ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05735

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 484 del 12/04/2021
Firmatari
Primo firmatario: BERSANI PIER LUIGI
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 12/04/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PASTORINO LUCA LIBERI E UGUALI 12/04/2021


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/04/2021
Stato iter:
13/04/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/04/2021
Resoconto PASTORINO LUCA LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 13/04/2021
Resoconto ASCANI ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 13/04/2021
Resoconto PASTORINO LUCA LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/04/2021

SVOLTO IL 13/04/2021

CONCLUSO IL 13/04/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05735
presentato da
BERSANI Pier Luigi
testo di
Lunedì 12 aprile 2021, seduta n. 484

   BERSANI e PASTORINO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il comparto marittimo e della logistica risulta di grande importanza strategica nazionale contribuendo al prodotto interno lordo, in considerazione dell'intera filiera in grado attivare, per quasi il 10 per cento. I porti italiani producono un gettito fiscale di oltre 15 miliardi di euro annui e il sistema trasportistico e logistico determina in modo decisivo la competitività delle aziende nostrane sui mercati internazionali;

   pertanto, il trasporto marittimo incide fortemente sugli scambi commerciali italiani, tuttavia, le aziende di brokeraggio, impegnate nell'attività di noleggio e compravendita delle navi, sono a rischio di collasso. La Federagenti dichiara che nell'ultimo decennio si sono perse decine di aziende e centinaia di posti di lavoro, si è creato un circolo vizioso nel quale i grandi caricatori escludono le società nazionali di brokeraggio, scavalcate da parte di concorrenti esteri che sul mercato domestico possono competere con minori vincoli ma anche minori garanzie per i clienti, erodendo il potere contrattuale e di controllo dei player industriali italiani e la storica propensione nostrana alla formazione e all'impiego dei giovani che, in numero crescente, o emigrano o cercano impiego presso i caricatori, con il risultato di indebolire quello che era un fiore all'occhiello dello shipping nazionale e mediterraneo;

   anche Genova accusa il colpo; nell'ultimo decennio il numero delle aziende di brokeraggio impegnate nell'attività di noleggio e compravendita delle navi si è quasi dimezzato e gli occupati ad alta specializzazione sono passati da 340 a 220;

   il trend negativo sarebbe anche legato alla contrazione costante nel trasporto di alcune materie prime alla rinfusa e alla perdita del controllo da parte dei capitali italiani di attività strategiche industriali sino alla contrazione nel numero delle compagnie di navigazione italiane impegnate nel trasporto di merci alla rinfusa. Inoltre, non solo le grandi aziende nostrane non si avvalgono del lavoro dei broker nazionali, ma altri Paesi europei agevolano i loro, causando una doppia sofferenza (interna ed esterna) per gli italiani. A tale quadro va aggiunta la crisi pandemica che ha determinato una contrazione senza precedenti dell'attività economica globale, incidendo traffici portuali e logistici –:

   quali iniziative intenda adottare al fine di tutelare la categoria degli agenti e mediatori marittimi italiani sul piano nazionale ed europeo, anche alla luce del ruolo strategico che il comparto marittimo potrà rivestire nella ottimizzazione di buona parte degli investimenti relativi al Piano nazionale di ripresa e resilienza, per un rilancio sostenibile dell'occupazione e dell'economia del Paese.
(5-05735)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 13 aprile 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-05735

  Con riferimento all'oggetto del question time in parola, tengo a precisare sin da subito che, come ben sapranno gli Onorevoli Interroganti, la materia esula dalle principali competenze del Ministero dello sviluppo economico. Tuttavia, si osserva che il settore marittimo e portuale è stato oggetto di numerosi interventi nel corso degli ultimi anni, al fine di tutelare gli operatori dello stesso, alla luce del ruolo strategico del comparto.
  Il 22 dicembre scorso è entrato in vigore il decreto legislativo n. 160 del 2020, contenente le disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo n. 229 del 2017, con il quale è stato introdotto l'articolo 49-ter «Mediatore del diporto» in seno al «Codice della nautica da diporto».
  Interventi di sostegno al settore portuale e della navigazione sono contenute nei decreti-legge Cura Italia (n. 18 del 2020), Rilancio (n. 34 del 2020), Semplificazioni (n. 76 del 2020) e Agosto (n. 104 del 2020), finalizzati a compensare i danni nel settore derivanti dall'emergenza COVID-19. Si richiamano inoltre le disposizioni di sostegno alle Autorità di Sistema portuale, nonché al traffico merci ed al lavoro nei porti: la sospensione del pagamento dei canoni per le operazioni ed i servizi portuali e delle concessioni per banchine portuali (decreto Cura Italia); la possibilità di accordare delle riduzioni fino all'azzeramento dei canoni concessori (decreto Rilancio); la possibilità di riconoscere, in favore di imprese che svolgono attività portuali in aree concesse dall'autorità di sistema portuale e affidatarie di alcune attività comprese nel ciclo operativo, un contributo ogni turno lavorativo prestato in meno rispetto al corrispondente mese dell'anno 2019 (decreto Agosto).
  Ulteriori misure sono state introdotte con la legge di bilancio 2021. Faccio riferimento, in particolare al rifinanziamento del Fondo istituito presso il Ministero dei trasporti per compensare la riduzione degli introiti delle Autorità di sistema portuale e per ristorare le imprese di navigazione operanti con navi minori nel settore del trasporto turistico di persone; al rifinanziamento della misura di esenzione dagli oneri previdenziali e assistenziali prevista per gli armatori e il personale iscritti nei registro internazionale; al rifinanziamento del Fondo destinato a compensare le imprese armatoriali che operano con navi di bandiera italiana; nonché all'istituzione di un Fondo destinato a compensare la riduzione dei ricavi per decremento passeggeri, al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e la competitività del settore del trasporto marittimo e del comparto crocieristico dei terminal portuali.
  Infine, il decreto-legge n. 183 del 2020 ha differito al 30 giugno 2021 il termine finale di operatività delle agenzie per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale, prevedendo uno stanziamento per l'anno 2021, pari a 5,1 milioni di euro, ai fini della corresponsione, in favore dei lavoratori iscritti negli elenchi delle medesime agenzie, dell'indennità per le giornate di mancato avviamento al lavoro.