ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04856

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 416 del 27/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: PRISCO EMANUELE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 27/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 27/10/2020
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 27/10/2020


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 27/10/2020
Stato iter:
28/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/10/2020
Resoconto PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 28/10/2020
Resoconto CRIMI VITO CLAUDIO VICE MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 28/10/2020
Resoconto PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/10/2020

SVOLTO IL 28/10/2020

CONCLUSO IL 28/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04856
presentato da
PRISCO Emanuele
testo di
Martedì 27 ottobre 2020, seduta n. 416

   PRISCO, DONZELLI e MELONI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   nelle ultime settimane giungono notizie di aggressioni a poliziotti nel centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto, a Crotone, dove, tra l'altro, è da registrarsi una carenza di organica imbarazzante: un solo poliziotto a vigilare su oltre 80 migranti presenti nella struttura; la scorsa settimana il poliziotto di turno è stato travolto e ferito dalla fuga di massa organizzata dagli immigrati;

   stessa cosa è avvenuta nel centro di Siculiana, in provincia di Agrigento, con un poliziotto ferito e portato in ospedale a seguito di una rissa tra migranti tunisini e il loro contestuale tentativo di fuga;

   desta preoccupazione anche la situazione nelle carceri, dove gli immigrati detenuti creano gli stessi problemi, che vanno ad aggiungersi a quelli già presenti per sovraffollamento e carenza di organico addetto al controllo: continue aggressioni vengono infatti perpetrate a danno degli agenti di polizia penitenziaria;

   è necessario proteggere gli agenti di pubblica sicurezza e di polizia penitenziaria, messi in pericolo da un'immigrazione senza controllo ancora più inaccettabile per l'emergenza Covid-19, e fare in modo che possano fronteggiare le aggressioni attraverso efficienti dotazioni; è, inoltre, utile prendere consapevolezza della necessità di impiegare più risorse per il comparto e più personale, adeguandoli al numero sempre crescente dei migranti ammassati nelle strutture –:

   quali iniziative il Governo intenda intraprendere per tutelare gli agenti, consentendo loro di svolgere il loro lavoro in sicurezza e mediante il potenziamento delle dotazioni strumentali e regole d'ingaggio più efficaci.
(5-04856)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 ottobre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-04856

  Signor Presidente, Onorevoli deputati, in merito agli episodi segnalati dagli Onorevoli interroganti, avvenuti presso alcuni centri di accoglienza per migranti, si rappresenta che il 10 settembre scorso presso il C.A.R.A. di Isola Capo Rizzuto (KR), alcuni cittadini di origine tunisina sono fuggiti dalla struttura e, successivamente, sono stati quasi tutti rintracciati nelle vicinanze, e poi rimpatriati.
  Mi preme evidenziare come la predetta struttura, dotata di un sistema di videosorveglianza, costituito da più di 100 telecamere, è stata oggetto, a seguito dell'episodio in esame, di un'implementazione dei dispositivi di sicurezza impiegati.
  La Prefettura di Crotone, in merito all'organizzazione dei servizi di vigilanza, ha rappresentato che per gli stessi è previsto l'impiego di non meno di 25-30 operatori per turno.
  L'altro episodio richiamato nell'interrogazione, è avvenuto lo scorso 21 ottobre a Siculiana, in provincia di Agrigento, dove un gruppo di circa quindici migranti di origine tunisina ha tentato di allontanarsi dalla struttura di temporanea accoglienza. Nonostante l'intervento del personale preposto alla vigilanza, sette tunisini sono riusciti ad allontanarsi, dirigendosi verso la vicina strada statale.
  Nella circostanza, un operatore della Polizia di Stato è rimasto ferito ed il responsabile dell'atto è stato arrestato per i reati di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.
  Per quanto riguarda la presenza del personale della Polizia di Stato, nelle citate Province, informo che entrambe le Questure nel prossimo dicembre potranno contare su un incremento di 10 unità.
  Per quanto attiene il potenziamento delle dotazioni strumentali, a breve, la Commissione paritetica per la qualità e la funzionalità del vestiario per il personale della Polizia di Stato, determinerà l'adozione di un nuovo kit di protezione passiva per i servizi di ordine pubblico, tra quelli già sperimentati positivamente presso i Reparti mobili di Roma, Milano e Taranto.
  Informo, inoltre, che in relazione alla tutela contro il rischio di contagio del virus Covid-19, sono state adottate specifiche misure – tra cui la fornitura di idonei dispositivi di protezione individuali – finalizzate a garantire la salute di tutti gli operatori della Polizia di Stato e del personale impiegato nei servizi correlati alla gestione dei migranti.
  Per quanto attiene alla situazione degli istituti penitenziari, anch'essi oggetto di attenzione da parte degli Onorevoli interroganti, il Ministero della Giustizia ha comunicato che è stata diramata, lo scorso 22 luglio, un'apposita circolare con la quale, nei casi di aggressioni consumate ai danni del personale, si disciplinano i casi di trasferimento dei detenuti coinvolti ovvero di applicazione del regime di sorveglianza speciale ai sensi dell'art. 14 dell'ordinamento penitenziario. Inoltre tutti i provveditori regionali, i direttori penitenziari e i comandanti di reparto sono stati sensibilizzati ad assumere ogni necessaria iniziativa a tutela dell'ordine e della sicurezza all'interno degli istituti di pena.
  Per quanto attiene, infine, all'alto tasso di affollamento delle carceri, il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria è impegnato in un programma teso all'aumento del numero di posti detentivi, mediante il recupero d'agibilità di quelli indisponibili per carenze manutentive, nonché attraverso l'edificazione di nuovi padiglioni in penitenziari già attivi; è, inoltre, operativo un tavolo tecnico con il Ministero della difesa e l'Agenzia del demanio per la riconversione a uso detentivo di caserme dismesse o in corso di dismissione.