Legislatura: 18Seduta di annuncio: 400 del 29/09/2020
Primo firmatario: IEZZI IGOR GIANCARLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 29/09/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BORDONALI SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER 29/09/2020 DE ANGELIS SARA LEGA - SALVINI PREMIER 29/09/2020 FOGLIANI KETTY LEGA - SALVINI PREMIER 29/09/2020 INVERNIZZI CRISTIAN LEGA - SALVINI PREMIER 29/09/2020 MATURI FILIPPO LEGA - SALVINI PREMIER 29/09/2020 MOLTENI NICOLA LEGA - SALVINI PREMIER 29/09/2020 STEFANI ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 29/09/2020 TONELLI GIANNI LEGA - SALVINI PREMIER 29/09/2020 VINCI GIANLUCA LEGA - SALVINI PREMIER 29/09/2020 ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 29/09/2020 FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 29/09/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 29/09/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 30/09/2020 Resoconto FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER RISPOSTA GOVERNO 30/09/2020 Resoconto SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) REPLICA 30/09/2020 Resoconto FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
DISCUSSIONE IL 30/09/2020
SVOLTO IL 30/09/2020
CONCLUSO IL 30/09/2020
IEZZI, BORDONALI, DE ANGELIS, FOGLIANI, INVERNIZZI, MATURI, MOLTENI, STEFANI, TONELLI, VINCI, ZOFFILI e FORMENTINI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
l'autorizzazione allo sbarco ad Olbia, in Sardegna, dei centoventicinque immigrati a bordo della nave Alan Kurdi, di proprietà della Ong tedesca Sea Eye e diretta verso il porto di Marsiglia in Francia, rappresenta un caso emblematico della mancanza di una decisa e rigorosa politica dell'attuale Governo di contrasto ai flussi migratori irregolari, nonché della totale assenza, nonostante i proclami, di una condivisa responsabilità tra i Paesi europei in tale materia;
secondo la stampa, l'imbarcazione, che si stava dirigendo in Francia dopo il precedente diniego da parte di Italia e Malta di un porto sicuro, a seguito dell'indisponibilità del Governo francese ad accogliere gli immigrati che si trovavano a bordo, avrebbe quindi ottenuto dal Ministro interrogato prima un «punto di fonda» vicino all'Isolotto d'Ogliastra, poi l'autorizzazione all'approdo presso Arbatax ed infine l'effettivo sbarco degli immigrati presso il porto industriale di Olbia;
il susseguirsi delle notizie che venivano riportate di ora in ora in merito alle diverse decisioni nel frattempo assunte dal Ministro interrogato ha dunque destato enorme preoccupazione tra la popolazione e i rappresentati delle istituzioni sarde, considerata anche l'emergenza in atto nell'isola per l'aumento esponenziale in questi mesi degli arrivi di immigrati irregolari, soprattutto dall'Algeria;
nonostante quanto sopra, si ha notizia che sia stato consentito, non senza difficoltà, l'ingresso al molo del porto di Olbia solo all'onorevole Eugenio Zoffili e all'assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde, mentre ad altri consiglieri regionali che si erano recati sul posto per verificare cosa stesse effettivamente accadendo, sarebbe stato impedito di entrare nell'area e dunque di esercitare le proprie prerogative;
nonostante l'evidente indisponibilità degli altri Paesi europei dimostrata in tale vicenda, secondo una nota del Viminale l'80 per cento degli immigrati sbarcati dalla nave Alan Kurdi «verrà trasferito» in altri Stati;
a seguito dei controlli sanitari, dei centoventicinque immigrati sbarcati ad Olbia dieci sarebbero risultati positivi al Covid-19, tutti asintomatici –:
se intenda chiarire i fatti oggetto dell'interrogazione, fornendo anche precisazioni sulle strutture di alloggio degli immigrati sbarcati e relative misure di sicurezza e sanitarie adottate, sul numero e sulla tempistica di quanti saranno trasferiti in altri paesi europei e sulle ragioni che hanno portato al divieto per i consiglieri regionali di accedere al molo del porto di Olbia.
(5-04671)
Signor Presidente, Onorevoli Deputati, gli Onorevoli interroganti, in relazione alla recente vicenda della nave Alan Kurdi, chiedono di conoscere lo svolgimento dei fatti e di sapere quali destinazioni avranno i migranti sbarcati in Sardegna da quella imbarcazione.
In proposito, informo che lo scorso 19 settembre, la nave Alan Kurdi dell'ONG Sea-Eye, effettuava in area SAR libica tre distinti soccorsi, recuperando rispettivamente 90, 24 e 19 migranti a bordo di tre piccole imbarcazioni.
In ordine ai primi due eventi il comando dell'unità navale effettuava le comunicazioni di competenza al centro di soccorso libico, mentre per la terza operazione di soccorso, ha richiesto un Place of Safety (POS) in Europa. Tale richiesta veniva indirizzata ai centri di soccorso italiano, maltese e tedesco.
Successivamente, il 20 settembre, trovandosi in area SAR maltese, la predetta imbarcazione, inviava una nuova richiesta di POS al centro di soccorso maltese.
Durante le prime ore del successivo 22 settembre, il Centro Internazionale Radio-Medico (CIRM) autorizzava l'evacuazione medica di 2 minori, unitamente ai rispettivi nuclei familiari, per un totale di 8 persone, che venivano condotte a Lampedusa.
Nella giornata del 23 settembre, il centro di soccorso italiano rilevava che l'imbarcazione faceva rotta verso la Francia fino a quando, il giorno dopo, a causa del peggioramento delle condizioni meteo-marine la predetta nave ha trovato riparo nella rada di Arbatax.
Il 25 settembre, dopo lo stazionamento in rada ad Arbatax, è stato autorizzato lo sbarco dei 125 migranti rimanenti nel porto di Olbia, che presenta caratteristiche più idonee per la gestione dell'accoglienza dei migranti sotto il profilo sanitario e di sicurezza.
Per garantire lo sbarco in piena sicurezza, si è provveduto a circoscrivere la zona portuale interessata, delimitando un'area sterile – ben visibile dall'esterno – per le operazioni sanitarie e di polizia, secondo le prescrizioni impartite con apposita ordinanza dal Questore di Sassari.
Al momento dell'attracco, era in atto una manifestazione di protesta avverso lo sbarco ed una manifestazione di cittadini favorevoli all'accoglienza.
Nell'ambito di tali iniziative, l'onorevole Zoffili faceva ingresso nell'area sterile, fino a ridosso della nave, e chiedeva al Prefetto ed al Questore di far entrare nell'area anche alcuni consiglieri regionali che intendevano associarsi alla protesta e monitorare le operazioni.
Per ragioni di ordine e sicurezza pubblica nonché di prevenzione sanitaria, connesse al rischio della diffusione del virus Covid-19, non essendo ancora stato effettuato lo screening, non è stato possibile accogliere la richiesta.
Ritengo di evidenziare che, all'esito dei tamponi, 10 migranti sono risultati positivi al virus COVID-19, anche se asintomatici.
Dopo le attività di sbarco, tutti i migranti sono stati trasferiti in apposite strutture ubicate nelle quattro province della Sardegna dove sono stati sottoposti alla sorveglianza sanitaria, come previsto dalla normativa vigente.
Assicuro, inoltre, che, al fine di evitare l'elusione delle predette misure di prevenzione, è stato disposto il rafforzamento della vigilanza delle strutture di accoglienza di destinazione dei migranti.
Quanto, infine, al ricollocamento delle persone sbarcate, ribadisco che solo 25 migranti resteranno sul territorio nazionale mentre i restanti saranno dislocati in altri Paesi europei che hanno dato la loro disponibilità, non appena saranno concluse le misure di sorveglianza sanitaria a cui ho fatto cenno.