ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04130

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 354 del 10/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: TRIPODI MARIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 10/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ATTIS MAURO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 10/06/2020


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 10/06/2020
Stato iter:
25/06/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/06/2020
Resoconto TRIPODI MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 25/06/2020
Resoconto TOFALO ANGELO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 25/06/2020
Resoconto TRIPODI MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/06/2020

SVOLTO IL 25/06/2020

CONCLUSO IL 25/06/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04130
presentato da
TRIPODI Maria
testo di
Mercoledì 10 giugno 2020, seduta n. 354

   MARIA TRIPODI e D'ATTIS. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   il Capo di Stato Maggiore della difesa, generale Enzo Vecciarelli, avrebbe individuato l'aeroporto militare di Amendola (Foggia) ove già stazionano i velivoli F35 a decollo convenzionale dell'Aeronautica militare – quale unico polo nazionale dei velivoli F-35B, a decollo verticale, sia della Marina militare che dell'Aeronautica militare. Tale scelta ha comportato l'interruzione dei lavori di ammodernamento della base aerea di Grottaglie della Marina militare, già in avanzato stato di realizzazione e progettazione, sottraendo all'indotto Jonico importanti risorse in un momento particolarmente delicato, a causa della vicenda relativa alla chiusura degli impianti ex ILVA, che ha avuto pesanti ripercussioni economiche per la provincia di Taranto;

   appare incomprensibile l'allontanamento degli F35-B della Marina militare, oltre che dalla loro naturale base di rischieramento (Grottaglie), anche dalla Portaerei Cavour (con sede a Taranto a solo pochi chilometri di distanza), cui sono indissolubilmente legati per lo svolgimento delle proprie missioni, comportando con ciò una ingente spesa annuale per ogni trasferimento dei velivoli della Marina militare per operare dalla propria unità;

   significativo è anche l'aspetto collegato alle ingenti perdite di sinergie operative e addestrative tra il nuovo velivolo F35-B della Marina militare e l'AV8 plus, di stanza a Grottaglie e destinato a lasciare il servizio operativo in concomitanza con l'acquisizione delle capacità operative del nuovo mezzo;

   sarebbe, pertanto, auspicabile riprendere i lavori di adeguamento della base di Grottaglie sia per non disperdere la sua trentennale vocazione di supporto alle Forze aeree della Marina militare sia per non penalizzare ulteriormente l'indotto tarantino, già duramente colpito dalla crisi dell'ex Ilva –:

   se non ritenga di valutare al meglio tutte al meglio tutte le implicazioni della scelta comprese quelle di natura economica e sociale, anche al fine di sanare le possibili congiunture negative derivanti dall'eventuale trasferimento da Grottaglie del Gruppo aerei imbarcati.
(5-04130)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 giugno 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-04130

  Riguardo al destino dei Gruppi di Volo attualmente insistenti nella base di Grottaglie, mi preme innanzitutto dare assicurazione del fatto che la Difesa intende mantenere la propria presenza nella località tarantina.
  Su Grottaglie, infatti, la Stazione Aeromobili della Marina Militare continuerà ad ospitare il 4o gruppo di volo elicotteri, con i relativi supporti logistici; rappresento, altresì, che sono in atto interlocuzioni in ambito governativo finalizzate a coinvolgere alcune realtà industriali nazionali già operanti nell'area e che hanno manifestato interesse a continuare nello sviluppo ulteriore – in loco – delle proprie attività. Al riguardo, preme evidenziare il progetto relativo allo «Spazioporto» per i voli suborbitali ed il polo industriale, sia con lo stabilimento Leonardo che con la piattaforma europea per la sperimentazione dei voli senza pilota.
  Inoltre, il Dicastero ha sviluppato e individuato numerose progettualità funzionali per il rilancio della Città di Taranto e della relativa occupazione, nella prospettiva di acquisire vantaggi estesi e duraturi sull'intero territorio. Tali progettualità si stanno sviluppando attraverso l'istituto dell'ormai noto Contratto Istituzionale di Sviluppo di Taranto (CIS-Taranto) e del redigendo decreto «Cantiere Taranto», strumenti che potranno consentire una ripresa del territorio, in termini di investimenti ed occupazione, avviando, al contempo, la sua riconversione ambientale. Mi riferisco, solo a titolo di esempio, alla valorizzazione turistico-culturale di alcuni siti dell'Arsenale Marittimo Militare, all'ammodernamento del Ponte Girevole di Taranto che consente l'accesso delle navi in Mar Piccolo, alla manutenzione del Castello Aragonese e all'ammodernamento dell'Arsenale Marittimo Militare e della Caserma «Castrogiovanni» per la realizzazione della Scuola Allievi Carabinieri.
  Relativamente alla dislocazione della componente STOVL (Short Take Off and Vertical Landing) dei velivoli F-35, il tema è connotato da implicazioni di natura operativa, organica, logistica ed infrastrutturale tali da aver reso necessarie, da parte della Difesa, valutazioni protratte, approfondite ed articolate che – è opportuno evidenziarlo – sono state effettuate anche ad opera di precedenti compagini governative e risalgono in buona parte a trascorse legislature. A riprova di ciò, i lavori inizialmente previsti sulla base di Grottaglie – peraltro effettuati solo in una minima parte, comunque funzionale ai futuri impieghi della base – furono sospesi già nel 2016.
  I criteri adottati sono – da tempo – una linea guida estesa a tutti i programmi di riorganizzazione della componente operativa dello strumento militare, che a fattor comune perseguono i criteri di razionalizzazione, integrazione interforze e riduzione del peso logistico, allo scopo di consentire flessibilità e agilità di impiego, criteri, peraltro, ripresi dalle linee di indirizzo del Ministro della difesa.
  Per quanto attiene al tema della dislocazione delle due componenti a decollo verticale, esso è da tempo oggetto di un approfondimento, guidato dallo Stato Maggiore della Difesa unitamente alle Forze Armate interessate e condotto nell'ottica di favorire il processo di integrazione e la ottimizzazione nell'utilizzo della preziosa capacità STOVL, nel rispetto delle peculiarità di impiego proprie di ciascuna delle due Forze Armate.