ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04120

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 353 del 09/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: DE LORENZO RINA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
INVIDIA NICCOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 09/06/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 09/06/2020
Stato iter:
10/06/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/06/2020
Resoconto DE LORENZO RINA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 10/06/2020
Resoconto DI PIAZZA STANISLAO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 10/06/2020
Resoconto DE LORENZO RINA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/06/2020

SVOLTO IL 10/06/2020

CONCLUSO IL 10/06/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04120
presentato da
DE LORENZO Rina
testo di
Martedì 9 giugno 2020, seduta n. 353

   DE LORENZO e INVIDIA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la Jabil, multinazionale americana, ha annunciato il licenziamento di 190 lavoratori dello stabilimento di Marcianise, in provincia di Caserta, nonostante la tragica emergenza sanitaria ed economica che attualmente ci si trova ad affrontare e nonostante il decreto-legge «Cura Italia» e il decreto-legge «Rilancio» prevedano espressamente il divieto di licenziamenti in un momento così difficile per l'economia del Paese. Tali licenziamenti costituirebbero un evento drammatico in grado di incidere in maniera profondamente negativa su un territorio già segnato da livelli di disoccupazione altissimi con famiglie monoreddito prive di qualsiasi forma di sostentamento;

   anche se la multinazionale statunitense aveva già avviato un percorso di ricollocazione per 350 dipendenti, in questo momento storico, uno dei più difficili che il nostro Paese si trova a vivere dal secondo dopoguerra, la Jabil avrebbe potuto avvalersi degli ammortizzatori sociali predisposti ad hoc dal Governo al fine di tutelare i propri lavoratori;

   «Huffingtonpost» del 22 maggio 2020 pubblica un articolo nel quale vi è la dichiarazione di un lavoratore secondo cui «la gestione Jabil in Italia si è caratterizzata solo per le acquisizioni e il ricorso costante agli ammortizzatori e agli altri strumenti messi a disposizione dalla normativa italiana, e mai per veri piani industriali e produttivi [...] Per noi a Marcianise il lavoro non c'è mai stato, eppure la multinazionale americana ha 120 stabilimenti nel mondo con 200 mila dipendenti, e, tranne in Italia, realizza ovunque un ottimo fatturato»;

   in un articolo di Skytg24 del 1° giugno 2020 le organizzazioni sindacali Campania e di Fim Fiom dichiarano che «l'audizione in consiglio regionale della Campania ha rappresentato solo un passaggio a vuoto: nel silenzio della politica si è consumato un altro incontro senza risultati. Resta la conferma dei licenziamenti [...] esiste una multinazionale che, come Jabil, abbandona i tavoli violando le leggi italiane e abbandonando 190 lavoratrici e lavoratori con le loro famiglie», sollecitando «un intervento forte da parte delle istituzioni a tutti i livelli per salvare 190 posti di lavoro a partire dal ritiro dei licenziamenti e costruendo soluzioni alla luce del sole con i livelli istituzionali»;

   in data 3 giugno 2020 la Jabil ha revocato i 190 licenziamenti, ma occorrerebbero avere maggiori garanzie al riguardo –:

   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda assumere al fine di garantire una continuità occupazionale per i lavoratori mediante una loro ricollocazione presso altre aziende, assicurando agli stessi i diritti pregressi mediante una garanzia allo stabile mantenimento del posto di lavoro.
(5-04120)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 10 giugno 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-04120

  Con il presente atto parlamentare, l'Onorevole interrogante richiama l'attenzione del Governo sulla vertenza riguardante la multinazionale americana Jabil con sede a Marcianise (CE).
  Al riguardo posso riferire che grazie alla mediazione condotta dal Ministro Catalfo insieme ai tecnici del Ministero del lavoro e del Sottosegretario allo sviluppo economico Alessandra Todde, Jabil ha deciso di revocare i 190 licenziamenti dello stabilimento di Marcianise.
  Il 3 giugno scorso, infatti, si è raggiunto un importante accordo tra Azienda e Sindacati per la revoca immediata dei licenziamenti di 190 lavoratori coinvolti.
  Questo risultato arriva al termine di una lunga trattativa, in videoconferenza per l'emergenza da COVID-19 – iniziata il 23 maggio scorso e proseguita in alcuni giorni per tutta la notte – e che ha richiesto specifiche interlocuzioni telefoniche tra il Ministro Catalfo e il Sottosegretario Todde anche con i vertici statunitensi di Jabil Circuit Inc.
  L'accordo definisce un percorso condiviso tra Azienda, Sindacati e Istituzioni che consentirà la ripresa del processo di ricollocazione dei lavoratori in esubero al fine di assicurare loro la necessaria continuità occupazionale.
  Durante il periodo di ricollocazione l'Azienda potrà proseguire nell'utilizzo della CIGO per causale «Covid-19» e accedere, successivamente, al «Fondo nuove competenze» – appena introdotto con il decreto-legge «Rilancio» per iniziativa del Ministero che rappresento – al fine di sostenere il processo di formazione del personale interessato alla ricollocazione.
  Con l'accordo siglato il 3 giugno, Jabil ha anche confermato il proprio progetto industriale, mantenendo la presenza operativa in Italia e nel sito di Marcianise.
  Le fasi successive saranno oggetto di incontri periodici tra Azienda e sindacati presso il Ministero dello sviluppo economico, con la partecipazione dei rappresentanti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e della regione Campania, per verificare la concreta attuazione dell'accordo raggiunto.
  Pertanto, con le misure ordinarie e straordinarie messe in campo dal Ministero che rappresento e dal Ministero dello sviluppo economico per fronteggiare l'emergenza Coronavirus, i lavoratori di Jabil non solo riceveranno un sostegno al reddito con la cassa integrazione, ma saranno accompagnati in un percorso di ricollocazione verso altre aziende.
  Nel sottolineare la rilevanza della vicenda, il Ministero che rappresento continuerà a seguire la questione, assicurando che venga garantita un'adeguata prospettiva occupazionale a tutti i lavoratori coinvolti. A tal proposito, segnalo che proprio ieri pomeriggio, si è tenuto il primo incontro fra Jabil e i sindacati presso il Ministero dello Sviluppo Economico al quale ha partecipato il ministro Catalfo insieme al sottosegretario Alessandra Todde. Si tratta di un primo passo volto a individuare altre aziende presso cui ricollocare, su base volontaria, i lavoratori dello stabilimento di Marcianise e accompagnarli così lungo un percorso concreto di continuità occupazionale.