ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05454

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 465 del 09/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: IEZZI IGOR GIANCARLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 09/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORDONALI SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER 09/03/2021
FOGLIANI KETTY LEGA - SALVINI PREMIER 09/03/2021
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA - SALVINI PREMIER 09/03/2021
RAVETTO LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 09/03/2021
STEFANI ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 09/03/2021
TONELLI GIANNI LEGA - SALVINI PREMIER 09/03/2021
ZIELLO EDOARDO LEGA - SALVINI PREMIER 09/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 09/03/2021
Stato iter:
10/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/03/2021
Resoconto TONELLI GIANNI LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 10/03/2021
Resoconto SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 10/03/2021
Resoconto TONELLI GIANNI LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/03/2021

SVOLTO IL 10/03/2021

CONCLUSO IL 10/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05454
presentato da
IEZZI Igor Giancarlo
testo di
Martedì 9 marzo 2021, seduta n. 465

   IEZZI, BORDONALI, FOGLIANI, INVERNIZZI, RAVETTO, STEFANI, TONELLI e ZIELLO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   ultimamente la situazione epidemica a Milano pare del tutto fuori controllo e in continua crescita: a fronte di 4.397 nuovi casi di Covid-19 che si sono registrati in Lombardia in un solo giorno, il 7 marzo 2021, (pari al 10,3 per cento dei tamponi effettuati), 1.096 sono stati segnalati nella sola città metropolitana di Milano;

   nei precedenti giorni e settimane a Milano sono stati riportati dai mass media numerosi casi di assembramenti, ampiamente documentati con immagini e filmati girati in rete, come quelli registrati il 27 febbraio 2021 in Darsena con migliaia di persone radunate per un rave party, ma anche nei parchi cittadini e più recentemente il 5 marzo davanti al Consolato del Senegal per una manifestazione che ha addirittura richiesto l'intervento della polizia in tenuta antisommossa;

   il raduno in Darsena, notoriamente uno snodo cruciale per la movida milanese, che ha avuto così grande eco, rappresenta solo un episodio di una nutrita serie di feste illegali e assembramenti vari che continuano a svolgersi ormai da mesi in città a dispetto delle norme anti-contagio: già tra il 13 settembre e il 7 dicembre 2020 erano stati scoperti dalle forze dell'ordine dei rave illegali rispettivamente in un ex asilo nido in via Verro e in una cascina all'estrema periferia sud di Milano;

   più recentemente, a fronte, quindi, di quelli che appaiono agli interroganti, inefficaci e incoerenti tentativi del sindaco Giuseppe Sala di prevenire tali episodi, allo stesso modo, sono venuti all'attenzione dei giornali grandi assembramenti anche in centro città;

   è di tutta evidenza, e non solo a parere degli interroganti, che alla luce dei dati sopra riportati sul numero degli attuali contagi, il sindaco di Milano, al di là di flebili appelli alla prudenza, non sembra quindi avere adottato tutte le misure idonee e necessarie a garantire il rispetto delle norme anti-contagio, né sembra avere il polso della situazione –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro interrogato intenda adottare a fronte di quelle che gli interroganti giudicano come misure inidonee e inefficaci messe a punto dall'amministrazione comunale e a fronte di una situazione che sembra ormai fuori controllo, come indicato in premessa, per contenere il fenomeno degli assembramenti e analoghe situazioni che pongono a rischio la sicurezza e l'ordine pubblico nella città di Milano durante l'emergenza pandemica in corso.
(5-05454)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 10 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-05454

  Signor Presidente, Onorevoli deputati,

   in merito ai fatti oggetto dell'interrogazione riconducibili a casi di violazione delle disposizioni «anti assembramento» registrate in alcune zone della movida milanese, il Prefetto di Milano ha riferito di aver costantemente garantito, in seno al Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica e con il puntuale supporto delle Forze di Polizia e delle Polizie locali interessate, l'adozione di idonei dispositivi di controllo del territorio finalizzati ad assicurare il rispetto delle disposizioni sanitarie nei luoghi di tradizionale incontro e frequentazione cittadina, con peculiare riguardo alle aree del divertimento.
   In tal senso, e con specifico riferimento ai fatti della serata del 27 febbraio scorso, la locale Questura definì con tempestività, in sede di tavolo tecnico, servizi di controllo e di ordine e sicurezza pubblica volti a scongiurare il pericolo di assembramenti e a garantire il rispetto delle misure anti-contagio vigenti, concentrandosi sugli ambiti territoriali noti come consueti siti di aggregazione di frequentatori di giovane età.
   Tenuto conto, pertanto, dell'esigenza di assicurare una diffusa presenza di presidi del territorio, l'area della Darsena è stata oggetto di specifiche disposizioni operative, che sulla base del prevedibile maggiore afflusso nelle ore pomeridiane, hanno implicato la predisposizione di equipaggi dedicati della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri, coadiuvati dalla Polizia Locale, in particolare intervenuta presso i punti di accesso alle aree pedonali lungo il Naviglio Grande, nonché lungo la Darsena.
   Le criticità registrate durante la serata sono state in parte riconducibili, oltre che all'affollamento dei frequentatori dei locali nell'area in questione, alla contestuale presenza in loco di alcuni rappresentanti del gruppo anarchico «Galipettes occupato», che avevano allestito una consolle musicale tra la Darsena e il Naviglio Grande. Sono ad oggi in corso gli accertamenti necessari alla individuazione delle responsabilità ed alla comminazione delle conseguenti sanzioni.
   Le valutazioni conseguenti alla gestione dei fatti del 27 febbraio scorso hanno consentito di ricalibrare i servizi di controllo dell'area posti in essere già a partire dalla successiva giornata – in occasione della quale, grazie all'utilizzo di 100 transenne, 12 punti di accesso e l'impiego di 180 uomini delle Forze dell'ordine coadiuvate da ulteriori pattuglie della Polizia locale, non sono emerse criticità di rilievo. Inoltre, gli elementi emersi sono stati oggetto di approfondimento anche in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, svoltosi presso la Prefettura il 3 marzo scorso. Nella circostanza, il consesso ha condiviso l'esigenza di predisporre un sistema di controllo e filtraggio dei numerosi accessi che, attraverso il supporto dei pubblici esercenti e senza comportare la chiusura delle aree a rischio di sovraffollamento, consente di regolare le presenze in ragione delle caratteristiche dei luoghi e nel pieno rispetto delle disposizioni per il contenimento della diffusione virale.
   Segnalo inoltre che le Forze di polizia realizzano un costante adeguamento dei dispositivi di controllo delle aree in questione per garantirne la massima efficacia e rispondenza alla situazione concreta e alle contingenti necessità sanitarie.
   Con riferimento all'ulteriore vicenda segnalata dagli Onorevoli interroganti, relativa alla manifestazione avvenuta il 5 marzo scorso di fronte al Consolato del Senegal, informo che la Questura di Milano, attraverso la predisposizione di un idoneo dispositivo di controllo, ha consentito di limitare le azioni di dimostrazione inscenate dal gruppo di manifestanti – pari a circa 40 persone – senza ulteriori turbative dell'ordine pubblico. L'intervento delle Forze di polizia ha consentito, altresì, al Vice Console del Senegal un'efficace interlocuzione con gli autori del presidio che ha contribuito a rasserenare il clima.
   Su un piano più generale, si assicura che le autorità provinciali delle Forze di polizia sono costantemente impegnate a garantire, su tutto il territorio nazionale, il rispetto delle misure di prevenzione del contagio attraverso una costante e capillare attività di controllo. In quest'ottica segnalo che dal primo gennaio 2021 allo scorso 8 marzo sono state controllate oltre 6.350.000 persone, ne sono state sanzionate più di 75.000 mentre 900 sono state denunciate per inosservanza delle misure di quarantena.