Legislatura: 18Seduta di annuncio: 506 del 12/05/2021
Primo firmatario: D'IPPOLITO GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/05/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MARAIA GENEROSO MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2021 DEIANA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2021 DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2021 DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2021 LICATINI CATERINA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2021 MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2021 TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2021 TRAVERSI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2021 VARRICA ADRIANO MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2021 VIANELLO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2021 VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2021 ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 12/05/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA delegato in data 12/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 13/05/2021 Resoconto D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 13/05/2021 Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA) REPLICA 13/05/2021 Resoconto D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 13/05/2021
SVOLTO IL 13/05/2021
CONCLUSO IL 13/05/2021
D'IPPOLITO, MARAIA, DEIANA, DAGA, DI LAURO, LICATINI, MICILLO, TERZONI, TRAVERSI, VARRICA, VIANELLO, VIGNAROLI e ZOLEZZI. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:
con decreto del segretario generale dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale n. 540 del 13 ottobre 2020, sono state adottate le misure di salvaguardia sulle aree oggetto di modifica della perimetrazione e/o modifica della classificazione della pericolosità e/o rischio configurante nelle proposte di aggiornamento dei Piani di assetto idrogeologico (Pai), del precedente Pai 2016, alle nuove mappe del piano gestione rischio alluvione (Pgra);
l'adozione delle misure di salvaguardia, come indicato nello stesso decreto di approvazione n. 540 del 202,0, è stata fatta ai sensi dell'articolo 68, comma 4-ter, del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006;
il Pai 2016, però, non è stato mai reso operativo per le sue molte criticità;
ne consegue ad avviso degli interroganti che dal riferito documento sono ricavabili, sulla scorta degli elementi oggettivi ivi contenuti, incongruenze rispetto alle aree di attenzione al Pgra, nonché una dubbia legittimità delle norme di salvaguardia;
dette incongruenze della variante Pai/Pgra relativa al cosiddetto Pai 2016 sono (secondo la nota congiunta del 31 luglio 2020 degli ordini dei geologi Calabria, della Federazione ordini ingegneri Calabria, della Federazione dottori agronomi e forestali Calabria, degli architetti di Catanzaro-Cosenza-Crotone-Reggio Calabria-Vibo Valentia) riconducibili: all'utilizzo di un reticolo idrografico antecedente al 1970 che non trova riscontro in alcuna cartografia ufficiale; alla difformità rispetto ai luoghi e conseguenti effetti nelle valutazioni, soprattutto nelle aree urbanizzate; alla non applicazione di uno studio di compatibilità idraulica ma di metodi speditivi non descritti né validati e all'estensione indiscriminata a tutto il reticolo idrografico;
emerge pertanto che l'Autorità di bacino dell'Appennino meridionale imponga le norme di salvaguardia cosciente della loro, «definizione speditiva e classificazione empiricamente attribuita», mentre la sostituita Autorità di bacino della Calabria, che le aveva redatte, non le ha mai applicate per le ragioni dette;
alla base delle summenzionate norme doveva invece esserci uno studio idrologico-idraulico per definirne la qualità e certezza, elementi che invece vengono richiesti al singolo cittadino cui è imposto lo studio idraulico, con sostanziale capovolgimento dei ruoli e delle competenze –:
di quali informazioni disponga al riguardo il Ministro interrogato, anche in merito alle procedure di aggiornamento dei piani di assetto idrogeologico di cui in premessa, e quale sia, per quanto di competenza, il suo orientamento nel merito, con particolare riferimento alla reale efficacia e applicabilità delle norme di salvaguardia stabilite dall'Autorità di bacino dell'Appennino meridionale.
(5-05990)
Con delibera n. 1 del 20 dicembre 2019 la Conferenza Istituzionale Permanente (CIP) dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale (AdBD) ha preso atto dell'aggiornamento delle mappe di pericolosità del Piano di Gestione Rischio Alluvioni (PGRA), redatto ai sensi della Direttiva 2007/60/CE e del decreto legislativo 49/2010 di recepimento della Direttiva stessa. La CIP, con la predetta delibera, ha previsto che il Segretario Generale procedesse tempestivamente all'aggiornamento dei PAI e che si applicassero, nelle more, le misure di salvaguardia.
Con delibera n. 2 del 20 dicembre 2019, la CIP ha adottato le misure di salvaguardia di cui alla Del. 1, ma le stesse sono decadute il 13 luglio 2020. Peraltro, si precisa che la Conferenza Operativa della AdBD Appennino Meridionale, costituita anche dai rappresentanti delle regioni territorialmente interessate dal distretto idrografico, aveva precedentemente espresso parere favorevole alle proposte di aggiornamento delle mappe di pericolosità/rischio alluvioni del PGRA e all'adozione delle relative misure di salvaguardia.
Tali misure di salvaguardia sono state adottate con Decreto Segretariale n. 540 del 13 ottobre 2020, previo parere favorevole della Conferenza Operativa e a seguito dell'avvio del processo di aggiornamento del PAI avvenuto con Decreto n. 210 del 9 aprile 2020.
Appare opportuno sottolineare che, a scopo cautelativo, il comma 7 dell'articolo 65 del decreto legislativo n. 152/2006 prevede che, in attesa dell'approvazione del Piano di Bacino, le Autorità di bacino adottano misure di salvaguardia con particolare riferimento ai bacini montani, ai torrenti di alta valle ed ai corsi d'acqua di fondo valle, immediatamente vincolanti, in vigore sino all'approvazione del Piano di Bacino e, comunque, per un periodo non superiore a tre anni.
In definitiva, le misure di salvaguardia rappresentano le opportune previsioni inibitorie e cautelari provvisorie in relazione agli aspetti non ancora compiutamente disciplinati, così come definite al comma 8 del medesimo articolo 65.
Inoltre, si osserva che, come previsto dal comma 1 dell'articolo 67 del decreto legislativo 152/2006, nelle more dell'approvazione dei Piani di bacino, le Autorità di Bacino, ai sensi dell'articolo 65, comma 8, adottano i Piani stralcio di distretto per l'assetto idrogeologico (PAI), i quali prevedono l'individuazione delle aree a rischio idrogeologico, la perimetrazione delle aree da sottoporre a misure di salvaguardia, oltre che la determinazione delle misure medesime.
Tra l'altro, nella nota dell'AdBD dell'Appennino Meridionale del 7 agosto 2020, indirizzata agli Ordini e alle Federazioni professionali della Calabria, viene precisato che il processo di pianificazione del PAI 2016 della ex Autorità di Bacino Regionale della Calabria era già stato avviato e, quindi, non si poteva, allo stato, non tenere conto delle sue risultanze.
In definitiva l'inserimento delle perimetrazioni del PAI 2016 nel PGRA è avvenuto con la denominazione di «aree di attenzione» e per esse sono state adottate le prescritte misure di salvaguardia provvisorie in attesa degli approfondimenti e valutazioni definitivi degli scenari di pericolosità e rischio idraulico.