ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04854

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 416 del 27/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: CECCANTI STEFANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 27/10/2020
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 27/10/2020
MICELI CARMELO PARTITO DEMOCRATICO 27/10/2020
POLLASTRINI BARBARA PARTITO DEMOCRATICO 27/10/2020
RACITI FAUSTO PARTITO DEMOCRATICO 27/10/2020
VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 27/10/2020


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 27/10/2020
Stato iter:
28/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/10/2020
Resoconto MICELI CARMELO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 28/10/2020
Resoconto CRIMI VITO CLAUDIO VICE MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 28/10/2020
Resoconto MICELI CARMELO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/10/2020

SVOLTO IL 28/10/2020

CONCLUSO IL 28/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04854
presentato da
CECCANTI Stefano
testo di
Martedì 27 ottobre 2020, seduta n. 416

   CECCANTI, DE MARIA, FIANO, MICELI, POLLASTRINI, RACITI e VISCOMI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   le misure restrittive adottate con l'obbiettivo di contenere la curva di aumento dei contagi da Sars-Cov-2, il cui andamento è molto preoccupante in Italia e in tutti i Paesi europei, stanno provocando ovunque difficili conseguenze di ordine economico e sociale;

   nel nostro Paese tali misure sono sempre state accompagnate da provvedimenti di sostegno e, anche per quanto riguarda l'ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 ottobre 2020, il Governo garantirà, ai settori colpiti, aiuti diretti e immediati sui conti correnti;

   tuttavia, è evidente e comprensibile la sofferenza di chi deve chiudere la propria attività, di chi ha paura per il proprio lavoro, di chi non riesce più ad arrivare alla fine del mese e ha il diritto a rappresentare pacificamente il proprio dissenso:

   contestualmente all'annuncio delle nuove misure, si sono svolte in varie piazze d'Italia, a cominciare da Napoli, ma anche in altre città, da Torino a Roma, Salerno e Catania, manifestazioni che spesso sono sfociate nella violenza;

   già nell'ultimo rapporto semestrale della Direzione investigativa antimafia era stato evidenziato che «le organizzazioni criminali hanno tutto l'interesse a fomentare episodi di intolleranza urbana, strumentalizzando la situazione di disagio economico per trasformarla in protesta sociale, specie al Sud. Parallelamente, le organizzazioni si stanno proponendo come welfare alternativo a quello statale, offrendo generi di prima necessità e sussidi di carattere economico»;

   nel corso delle varie manifestazioni sfociate in violenza, parrebbe che le bande che hanno attaccato le forze dell'ordine non siano state un elemento della protesta, bensì l'azione di gruppi infiltrati che fanno capo ad organizzazioni criminali o a frange estremiste di ultras e di gruppi politici dell'estrema destra:

   si evidenzierebbe, quindi, la volontà di cavalcare e sfruttare, anche in modo organizzato, tali legittime manifestazioni di protesta, da parte di gruppi che invitano a violare le leggi e a sovvertire lo Stato di diritto;

   lo Stato deve impedire il caos e difendere il diritto di chi vuole manifestare in piazza pacificamente senza che vi siano infiltrazioni da parte di chi vuole strumentalmente cavalcare la disperazione con scopi eversivi –:

   quali siano gli elementi conoscitivi che intende fornire circa gli scontri avvenuti nelle piazze all'indomani dell'adozione delle misure restrittive e quali iniziative intenda adottare, per quanto di competenza, affinché le legittime manifestazioni di dissenso non diventino ostaggio della criminalità organizzata, di frange di ultras e gruppi di estrema destra finalizzati a far degenerare l'emergenza sociale in un problema di ordine e sicurezza pubblica.
(5-04854)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 ottobre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-04854

  Signor Presidente, Onorevoli deputati, come evidenziato dagli Onorevoli interroganti negli ultimi giorni abbiamo assistito ad una serie di manifestazioni di protesta in diverse città italiane, sfociate anche in gravi episodi di violenza e danneggiamenti, a seguito dei provvedimenti restrittivi adottati per far fronte all'emergenza epidemiologica in atto.
  Dagli elementi acquisiti risulta che in diversi casi tra i manifestanti si siano infiltrati alcuni gruppi di estremisti, riconducibili principalmente agli ambienti di estrema destra o ai settori degli ultras.
  Più in particolare, per quanto riguarda le manifestazioni tenutesi recentemente nelle piazze delle principali città italiane, richiamate nell'interrogazione, va menzionato quanto avvenuto a Napoli, dove il 23 ottobre scorso si è tenuta una manifestazione che ha visto la partecipazione di circa 1.200 persone. Alcuni manifestanti più facinorosi hanno dato luogo a diversi incidenti con il lancio di oggetti, bombe carta e bottiglie contro le Forze di polizia. Al termine della manifestazione sono stati arrestati in flagranza 2 partecipanti con precedenti per violazione della normativa sugli stupefacenti e porto d'armi improprie e sono state identificate altre 10 persone. Sui fatti sono tuttora in corso indagini. La Prefettura partenopea ha immediatamente convocato il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica dove è stata accertata la presenza nella manifestazione di componenti estranee alle ragioni della protesta e attive in azioni violente e preordinate. Nell'occasione è stato disposto un ulteriore rafforzamento dei dispositivi di prevenzione e controllo del territorio, per far fronte alle criticità connesse alla situazione in atto e garantire le legittime manifestazioni di espressione di dissenso dalle infiltrazioni di elementi violenti.
  Anche a Roma, lo scorso 24 ottobre, è stata effettuata una manifestazione di protesta, nella quale è stata registrata la partecipazione di diversi esponenti del movimento di Forza Nuova, nel corso della quale si sono verificati disordini e danneggiamenti.
  L'iniziativa è stata esaminata nell'ambito di un Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, convocato nella stessa giornata, al fine di disporre attenti servizi di vigilanza e controllo nei confronti di eventuali forme degenerate di protesta, estranee alla legittima libertà di manifestazione di pensiero.
  In tale sede le Forze dell'ordine sono state altresì invitate a intensificare l'attività info-investigativa preventiva e di osservazione.
  Di seguito agli scontri sono stati identificati 22 manifestanti, 4 dei quali arrestati ed altrettanti sono stati segnalati all'Autorità Giudiziaria in stato di libertà; sono tuttora in corso ulteriori accertamenti da parte delle Forze di polizia, finalizzati ad identificare gli altri responsabili. Anche nella giornata di ieri si sono svolte nella Capitale tre diverse iniziative di protesta, tra le quali una in Piazza del Popolo e pubblicizzata su facebook da compagini di estrema destra. In serata, sul posto si sono radunate circa 200 persone, tra cui numerosi aderenti al movimento di Forza Nuova ed esponenti delle tifoserie ultras locali.
  Alcuni manifestanti, la cui consistenza numerica è gradualmente aumentata, hanno iniziato ad accendere fumogeni e petardi intonando cori contro le Forze di polizia ivi presenti. Nella circostanza, a seguito dei diversi interventi di alleggerimento condotti dal personale operante, i manifestanti hanno reagito con un fitto lancio di oggetti contundenti e petardi all'indirizzo degli operatori di polizia, nonché attuando, nel dileguarsi, ripetuti danneggiamenti a cassonetti ed arredi urbani.
  Al termine della manifestazione, sono stati identificati ed accompagnati in Questura complessivamente 16 soggetti, ritenuti tra i responsabili dei disordini, tra i quali due noti appartenenti a Forza Nuova, e 5, gravitanti nel contesto ultras, trovati in possesso di vari artifizi pirotecnici di notevole potenza ed armi improprie Tutti sono stati deferiti all'A.G. in stato di libertà.
  Parimenti, nella città di Torino, nella serata del 26 ottobre, si sono concentrati diversi gruppi di manifestanti, principalmente in piazza Vittorio e in piazza Castello, dove, in particolare in quest'ultima, è stata evidenziata la presenza di alcuni ultras delle tifoserie locali. Nel corso della manifestazione alcuni gruppi di violenti si sono aggiunti ai presenti, rendendosi responsabili di danneggiamenti e diversi episodi di violenza nei confronti delle Forze dell'ordine. A seguito di accertamenti sono state tratte in arresto 10 persone e denunciati 2 appartenenti a un gruppo ultras per vari reati; tra di essi quasi tutti risultano gravati da precedenti penali, nonché, in un caso, anche di un provvedimento di DASPO. Ulteriori attività investigative sono in corso.
  In conclusione voglio assicurare che la situazione è costantemente seguita dal Ministero dell'interno sia nelle sue articolazioni a livello centrale, che sul territorio.
  In tale contesto massima è la comprensione verso le legittime preoccupazioni delle fasce sociali più colpite dalla crisi economica legata all'emergenza sanitaria in atto, tuttavia non può essere in alcun modo tollerata alcuna degenerazione violenta delle forme di protesta. Sotto questo profilo massima fermezza sarà assicurata per evitare ogni possibile strumentalizzazione del disagio da parte delle frange estremiste a di gruppi criminali.