ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04534

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 388 del 07/08/2020
Firmatari
Primo firmatario: DURIGON CLAUDIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 07/08/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELLACHIOMA GIUSEPPE ERCOLE LEGA - SALVINI PREMIER 07/08/2020
D'ERAMO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 07/08/2020
VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 08/10/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 07/08/2020
Stato iter:
08/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/10/2020
Resoconto DI PIAZZA STANISLAO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 08/10/2020
Resoconto VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/08/2020

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 08/10/2020

DISCUSSIONE IL 08/10/2020

SVOLTO IL 08/10/2020

CONCLUSO IL 08/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04534
presentato da
DURIGON Claudio
testo presentato
Venerdì 7 agosto 2020
modificato
Giovedì 8 ottobre 2020, seduta n. 405

   DURIGON, BELLACHIOMA, D'ERAMO, VIVIANI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il 27 luglio 2020 la società Yokohama, con sede a Ortona, in località Tamarete, alle ore 13,00 ha convocato una riunione in videoconferenza con le segreterie sindacali territoriali, annunciando la messa in liquidazione dello stabilimento con effetto immediato;

   successivamente, ai lavoratori in piena attività viene improvvisamente disconnesso il supporto informatico, a quelli impegnati nella manutenzione tecnica programmata viene intimato di cessare immediatamente le operazioni ed a tutti, radunati in un'area dismessa dello stabile, viene indicato di uscire prelevando gli effetti personali;

   i sindacati attivano da subito una mobilitazione, organizzando un presidio permanente, mentre il sindaco attiva la richiesta di un tavolo istituzionale;

   all'incontro con i rappresentanti dell'assessorato regionale alle politiche del lavoro e i delegati dall'azienda, svoltosi il 3 agosto 2020 la proprietà ha ribadito che, in nome della «contrazione del mercato petrolifero» l'unica strada percorribile è quella di dismettere lo stabilimento di Ortona;

   altri tentativi di avviare un serio confronto per valutare proposte concrete e alternative sono risultati vani –:

   se, per quanto di competenza, i Ministri interrogati intendano chiarire i fatti di cui in premessa;

   se i Ministri interrogati non ritengano necessario adottare iniziative per spostare il tavolo istituzionale dal livello territoriale al livello nazionale, con rappresentanti dei propri Ministeri, oltre che del comune di Ortona e della regione e dei sindacati dei lavoratori, al fine di valutare ipotesi alternative alla chiusura senza alcun preavviso dello stabilimento e salvaguardare i livelli occupazionali del territorio chietino.
(5-04534)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 8 ottobre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-04534

  Con il presente atto parlamentare, l'Onorevole interrogante richiama l'attenzione sulla situazione occupazionale nello stabilimento della società Yokohama di Ortona (CH).
  Al riguardo, si forniscono gli elementi informativi acquisiti dalla regione Abruzzo presso il quale si sono tenuti specifici incontri finalizzati a trovare una soluzione di continuità industriale ed occupazionale ad Ortona ed elementi informativi dal Ministero dello sviluppo economico presso il quale è stato aperto un tavolo di confronto sulla questione.
  In particolare, il Ministero dello sviluppo economico ha riferito che in data 2 settembre 2020 si è svolto un primo incontro, in modalità call conference, presieduto dal Sottosegretario Todde, al quale hanno partecipato i rappresentanti aziendali, del comune di Ortona e della regione Abruzzo unitamente alle Organizzazione Sindacali. Durante la riunione, la società ha chiarito le motivazioni che hanno determinato la decisione di ricorrere alla messa in liquidazione volontaria e di chiudere lo stabilimento di Ortona, quali: la costante perdita di fatturato – registrata già a partire dal 2015 – che nel 2019 si è attestata ad un valore superiore ai 2 milioni di euro; le previsioni negative per la produzione dei prossimi anni. A ciò si è aggiunta la crisi petrolifera che incide sul business legato alla produzione di tubi in metallo per l'attività estrattiva. La Proprietà ha sostenuto di aver effettuato numerosi sforzi per aumentare la produttività e ridurre i costi, interventi che, tuttavia, non sono stati sufficienti ad impedire l'aumento delle perdite.
  La Società ha rassicurato, inoltre, che i lavoratori stanno percependo per intero la retribuzione, nonostante il fermo attività. Nel corso della riunione è emerso, altresì, che vi sono stati interessamenti alla acquisizione degli asset aziendali ma, non era ancora pervenuta una formale manifestazione di interesse che in ogni caso andrà sottoposta alle valutazioni della casa madre.
  Durante l'incontro il Governo ha sottolineato l'importanza e la necessità di assicurare la continuità produttiva e dei livelli occupazionali, evidenziando, che per tali due obiettivi vi è la massima disponibilità del Ministero dello sviluppo economico e di tutte le Istituzioni locali e nazionali a mettere a disposizione tutti gli strumenti di propria competenza. Si è cercato di scongiurare azioni unilaterali da parte dell'azienda nei confronti dei lavoratori e di voler fornire il tempo necessario ad avviare le interlocuzioni con i vertici giapponesi nonché con i potenziali acquirenti dello stabilimento di Ortona.
  Successivamente, in data 9 settembre 2020, presso il Ministero dello sviluppo economico si è tenuto un nuovo tavolo istituzionale in call conference, durante il quale la proprietà dell'Azienda ha confermato la disponibilità ad iniziare le trattative di cessione del sito e degli asset aziendali con gli investitori che hanno manifestato l'interesse a favorire il prosieguo delle attività industriali nel sito di Ortona. Le OO.SS. hanno chiesto di non aprire la procedura di licenziamento collettivo e di utilizzare il supporto degli ammortizzatori sociali per poter garantire il tempo necessario a valutare le proposte imprenditoriali, al fine di favorire la migliore soluzione per il prosieguo delle attività industriali affinché il passaggio dei lavoratori a nuovi imprenditori avvenga in continuità delle tutele occupazionali. È stato chiuso l'incontro invitando l'Azienda a riconsiderare la decisione di aprire la procedura di licenziamento collettivo nell'immediato evidenziando che le tempistiche della stessa non fornirebbero il tempo sufficiente per la valutazione della migliore soluzione industriale ed occupazionale del Sito di Ortona.
  In occasione dell'ultimo tavolo istituzionale, tenutosi in data 21 settembre 2020 l'Azienda ha ribadito la decisione di procedere all'apertura della procedura di licenziamento collettivo per cessazione di attività subito dopo l'incontro del tavolo ministeriale. L'Azienda e il liquidatore hanno reso noto di avere iniziato le interlocuzioni con tre possibili investitori interessati a rilevare il sito, con l'auspicio che si possa arrivare in poco tempo alla presentazione di una offerta e di un piano di reindustrializzazione ed occupazionale. L'incontro è stato chiuso ribadendo l'appello di tutte le parti all'Azienda a non procedere all'apertura della procedura di licenziamento collettivo, a tutela delle maestranze e della reindustrializzazione del sito, sia dei rapporti che legano la presenza della multinazionale Yokohama in Italia. Tutte le istituzioni, compreso il Ministero del lavoro, si sono adoperate al fine di evitare decisioni unilaterali da parte dell'Azienda con tutte le conseguenti possibili gravi ripercussioni sociali che ne deriverebbero.
  Nell'evidenziare la rilevanza della questione, il Ministero che rappresento seguirà con attenzione lo sviluppo della vicenda al fine di poter valutare possibili azioni di intervento o di tutela per i lavoratori coinvolti e le loro famiglie.