimonio edilizio, al ripristino del decoro urbano e all'efficientamento energetico degli edifici, misure finalizzate anche a rilanciare l'economia italiana ed il settore edilizio, oltre che a rispondere alle importanti sfide climatiche ed ambientali.
  In particolare, al ripristino del decoro urbano è volto il bonus facciate, agevolazione che consiste in una detrazione d'imposta, da ripartire in 10 quote annuali costanti, pari al 90 per cento delle spese sostenute nel 2020 e nel 2021 per interventi, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in determinate zone del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti che possono considerarsi parte integrante, per, tali caratteristiche, degli agglomerati stessi.
  Alle altre finalità sopra indicate, risponde invece l'agevolazione prevista dall'articolo 119 del decreto-legge n. 34 del 2020, cd. Superbonus, che intende perseguire l'obiettivo del miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici.
  Tanto premesso, nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è previsto l'obiettivo di ristrutturare gli edifici pubblici e privati, migliorandone l'efficienza energetica attraverso l'isolamento termico, gli impianti di riscaldamento e raffreddamento e l'autoproduzione di elettricità, nonché il monitoraggio dei consumi da parte degli utenti.
  In questo contesto saranno promossi interventi di riqualificazione complessiva degli edifici, in un'ottica di sostenibilità che interessi vari ambiti quali: il recupero ed il restauro degli edifici, l'efficientamento energetico, l'ambito tecnologico connesso alla digitalizzazione dello stesso e al dialogo con le altre infrastrutture quali quella dei trasporti; la sicurezza dell'infrastruttura, specie sotto il profilo del rischio sismico; l'ambito ambientale connesso agli spazi verdi, al risparmio idrico, alla sostenibilità dei materiali utilizzati e delle tecniche costruttive, considerando l'intero ciclo di vita dell'edificio.