ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04633

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 397 del 22/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: SQUERI LUCA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 22/09/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/09/2020


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/09/2020
Stato iter:
23/09/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/09/2020
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 23/09/2020
Resoconto MORANI ALESSIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 23/09/2020
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/09/2020

SVOLTO IL 23/09/2020

CONCLUSO IL 23/09/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04633
presentato da
SQUERI Luca
testo di
Martedì 22 settembre 2020, seduta n. 397

   SQUERI e BARELLI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il 14 settembre 2020 si è appreso dal sito del Gestore dei mercati energetici che alle ore 20 del 15 settembre 2020, quindi dopo il tramonto del sole, quando dovranno entrare in funzione gli impianti termoelettrici per sostituire il fotovoltaico, il prezzo unico nazionale dell'energia elettrica (Pun), sul mercato del giorno prima (Mpg), sarebbe salito a livelli di picco mai visti prima 162,7 euro a MWh rispetto al Pun di 71,32 (che pure incorpora i valori di picco) di poche ore prima. Un balzo di 90 euro;

   il Pun rappresenta il prezzo di riferimento dell'energia elettrica rilevato sulla borsa elettrica italiana. Il Mpg, identifica la sede ove hanno luogo le negoziazioni delle offerte di acquisto e vendita di energia elettrica nel mercato libero italiano;

   pur considerando la scarsa elasticità con cui gli impianti tradizionali sostituiscono la produzione da fotovoltaico e il rilevante prelievo dovuto ai condizionatori dell'aria in quei giorni afosi, giova considerare che alle 20 la gran parte attività produttive sono chiuse e che il tramonto del sole non può essere considerato un elemento di sorpresa;

   il grafico Gme mostra un'anomalia e, cioè, che le quantità trattate dopo il tramonto sono superiori di quelle in orario di lavoro. Trattandosi del Mpg, che negozia in anticipo le quantità da vendere, non può trattarsi di un incidente;

   i siti specializzati hanno segnalato una fiammata in apertura della settimana 14-20 settembre per i prezzi dell'elettricità all'ingrosso. Staffetta online ha scritto che «(...) il PUN si è attestato a 71,32 euro, un valore che non si vedeva da gennaio 2019 (...). Un massimo orario di 162,57 euro è stato toccato per le ore 20 (...)» di martedì 15 settembre;

   Staffetta ha affermato che ci si sarebbe ritrovati «in un contesto di significativa contrazione dell'offerta e di volumi scambiati in ripresa (...)». Ma il più che raddoppio del prezzo lascia intravedere ipotesi preoccupanti, quale può essere, ad esempio, l'indisponibilità contemporanea di molti impianti termoelettrici –:

   a fronte della necessità di un rafforzamento delle capacità di controllo e di intervento degli enti regolatori, quali spiegazioni sia in grado di fornire il Ministro interrogato, per quanto di competenza, sulla questione esposta in premessa, anche considerando la necessità, al momento del prossimo passaggio al libero mercato, di garantire ai consumatori una offerta a prezzi non soggetti a sbalzi repentini o a tensioni speculative.
(5-04633)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 23 settembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-04633

  Con l'atto in esame gli interroganti rilevano come, nella sessione del mercato elettrico del 15 settembre, il prezzo medio giornaliero si sia attestato a 71,32 euro/MWh, toccando alle ore 20 il valore di 162,57 euro/MWh.
  A riguardo, evidenzio che tale aumento del prezzo ha riguardato tutto il contesto europeo. Infatti, alla medesima ora del giorno in esame, secondo quanto pubblicato dai gestori della borsa elettrica in Francia e Germania, i prezzi sono saliti a livelli anche più elevati di quello italiano (circa 189 euro/MWh).
  Detti picchi di prezzo sui mercati esteri riflettono criticità nei sistemi elettrici di Francia e Germania, legati ad aumenti della domanda per l'eccezionale ondata di caldo che ha colpito il nord Europa (con anomalie fino a 6-8o) e a contestuali ridotte disponibilità sia dell'offerta nucleare in Francia che di quella eolica in Germania che quindi non ha contribuito, come di consueto, al soddisfacimento del fabbisogno. In tale situazione, una parte della produzione italiana si è diretta verso i mercati esteri, risultando esportatrice verso la Francia e saturando la capacità di transito su quella frontiera.
  Quando la situazione di scarsità in Francia e Germania è gradualmente rientrata, in Italia i prezzi sono tornati alla sostanziale normalità del periodo nei giorni immediatamente successivi. A conferma della tenuta del mercato italiano, sottolineo che, sempre secondo quanto pubblicato dai gestori della borsa elettrica in Francia e Germania, nella sessione MGP relativa al 21 settembre, i prezzi in quei territori (Francia e Germania) all'ora 20 sono tornati nuovamente a salire su livelli molto elevati, mentre il prezzo all'ingrosso in Italia si è mantenuto su livelli decisamente più contenuti.
  In conclusione, i prezzi alti registrati in Italia e la loro volatilità sono stati influenzati, nella giornata e nell'ora in esame, dal particolare contesto di scarsità di offerta registrato nei sistemi elettrici centro-europei. Si tratterebbe quindi di una circostanza straordinaria che, allo stato attuale, non desta particolari preoccupazioni in termini di potenziale impatto sui prezzi finali dell'energia elettrica nella misura in cui rimane limitata ad un evento puntuale.
  Rimane fermo il principio per cui, in un mercato interconnesso, il sistema dei prezzi è sempre influenzato da quanto succede in altri contesti e nei mercati collegati, a prescindere dai confini amministrativi.
  Per quanto attiene il controllo dei mercati, voglio precisare che sono già operativi strumenti e disposizioni che consentono all'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente e all'Autorità garante della concorrenza e del mercato, ciascuna nell'ambito delle proprie specifiche competenze, di intervenire in presenza di comportamenti opportunistici o logiche speculative. Sarà cura, comunque, degli uffici competenti del Ministero dello sviluppo economico, acquisire ulteriori elementi al riguardo, anche con Io specifico fine di garantire i consumatori del mercato di riferimento.