ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04507

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 386 del 04/08/2020
Firmatari
Primo firmatario: BRAGA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/08/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 04/08/2020
Stato iter:
05/08/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/08/2020
Resoconto BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 05/08/2020
Resoconto CANCELLERI GIANCARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 05/08/2020
Resoconto BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/08/2020

SVOLTO IL 05/08/2020

CONCLUSO IL 05/08/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04507
presentato da
BRAGA Chiara
testo di
Martedì 4 agosto 2020, seduta n. 386

   BRAGA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   la superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta è un'arteria che collegherà Montecchio Maggiore (Vicenza) a Spresiano (Treviso) passando per Thiene-Schio, per Bassano del Grappa e Povegliano-Viliorba, a nord di Treviso, interconnettendosi a tre autostrade: l'A4, l'A31 e l'A27. Il suo intero completamento era previsto nel 2020;

   l'articolo 18, comma 1, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, ha istituito presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un fondo speciale con una dotazione complessiva superiore a 2 miliardi di euro per opere infrastrutturali e la «Pedemontana Veneta» è stata inserita negli interventi da finanziare. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti n. 268 del 2013, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono infatti stati assegnati all'opera Pedemontana Veneta 370 milioni di euro;

   nella delibera dell'Anac del 22 novembre 2017 relativa alla citata infrastruttura si afferma che: «è auspicabile un riesame della stima sui volumi di traffico sviluppata dalla società "Area Engineering" da effettuarsi anche alla luce di parametri più oggettivi circa la velocità di progetto utilizzata e l'incremento stimato riferito al cosiddetto traffic calming» e che «sia ancora sbilanciato a sfavore del soggetto pubblico (...) l'impiego delle risorse pubbliche rispetto alla mobilitazione delle risorse private da parte del Concessionario Sis»;

   ritardi nell'esecuzione dei lavori, sequestri di alcuni cantieri per ipotesi di reato come utilizzo di materiali non marchiati CE e miscele di calcestruzzo diverse da quelle previste dagli elaborati progettuali, la pandemia da Coronavirus, l'assenza di un piano definito di viabilità di connessione rendono difficile rispettare il cronoprogramma – peraltro nuovamente aggiornato – per la conclusione dell'opera previsto ad oggi nel 2021;

   la Strada Pedemontana Veneta rischia così di rivelarsi un investimento a minima remunerazione e con alto impatto sul bilancio dello Stato, stante anche il fatto che appare difficile rispettare il sopraddetto nuovo termine di fine lavori –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto e, per quanto di competenza, quali iniziative intenda intraprendere per vigilare, anche in considerazione alle ingenti risorse statali concesse dal fondo citato in premessa, sull'effettivo completamento della Strada Pedemontana Veneta nonché sulla sostenibilità economica, ambientale e sociale dell'infrastruttura.
(5-04507)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 agosto 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-04507

  La progettazione, costruzione e gestione della superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta è regolata dalla Convenzione sottoscritta il 21 ottobre 2009 tra l'ATI – consorzio stabile SIS ed il commissario delegato, nominato con ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3802/2009.
  L'opera è di competenza della Regione del Veneto, che svolge le funzioni di soggetto concedente.
  Secondo il progetto approvato, l'opera ha caratteristiche di superstrada a pedaggio e, ad ultimazione lavori, si estenderà da Montecchio Maggiore a Spresiano, per una lunghezza complessiva di circa 95 chilometri. Il tracciato previsto si sviluppa attraverso il distretto industriale di Thiene-Schio, Bassano del Grappa, Montebelluna e la zona a nord di Treviso; sono previste tre interconnessioni, rispettivamente con le autostrade A4, A31 ed A27, e la sede stradale prevista è di due carreggiate ciascuna con due corsie per senso di marcia.
  Il 20 settembre 2010 è stato approvato il progetto definitivo dell'opera da parte del commissario delegato e nel mese di novembre 2011 sono stati avviati i lavori.
  Il 15 febbraio 2011 la società Superstrada Pedemontana Veneta è subentrata all'ATI SIS firmataria della convenzione originaria.
  Nell'anno 2015 è stato rimodulato il Piano Economico Finanziario sulla base delle indicazioni fornite dai soggetti finanziatori (Cassa Depositi e Prestiti e BEI).
  Nel 2016, cessata la gestione emergenziale, le competenze inerenti la realizzazione dell'intervento sono state riassegnate alla Regione del Veneto.
  Dal mese di giugno 2019 è percorribile il primo tratto di circa 7 chilometri (dalla progressiva 23,6 al chilometro 29,3).
  Come ricordato dall'Onorevole interrogante, per l'esecuzione di tale intervento è prevista l'erogazione di un contributo pubblico pari a 370 milioni di euro, ai sensi dell'articolo 18 del decreto- legge n. 69 del 2013.
  Per assicurare la bancabilità del progetto alla luce dei dati aggiornati, il contratto di concessione è stato aggiornato includendo una garanzia da parte della Regione del Veneto e l'obbligo, da parte della società concessionaria, di riversare alla Regione i ricavi da pedaggio.
  Concludo evidenziando che l'opera è di competenza esclusivamente regionale e che, pertanto, la Regione del Veneto è tenuta ad effettuare tutte le verifiche, anche di natura contrattuale.