ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05046

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 429 del 18/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 18/11/2020


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 18/11/2020
Stato iter:
19/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 19/11/2020
Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 19/11/2020
Resoconto SERENI MARINA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 19/11/2020
Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/11/2020

SVOLTO IL 19/11/2020

CONCLUSO IL 19/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05046
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Mercoledì 18 novembre 2020, seduta n. 429

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   in data 9 novembre 2020 si è svolta la quarta seduta annuale del comitato congiunto per la cooperazione allo sviluppo, presieduta dal vice Ministro, Emanuela Del Re;

   nel corso della seduta è stato approvato un pacchetto d'iniziative di cooperazione internazionale per il complessivo valore di 50 milioni di euro;

   quale sia l'importo complessivo delle iniziative, a titolo di dono e prestito, per la cooperazione approvate nel 2020 al fine di valutare se non sia opportuno azzerare le risorse per destinarle alle necessità italiane per fronteggiare la pandemia.
(5-05046)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 novembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-05046

  La Cooperazione allo Sviluppo, parte integrante della politica estera dell'Italia e strumento sempre utilizzato dal nostro Paese, si pone degli obiettivi da raggiungere così come stabiliti dall'articolo 1 della legge 125 del 2014: sradicare la povertà e ridurre le disuguaglianze, migliorare le condizioni di vita delle popolazioni e promuovere uno sviluppo sostenibile; tutelare e affermare i diritti umani, la dignità dell'individuo, la parità di genere, le pari opportunità e i principi di democrazia e dello Stato di diritto; prevenire i conflitti, sostenere i processi di pacificazione, di riconciliazione, di stabilizzazione post-conflitto, di consolidamento e rafforzamento delle istituzioni democratiche.
  Si tratta di obiettivi non limitati all'ambito della cooperazione ma che coinvolgono la nostra politica estera nel suo insieme. Rappresentano uno strumento per promuovere i nostri interessi, dai vantaggi economici per le aziende italiane alle esigenze di sicurezza nazionale su temi quali il contrasto al traffico dei migranti e la lotta al terrorismo. Nell'attuale congiuntura geopolitica, caratterizzata da forti squilibri e gravi diseguaglianze – che la pandemia ha accentuato – investire in cooperazione significa non solo contribuire allo sviluppo di altri Paesi, ma anche generare una ricaduta positiva, ivi compreso in termini di sicurezza, per l'Italia.
  Il nostro non è solamente un Paese che fa cooperazione. È tra i protagonisti del sistema globale di solidarietà. Da decenni siamo ideatori e promotori dei principali interventi di cooperazione. Questi sostengono la nostra proiezione internazionale e generano un importante ritorno politico, economico e sociale.
  Il valore complessivo degli interventi deliberati per iniziative di cooperazione allo sviluppo nel 2020 è di 449,4 milioni di euro, dei quali 348,5 milioni a dono per attività di sviluppo e 100,9 milioni destinati ad attività di emergenza umanitaria. Il Comitato Congiunto ha inoltre approvato 10 milioni di euro a credito d'aiuto. Le attività di sviluppo e i crediti d'aiuto sono infatti deliberati dal Comitato Congiunto, mentre le iniziative di emergenza vengono autorizzate da una delibera del Vice Ministro delegato nel nostro caso la Vice Ministra Del Re.
  La destinazione delle risorse a dono è prevista dalla legge di bilancio per il 2020 e dal bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022, oltre che dalla Deliberazione del Consiglio dei ministri del 21 maggio sulla partecipazione dell'Italia a cinque nuove missioni internazionali e dalla relazione sulle missioni internazionali svolte nel 2019 per la loro proroga nel 2020. Tutti atti approvati dal Parlamento. Le risorse a credito d'aiuto sono invece disponibili sulla base dell'articolo 26 della legge 227 del 1977. Questa norma ha istituito il Fondo Rotativo per la Cooperazione allo Sviluppo, incaricato di alimentare i crediti a tassi concessionali per finalità di sviluppo.
  La destinazione di tutti questi fondi non può quindi essere modificata dal Governo perché stabilita per Legge.
  Anche nel caso in cui ciò fosse possibile, il Governo non riterrebbe comunque di modificare la politica perseguita fino ad oggi. Riteniamo piuttosto che la situazione mondiale sia talmente grave da richiedere sforzi aggiuntivi di progressivo incremento dell'aiuto pubblico allo sviluppo italiano, e ciò anche in considerazione dell'obiettivo – fissato in ambito Unione europea e Nazioni Unite, e recepito dall'Italia con la citata legge 125 del 2014 – di portare l'aiuto pubblico allo sviluppo allo 0,7 per cento del Reddito Nazionale Lordo.
  Investire in cooperazione allo sviluppo significa investire nel benessere del pianeta e quindi sul benessere di tutti, sulla base del principio che nessuno deve essere lasciato indietro. La crisi pandemica ha dimostrato che non è possibile salvarsi da soli, come più volte ribadito anche da Papa Francesco, e questa è la linea che il Governo seguirà questi tempi difficili.