ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04851

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 416 del 27/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: FORNARO FEDERICO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 27/10/2020


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 27/10/2020
Stato iter:
28/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/10/2020
Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 28/10/2020
Resoconto CRIMI VITO CLAUDIO VICE MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 28/10/2020
Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/10/2020

SVOLTO IL 28/10/2020

CONCLUSO IL 28/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04851
presentato da
FORNARO Federico
testo di
Martedì 27 ottobre 2020, seduta n. 416

   FORNARO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   da tempo le cronache segnalano la presenza di gruppi dell'estrema destra e neofascisti in scontri e violenze. Il 23 ottobre 2020, uno di questi, Forza Nuova, ha rivendicato la sua presenza in azioni vandaliche e di intimidazione verso i giornalisti a Napoli e Roma;

   i movimenti di estrema destra si organizzano sul web, in particolare sui social, per infiltrarsi nelle manifestazioni organizzate dalle categorie colpite dalla crisi Covid;

   su Telegram è presente la «Rete dei patrioti», movimento di estrema destra che raggruppa diversi movimenti e circoli locali, ispirati al neofascismo, razzismo e nazionalismo. Hanno aderito ventinove sigle, presenti in Lombardia, Veneto, Campania, Puglia, Sicilia e Calabria. Il loro manifesto è diviso in otto punti: dalla creazione dello «Stato nuovo», fino alle «Forze armate, baluardo della Patria e dell'interesse nazionale». Titoli in pieno stile anni '70. Il legame con l'esperienza neofascista degli anni di piombo è diventato evidente la scorsa estate, quando il movimento ha organizzato le manifestazioni «per la verità» il 2 agosto, anniversario della strage di Bologna, in diverse piazze italiane, dove militanti si sono presentati insieme ai più noti esponenti del mondo neofascista con lo slogan «Nessuno di noi era a Bologna». A Roma parteciparono, tra gli altri, Luigi Ciarvardini, condannato in via definitiva per la strage di quaranta anni fa, e Andrea Insabato, condannato per la bomba al Manifesto;

   a Roma l'estrema destra sta tentando di porsi a capo del movimento no-mask. Durante il lockdown una decina di militanti di Forza nuova hanno cercato di forzare il divieto di movimento, presentandosi a piazza Santa Maria Maggiore, dove sono stati fermati dalla Digos. Negli ultimi mesi i movimenti dell'estrema destra e del neofascismo sono stati presenti alle manifestazioni organizzate dai gruppi contrari alle misure di contenimento della pandemia;

   appare evidente una strategia di questi movimenti per alimentare la tensione sociale e favorire atti di violenza e vandalismo oltre a infrangere le norme in atto per il contenimento della pandemia;

   va ricordato che in passato è stato possibile pervenire allo scioglimento di organizzazioni che a parere dell'interrogante presentano analogie con i movimenti in questione, come Ordine nuovo (nel 1973) e Avanguardia Nazionale (nel 1976) –:

   quali iniziative la Ministra interrogata, intenda adottare per quanto di competenza, per monitorare con la massima attenzione e prevenire le azioni di questi gruppi le cui azioni e ideologia li pongono al di fuori dei princìpi costituzionali.
(5-04851)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 ottobre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-04851

  Signor Presidente, Onorevoli deputati, nell'interrogazione si fa riferimento al coinvolgimento di gruppi dell'estrema destra in scontri e violenze e, in particolare, a loro infiltrarsi nelle manifestazioni organizzate dalle categorie colpite dalla crisi emergenziale scaturita dall'emergenza sanitaria in corso.
  A seguito delle più recenti disposizioni adottate e delle conseguenti restrizioni legate alla gestione dell'epidemia da Covid-19, si è registrata un'intensificazione dei fenomeni di protesta che, mirando a cavalcare il malcontento di alcune fasce sociali, contestano le misure, da ultimo, adottate dal Governo nei giorni scorsi.
  Già da alcuni mesi diversi movimenti di estrema destra hanno intrapreso una strategia volta a strumentalizzare il disagio economico derivante dal contesto emergenziale, al fine di acquisire proseliti e popolarità.
  In tale contesto, il movimento di Forza Nuova, a partire dallo scorso giugno, ha preso parte a diverse manifestazioni per lo più a carattere estemporaneo che, in numerosi casi, hanno trovato sostegno nell'ambito dei social network più diffusi.
  Più di recente lo scorso 24 ottobre è stata effettuata una manifestazione di protesta non preavvisata, nel corso della quale si sono verificati disordini e danneggiamenti. Al termine dell'iniziativa sono stati arrestati quattro manifestanti ed altrettanti sono stati segnalati all'Autorità Giudiziaria in stato di libertà; sono tuttora in corso ulteriori accertamenti da parte delle Forze di polizia finalizzati ad identificare gli altri responsabili.
  Nella serata di ieri, tra diverse iniziative di protesta svolte nella Capitale, quella organizzata in Piazza del Popolo è stata pubblicizzata su facebook da compagini di estrema destra. Tra le circa 200 persone radunatesi vi erano numerosi aderenti al movimento di Forza Nuova ed esponenti delle tifoserie ultras locali.
  Alcuni manifestanti, la cui consistenza numerica è gradualmente aumentata, hanno iniziato i disordini accendendo fumogeni e petardi e intonando cori contro le Forze di polizia presenti. Nella circostanza, a seguito dei diversi interventi di alleggerimento condotti dal personale operante, i manifestanti hanno reagito con un fitto lancio di oggetti contundenti e petardi all'indirizzo degli operatori di polizia, nonché attuando, nel dileguarsi, ripetuti danneggiamenti a cassonetti ed arredi urbani.
  Al termine della manifestazione, sono stati identificati ed accompagnati in Questura complessivamente 16 soggetti, ritenuti tra i responsabili dei disordini, tra i quali due noti appartenenti a Forza Nuova, e 5, gravitanti nel contesto ultras, trovati in possesso di vari artifizi pirotecnici di notevole potenza ed armi improprie. Tutti sono stati deferiti all'A.G. in stato di libertà.
  Per quanto riguarda, invece, la «Rete dei Patrioti», richiamata nell'interrogazione, risulta che, sorta lo scorso mese di maggio nell'ambito di Forza Nuova, si sarebbe poi affrancata dal movimento madre, assumendo un'autonomia politica ed organizzativa all'interno dell'area di estrema destra.
  Voglio sottolineare che, con riferimento alle azioni di protesta organizzate nell'ambito dei movimenti di estrema destra, le Forze di polizia effettuano un costante monitoraggio e un intenso lavoro di intelligence e di polizia giudiziaria, anche a fini di prevenzione. Tale attività è svolta anche attraverso una mirata attività di osservazione delle tifoserie ultras.
  È stato, pertanto, impresso il massimo impulso all'attività infoinvestigativa nei confronti degli ambienti della destra radicale, al fine di contrastare a perseguire ogni illegalità e ogni comportamento che si ispiri ai principi del nazi-fascismo e della discriminazione razziale.
  Una particolare attenzione è rivolta dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, all'utilizzo del web ove l'attività informativa ha registrato il crescente tentativo dei movimenti d'estrema destra d'infiltrare numerosi gruppi d'opinione.
  Dall'inizio dell'anno, le indagini svolte su soggetti gravitanti negli ambienti di estrema destra hanno consentito di trarre in arresto 6 militanti d'area e di deferirne 322 all'Autorità Giudiziaria.
  In ogni caso quindi, come emerge anche dai dati illustrati, il Ministero dell'interno, presta la massima attenzione alle diverse forme in cui si manifesta la protesta e ad eventuali forme di degenerazione in violazione dei principi costituzionali.