Legislatura: 18Seduta di annuncio: 372 del 15/07/2020
Primo firmatario: LOSS MARTINA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 15/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 15/07/2020 BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 15/07/2020 GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 15/07/2020 GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 15/07/2020 LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 15/07/2020 LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER 15/07/2020 MANZATO FRANCO LEGA - SALVINI PREMIER 15/07/2020 PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER 15/07/2020 CATTOI VANESSA LEGA - SALVINI PREMIER 15/07/2020 BINELLI DIEGO LEGA - SALVINI PREMIER 15/07/2020 MATURI FILIPPO LEGA - SALVINI PREMIER 15/07/2020 PICCOLO TIZIANA LEGA - SALVINI PREMIER 15/07/2020 SUTTO MAURO LEGA - SALVINI PREMIER 15/07/2020
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 15/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 16/07/2020 Resoconto BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER RISPOSTA GOVERNO 16/07/2020 Resoconto L'ABBATE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI) REPLICA 16/07/2020 Resoconto LOSS MARTINA LEGA - SALVINI PREMIER
DISCUSSIONE IL 16/07/2020
SVOLTO IL 16/07/2020
CONCLUSO IL 16/07/2020
LOSS, VIVIANI, BUBISUTTI, GASTALDI, GOLINELLI, LIUNI, LOLINI, MANZATO, PATASSINI, VANESSA CATTOI, BINELLI, MATURI, PICCOLO e SUTTO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
il settore apistico italiano conta circa 63 mila apicoltori italiani, con 1,5 milioni di alveari, 220 mila sciami, 23 mila tonnellate di prodotto e oltre 60 varietà;
dalla Cina nel mercato europeo, e quindi anche in quello italiano, arrivano circa 80 mila tonnellate di miele contraffatto perché prodotto senza l'utilizzo delle api mellifere;
questo crea una concorrenza sleale fortemente penalizzante per l'apicoltura italiana dove il prezzo medio di produzione è di 3,99 euro/kg contro circa 1,24 euro/Kg di quello cinese, nonché pesanti ricadute su tutta l'agricoltura italiana, che dipende al 70 per cento dalle api nella loro funzione di impollinatori;
mentre in tutto il mondo diminuisce la produzione di miele a causa della forte diminuzione delle api dovuta anche dai cambiamenti climatici – in Italia circa il 50 per cento in meno nel 2019, per un valore di 70 milioni di euro – quella cinese, di contro, aumenta di anno in anno, questo perché il miele viene prodotto adulterando e miscelando sciroppo di zucchero con il miele naturale rendendolo in questo modo simile al miele naturale;
questa metodologia ovviamente non è conforme alle norme europee, perché nell'Unione europea il miele prodotto dalle api deve essere essiccato e maturato nell'alveare senza l'aggiunta di sostanze estranee, mentre in Cina non c'è l'obbligo di rispettare questo processo e l'uomo si sostituisce alle api nella realizzazione del processo di maturazione;
in Cina il metodo utilizzato per la produzione del «falso» miele è più rapido ed economico, perché accelera i processi di deumidificazione e maturazione che le api effettuano con tempi molto più dilatati, rendendo il prodotto finale privo delle sue peculiari caratteristiche di genuinità;
durante l'emergenza Covid-19 il consumo dei miele in Italia è aumentato di quasi il 44 per cento ma purtroppo la produzione interna non riesce a soddisfare la domanda; nel 2019 la produzione nazionale è arrivata appena a 15 milioni di chilogrammi a fronte di un quantitativo di quasi 25 milioni di chilogrammi di miele importato durante l'anno dall'estero, soprattutto da Ungheria e Cina. Quasi due barattoli di miele su tre sono stranieri –:
quali iniziative intenda intraprendere al fine di proteggere il settore apistico dall'invasione del miele cinese contraffatto a tutela di quello made in Italy, simbolo di tipicità e biodiversità, in quanto sarebbe a rischio la sicurezza alimentare del Paese e dei prodotti agricoli italiani nonché la salute dei consumatori.
(5-04354)