ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05247

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 449 del 12/01/2021
Firmatari
Primo firmatario: BUCALO CARMELA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 12/01/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 12/01/2021
Stato iter:
20/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/01/2021
Resoconto DI PIAZZA STANISLAO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 20/01/2021
Resoconto BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/01/2021

DISCUSSIONE IL 20/01/2021

SVOLTO IL 20/01/2021

CONCLUSO IL 20/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05247
presentato da
BUCALO Carmela
testo di
Martedì 12 gennaio 2021, seduta n. 449

   BUCALO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   l'attività dei patronati è stata riconosciuta nel nostro ordinamento dal decreto legislativo Cps n. 804 del 1947, poi ampliata dall'articolo 12 della legge 20 maggio 1970, n. 300 (Statuto dei lavoratori), e dalla legge n. 112 del 1980 (che, tra l'altro, ne sancisce la personalità giuridica di diritto privato);

   successivamente, con la legge 30 marzo 2001, n. 152, si è attuata una vera e propria riforma rivalutando i ruoli e i compiti dei patronati, al fine di tutelare i diritti individuali di qualsiasi cittadino presente sul territorio nazionale o estero per il conseguimento di prestazioni previdenziali, sanitarie e di carattere socio-assistenziale;

   per le attività svolte, i patronati ricevono un finanziamento pubblico attraverso un fondo specifico, accantonato presso gli istituti di previdenza (Fondo patronati), e alimentato da una percentuale dei contributi versati ogni anno dai lavoratori dipendenti. Aliquota che è stata notevolmente ridotta con la legge di stabilità del 2016, assegnata in maniera proporzionale all'attività svolta, su verifica del Ministero del lavoro e delle politiche sociali attraverso i propri ispettori;

   la normativa prevede che, alla fine di ogni anno, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, proceda all'erogazione di acconti e/o saldi del finanziamento pubblico, a fronte della rendicontata attività svolta dai patronati;

   questi, pur avendo prodotto negli anni la necessaria documentazione prevista dalla citata legge n. 152 del 2001, sono ancora in attesa dei saldi relativi al: 2017, 2018 e 2019. Risulta quindi che ad oggi, hanno solo ricevuto acconti sul valore delle attività dichiarate per le indicate annualità;

   il decreto direttoriale n. 36 del 18 marzo 2020 relativo al pagamento della 1a anticipazione per l'anno 2019, peraltro, riporta che «Vista la necessità di dover procedere al pagamento della 1a anticipazione per l'anno 2019, come previsto dal comma 5, articolo 13 della legge n. 152 del 2001, per la quale in mancanza di dati definitivi dell'attività di vigilanza svolta dagli Uffici dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro e dei dati comunicati dall'INPS e dall'INAIL per la predetta annualità, si provvede sulla base della percentuale presuntiva dell'organizzazione e dell'attività svolta nell'anno 2015 dagli Istituti di patronato come da tabella di seguito indicata (...)». Tutto ciò è inaccettabile, poiché le comunicazioni risultano realmente effettuate;

   da evidenziare che nella relazione al Parlamento sui patronati per l'anno 2018 da parte del Ministro del lavoro e delle politiche sociali (prevista dall'articolo 19 della legge n. 152 del 2001), si sottolinea in maniera critica il notevole ritardo con cui gli ispettori territoriali del lavoro trasmettono gli esiti degli accertamenti svolti. Ritardo che quindi dipende esclusivamente dal corretto svolgimento della vigilanza ministeriale ed è funzionale all'erogazione del finanziamento spettante ai patronati –:

   quali iniziative urgenti di competenza intenda adottare per evitare che i continui differimenti dei saldi e dei relativi conguagli dal 2017 al 2019 del «Fondo patronati» (cioè l'unica fonte di finanziamento) mettano a rischio la corretta gestione amministrativa dei patronati, ovvero, la continuità dei servizi ai cittadini.
(5-05247)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 20 gennaio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-05247

  Con il presente atto parlamentare, l'Onorevole interrogante richiama l'attenzione sulla mancata erogazione del saldo del finanziamento pubblico dei patronati per gli anni dal 2017 al 2019.
  Al riguardo, credo sia opportuno fornire una breve descrizione della procedura che regola il finanziamento degli Istituti di patronato e di assistenza sociale.
  Innanzitutto voglio chiarire che il Ministero che rappresento, al fine di assicurare ai Patronati le somme necessarie per il loro regolare funzionamento, ha sempre provveduto all'erogazione delle anticipazioni, utilizzando percentuali di riparto presuntive relative all'anno per il quale si dispone del maggior numero di dati sull'organizzazione e sull'attività svolta dai Patronati.
  Infatti le somme erogate a titolo di anticipazione consentono agli Istituti di Patronato di sostenere i costi minimi per l'espletamento dei servizi e delle attività di assistenza assegnate agli stessi dalla normativa vigente, nonché per garantire il regolare assolvimento degli obblighi datoriali e conseguentemente sostenere i livelli occupazionali.
  Relativamente all'erogazione del saldo, inerenti alle attività di patrocinio ed assistenza per le annualità 2018 e 2019, ricordo che ai sensi dell'art. 13 del Regolamento per il finanziamento degli istituti di patronato (DM 10 ottobre 2008, n. 193) e dell'articolo 13 della legge n. 152 del 2001:

   entro il 31 dicembre (con riferimento a ciascun anno successivo a quello preso in considerazione per l'attività svolta) gli Ispettorati territoriali competenti svolgono le verifiche di controllo a livello periferico e trasmettono al Ministero del lavoro entro il mese successivo le tabelle di riepilogo annuale dei dati statistici relativi alle pratiche trattate in ciascuna provincia, debitamente verificate e convalidate;

   entro il 31 maggio del secondo anno successivo a quello preso in considerazione per l'attività svolta, il Ministero del lavoro emana il decreto per la ripartizione definitiva dei fondi affluiti sull'apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero stesso.

  Premesso ciò, il Ministero che rappresento può procedere alla ripartizione del saldo soltanto dopo aver acquisito, da parte di tutti i soggetti individuati dalla normativa di settore, le risultanze complete e definitive dell'attività svolta dagli Istituti di patronato, per ciascuna annualità di riferimento. Per quanto attiene l'erogazione dei saldi, dunque, la procedura di finanziamento dei singoli Patronati costituisce l'atto finale e risulta complessa, attesa la considerevole quantità di dati che devono pervenire dalle diverse Amministrazioni (Servizi ispettivi, INPS, INAIL e Ministero dell'interno) deputate dalla richiamata normativa a certificare il buon esito delle prestazioni patrocinate dai singoli Patronati.
  Voglio, altresì, precisare che l'erogazione dei saldi non avviene sulla base dei dati «dichiarati» e trasmessi annualmente dai Patronati ma gli stessi dati, ai sensi della normativa vigente, devono essere «verificati» dal personale ispettivo.
  Relativamente al finanziamento degli Istituti di patronato segnalo inoltre che, in seguito all'emergenza epidemiologica da COVID-19, al fine di sostenere l'espletamento dei servizi e delle attività di assistenza assegnate agli stessi dalla normativa vigente, nonché per garantire il regolare assolvimento degli obblighi datoriali e conseguentemente sostenere i livelli occupazionali, il decreto-legge n. 104 del 2020 ha previsto, a decorrere dal 2020, un incremento di 20 milioni di euro annui delle somme da destinare ai Patronati, già erogate per l'intero ammontare con Decreti direttoriali del 17 e 24 novembre 2020.
  Sottolineo, altresì, che con la legge di Bilancio per il 2021 (legge n. 178 del 30 dicembre 2020) sono stati incrementati di ulteriori 15 milioni di euro gli specifici stanziamenti iscritti nello stato di previsione del Ministero per il finanziamento degli Istituti di patronato di cui alla legge n. 152 del 2001. Tale somma sarà erogata nel suo intero ammontare entro il primo semestre del 2021, con apposito decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della citata legge n. 178/2020.
  Infine, nel sottolineare l'importanza del tema segnalato, segnalo che il Ministero che rappresento al fine di rendere più tempestiva la trasmissione degli esiti dell'attività ispettiva sui Patronati ed agevolare l'erogazione del finanziamento spettante agli Istituti vigilati, ha avviato un'attenta riflessione al fine di assolvere in modo più efficace gli adempimenti necessari nel comune intento di favorire nuove forme di coordinamento amministrativo tra le strutture dedicate al controllo.