ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05738

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 484 del 12/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: ZUCCONI RICCARDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 12/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 12/04/2021
TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 12/04/2021
CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 12/04/2021
DE TOMA MASSIMILIANO FRATELLI D'ITALIA 12/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/04/2021
Stato iter:
13/04/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/04/2021
Resoconto DE TOMA MASSIMILIANO FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 13/04/2021
Resoconto ASCANI ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 13/04/2021
Resoconto DE TOMA MASSIMILIANO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/04/2021

SVOLTO IL 13/04/2021

CONCLUSO IL 13/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05738
presentato da
ZUCCONI Riccardo
testo di
Lunedì 12 aprile 2021, seduta n. 484

   ZUCCONI, OSNATO, TRANCASSINI, CAIATA e DE TOMA. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il 25 marzo 2012 la Commissione attività produttive della Conferenza delle regioni delle province autonome ha redatto una nota tecnica sulle criticità relative al commercio su aree pubbliche, in cui si sottolinea la situazione di incertezza e confusione in merito alle concessioni rilasciate da Roma Capitale;

   in tale nota si sottolinea che nel dicembre 2020 la Conferenza delle regioni aveva preso atto delle linee guida del Ministero dello sviluppo economico del 25 novembre 2020 sul rinnovo delle concessioni per il commercio su aree pubbliche e, di conseguenza, le regioni avevano autorizzato il rinnovo delle concessioni tramite procedimento amministrativo e non con gare ad evidenza pubblica;

   anche il comune di Roma, inizialmente, aveva avviato tale rinnovo tramite procedimento amministrativo, ma poi il gabinetto del sindaco Raggi aveva bloccato il dipartimento competente, richiedendo un parere all'autorità garante della concorrenza e del mercato la quale avrebbe ravvisato un presunto contrasto della procedura di rinnovo con la direttiva «Bolkestein»;

   il comune di Roma di conseguenza ha deciso di disapplicare la legge nazionale e procedere con gara ad evidenza pubblica, secondo gli interroganti in palese contrasto con le linee guida del Ministero dello sviluppo economico e della delibera di giunta della regione Lazio e delle altre regioni;

   la recente sentenza del Tar Lecce n. 1321 del 27 novembre 2020 non solo non riconosce alla pubblica amministrazione alcun potere di sostituzione e disapplicazione della norma nazionale in favore di quelle europea, ma ritiene che la pubblica amministrazione sia obbligata a conformarsi alla disciplina nazionale;

   il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, che ha recepito nel nostro ordinamento la direttiva «Bolkestein», esclude espressamente il commercio su aree pubbliche dal campo di applicazione della stessa;

   le regioni, nel recepire le linee guida del Ministero dello sviluppo economico del 25 novembre 2020, hanno approvato le modalità operative per il rinnovo, fino al 31 dicembre 2032, delle concessioni di posteggio per l'esercizio del commercio su aree pubbliche del territorio regionale in scadenza entro il 31 dicembre 2020;

   a fronte di un quadro normativo chiaro, è inaccettabile che il settore del commercio su aree pubbliche, importante per l'economia nazionale, debba subire i gravosi effetti di una disomogenea applicazione delle vigenti normative e delle altre disposizioni all'interno del territorio nazionale –:

   quali urgenti iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, al fine di un'applicazione uniforme su tutto il territorio nazionale delle norme di cui in premessa, ponendo fine a qualunque disparità di trattamento tra operatori del settore del commercio su aree pubbliche nelle diverse zone d'Italia.
(5-05738)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 13 aprile 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-05738

  Come rappresentato dall'on. Interrogante, il settore del commercio al dettaglio su aree pubbliche è stato recentemente interessato da una importante evoluzione normativa, segnata dall'intervento del legislatore, che, con il decreto-legge n. 34 del 2020, all'articolo 181, comma 4-bis ha previsto che le concessioni non ancora assegnate (e in scadenza) possano essere rinnovate per la durata di dodici anni, con modalità stabilite dalle regioni, e secondo criteri che sono stati definiti, come da indicazioni normative, con apposite linee guida adottate dal Ministro dello sviluppo economico.
  Nell'ambito del vincolo normativo posto dalla norma primaria (che esclude il ricorso a procedure di gara per l'assegnazione dei posteggi, frutto di un emendamento adottato in sede parlamentare), le linee guida ministeriali adottate il 25 novembre 2020 si sono comunque mosse in un'ottica pro-concorrenziale, al fine di escludere, per quanto possibile, automatismi nella riassegnazione delle concessioni e prescrivendo – ai fini del rinnovo – che sia effettuata la verifica circa la sussistenza di una serie di presupposti da parte delle amministrazioni comunali concedenti.
  In tale contesto si è inserito l'intervento dell'AGCM che con il parere n. 1720 del 15 febbraio ha ritenuto che la norma primaria sopra citata presenta profili di illegittimità, e pertanto sarebbe suscettibile di disapplicazione da parte delle amministrazioni concedenti, in quanto adottata in contrasto con la direttiva servizi, con i princìpi generali del Trattato dell'Unione europea in tema di apertura dei mercati alla concorrenza e con la giurisprudenza della Corte di giustizia.
  Come già ha avuto modo di evidenziare il Ministro On. Giancarlo Giorgetti la scorsa settimana, in occasione di risposte a question time aventi ad oggetto il medesimo tema, al momento è in corso una verifica dei profili concorrenziali della vicenda, analizzando i vincoli europei e nazionali, e pertanto è stata avviata una specifica interlocuzione con il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, al fine di valutare quali iniziative possano essere adottate per una soluzione della questione che deve necessariamente risultare uniforme sull'intero territorio nazionale e che non può lasciare alle singole amministrazioni la scelta sull'applicazione o meno della disciplina vigente sul rinnovo delle concessioni.
  In conclusione, si fa presente che sono in corso valutazioni e approfondimenti, finalizzati a risolvere i problemi emersi a seguito delle valutazioni manifestate dall'Antitrust, con gli atti sopra citati. In particolare, si sta lavorando ad una proposta normativa in grado di contemperare le esigenze di concorrenza con quelle di rinnovo delle concessioni e di tutela della categoria dei soggetti coinvolti, nonché per la condivisione di soluzioni utili alla risoluzione della vicenda anche in considerazione del particolare contesto emergenziale.