ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04938

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 421 del 03/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: BARELLI PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 03/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/11/2020
PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/11/2020
DELLA FRERA GUIDO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/11/2020
POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/11/2020
BALDINI MARIA TERESA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/11/2020
TORROMINO SERGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/11/2020
GIACOMONI SESTINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/11/2020
CARRARA MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 03/11/2020


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 03/11/2020
Stato iter:
04/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/11/2020
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 04/11/2020
Resoconto TODDE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 04/11/2020
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/11/2020

SVOLTO IL 04/11/2020

CONCLUSO IL 04/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04938
presentato da
BARELLI Paolo
testo di
Martedì 3 novembre 2020, seduta n. 421

   BARELLI, SQUERI, PORCHIETTO, DELLA FRERA, POLIDORI, BALDINI, TORROMINO, GIACOMONI e CARRARA. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 59 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, riconosce un contributo a fondo perduto ai soggetti esercenti attività di impresa di vendita di beni o servizi al pubblico, svolte nelle zone A o equipollenti, secondo la definizione del decreto interministeriale 2 aprile 1968, n. 1444 (cosiddetti centri storici) dei comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana che abbiano registrato presenze turistiche di cittadini residenti in Paesi esteri: per i comuni capoluogo di provincia, in numero almeno tre volte superiore a quello dei residenti negli stessi comuni; per i comuni capoluogo di città metropolitana, in numero pari o superiore a quello dei residenti negli stessi comuni;

   il contributo spetta a condizione che l'ammontare del fatturato o dei corrispettivi riferito al mese di giugno 2020, degli esercizi sopra descritti, realizzati nelle zone A dei comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana, sia almeno il 33 per cento inferiore all'ammontare del fatturato e dei corrispettivi realizzati nel corrisponderle mese del 2019. La relazione tecnica quantifica gli oneri in 500 milioni di euro;

   i sostegni a tondo perduto di cui all'articolo 25 del decreto-legge n. 34 del 2020, commisurato alla riduzione del fatturato o dei corrispettivi, distribuiti a una platea più ampia di attività economiche con oneri pari a circa 6,2 miliardi sono stati distribuiti prontamente, prima che il decreto-legge stesso fosse convertito;

   il sostegno di cui l'articolo 59 del decreto-legge n. 104 non è ancora stato erogato, a oltre 75 giorni dalla sua approvazione da parte del Governo. I motivi del ritardo appaiono agli interroganti inspiegabili, considerata la presenza di un modello applicativo già sperimentato e la ridotta platea degli aventi diritto;

   nell'interrogazione n. 5-04727 cui il Ministro interrogato ha risposto il 7 ottobre 2020 offrendo la disponibilità del suo dicastero ad ogni possibile azione in favore delle categorie colpite, si è dato conto della gravissima situazione del commercio, in particolare nelle aree ad alta densità turistica indotta dall'emergenza sanitaria, con decine di migliaia di esercizi commerciali e centinaia di migliaia di posti di lavoro a rischio. L'aggravarsi della situazione epidemiologica rende questo scenario ancora più cupo –:

   quali informazioni intenda fornire il Ministro interrogato sui ritardi dell'erogazione del contributo di cui all'articolo 59 del decreto-legge n. 104, destinato alle attività economiche di 29 locali ad alta densità turistica e se non ritenga, per quanto di competenza, di adottare iniziative per la sollecita erogazione dello stesso.
(5-04938)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 4 novembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-04938

  Come già sottolineato in occasione della risposta all'interrogazione già fornita in questa sede il 7 ottobre 2020, il Governo è consapevole del fatto che il settore ricettivo-turistico è uno dei settori che maggiormente ha pagato e sta pagando la crisi dovuta all'attuale allerta pandemica.
  A riguardo, proprio l'articolo 59 del decreto Agosto (decreto-legge n. 104 del 2020) ha previsto un «Contributo a fondo perduto per attività economiche e commerciali nei centri storici». L'erogazione di tale contributo, che – com'è noto – terrà conto della diminuzione del fatturato subita alla luce del corrispondente periodo del 2019, è rimessa ad un provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, competente in materia. Sul punto, il MiSE ha sentito il Ministero dell'economia e delle finanze, anche al fine di sollecitare l'adozione del provvedimento, e quest'ultimo ha riferito che è in corso di emanazione il provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate per dare attuazione alla disposizione normativa in argomento.
  Per quanto riguarda la procedura web per la trasmissione delle istanze per il riconoscimento del contributo, il Ministero dell'economia e delle finanze segnala che è prevista l'apertura della stessa nella seconda metà del mese di novembre (quindi a circa un mese dalla conversione in legge del decreto-legge n. 104).
  Resta fermo che, nell'ambito di competenza, si conviene con l'Onorevole interrogante sulla necessità di risposte pronte e immediate alle imprese in questo momento.
  Oltre al contributo a fondo perduto in parola, si ricordano le altre misure messe in campo dal Governo a sostegno del settore ricettivo-turistico. Si fa riferimento, in particolare a:

   l'attribuzione di un codice ATECO specifico nell'ambito di ciascuna attività economica operante nelle aree ad alta densità turistica;

   il credito d'imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d'azienda per il 60 per cento dell'ammontare mensile del canone di locazione per i mesi di aprile, maggio e giugno, credito d'imposta utilizzabile anche in compensazione e cedibile al locatore in luogo del pagamento del canone, ovvero ad altri soggetti terzi, inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con possibilità di successive cessioni (articoli 28 e 122 del decreto Rilancio);

   l'esonero del pagamento di tasse e canoni per le occupazioni di suolo pubblico (Tosap-Cosap) in favore di bar ristoranti, discoteche e altri pubblici esercizi. Con il decreto Agosto, questo esonero è stato poi prorogato fino al 31 dicembre 2020 per le attività di ristorazione e somministrazione di bevande, esercitate su sede fissa;

   semplificazioni burocratiche per il rilascio di nuove concessioni di suolo pubblico o per l'ampliamento di quelle già concesse;

   la cosiddetta tax credit vacanze, introdotta anch'essa dal decreto Rilancio, nonché l'istituzione, presso il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MIBACT), di un «Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali», con una dotazione di 210 milioni di euro per l'anno 2020.

  Ricordo, inoltre, le misure di sostegno alle imprese, trasversali agli specifici settori produttivi. Tralasciando gli interventi posti in essere con i precedenti decreti-legge, il solo decreto Rilancio ha previsto:

   12 miliardi per il pagamento dei debiti commerciali degli enti locali, delle Regioni e delle Province autonome nei confronti delle imprese;

   6 miliardi per contributi a fondo perduto a favore di società e imprese individuali con ricavi fino a 5 milioni di euro, erogati dall'Agenzia delle Entrate e parametrati al calo del fatturato sul mese di aprile 2020 rispetto al corrispondente mese del 2019, superiore al 33 per cento;

   4 miliardi per cancellare definitivamente il saldo 2019 e l'acconto 2020 dell'Irap di giugno e luglio per tutte le imprese con fatturato annuo fino a 250 milioni di euro;

   4 miliardi per rifinanziare il Fondo di Garanzia per le Pmi, che si aggiungono alle risorse già stanziate nei decreti Cura Italia e Liquidità per arrivare ad un ammontare complessivo di circa 7 miliardi;

   600 milioni per ridurre nel 2020 i costi fissi delle bollette elettriche per le utenze non domestiche in bassa tensione.

  Infine, voglio sottolineare che proprio in queste ore il Governo sta lavorando ad un nuovo provvedimento urgente, il cosiddetto decreto-legge Ristori, proprio al fine di aiutare tutte le categorie di imprese, incluse quelle del settore turistico-ricreativo, che stanno scontando i danni derivanti dalla prima ondata della Pandemia e che rischiano di essere colpite anche da questa seconda. Anche in tal caso, l'impegno sarà massimo per garantire ristori efficaci ed in tempi rapidi.