ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03972

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 339 del 13/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: CECCANTI STEFANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MICELI CARMELO PARTITO DEMOCRATICO 13/05/2020
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 13/05/2020
DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 13/05/2020
POLLASTRINI BARBARA PARTITO DEMOCRATICO 13/05/2020
RACITI FAUSTO PARTITO DEMOCRATICO 13/05/2020
VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 13/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/05/2020
Stato iter:
14/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/05/2020
Resoconto MICELI CARMELO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 14/05/2020
Resoconto SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 14/05/2020
Resoconto MICELI CARMELO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/05/2020

SVOLTO IL 14/05/2020

CONCLUSO IL 14/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03972
presentato da
CECCANTI Stefano
testo di
Mercoledì 13 maggio 2020, seduta n. 339

   CECCANTI, MICELI, FIANO, DE MARIA, POLLASTRINI, RACITI e VISCOMI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il decreto-legge n. 6 del 2020 qualificava come illecito penale, di natura contravvenzionale, il mancato rispetto delle misure di contenimento anti Covid-19;

   successivamente, il decreto-legge n. 19 del 2020, che ha abrogato le previsioni del decreto n. 6 del 2020, ha stabilito che le sanzioni applicabili per la violazione delle misure di contenimento del contagio siano invece prevalentemente sanzioni amministrative, pecuniarie e interdittive, e solo nei casi più gravi una sanzione penale;

   in particolare l'articolo 4 prevede che, salvo che il fatto costituisca reato, chiunque violi le misure di contenimento previste dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, da provvedimenti delle regioni o da ordinanze del sindaco, è soggetto alla sanzione amministrava pecuniaria del pagamento di una somma da 400 a 3.000 euro (cifra attualmente ridotta a 1.000 euro a seguito dell'approvazione di un emendamento nel corso dell'esame alla Camera), che aumenta fino a un terzo se la violazione avviene con l'utilizzo di un veicolo. Inoltre, in caso di reiterazione, la sanzione è raddoppiata;

   tali nuove sanzioni amministrative si applicano anche alle violazioni commesse anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto-legge stesso, operando quindi una depenalizzazione dei fatti riconducibili al nuovo illecito amministrativo;

   il decreto n. 19 ha introdotto, inoltre, un nuovo reato contravvenzionale di inosservanza della quarantena che consiste nell'arresto da 3 mesi a 18 mesi e nell'ammenda da euro 500 ad euro 5.000;

   in questi mesi le forze di polizia sono state impegnate nelle operazioni di controllo sul fronte del contrasto alla diffusione del Covid-19 che hanno comportato una sistematica esposizione al contagio degli stessi;

   con circolare 28 marzo 2020 del Ministero dell'interno è stato specificato che i proventi delle sanzioni sono destinati allo Stato per tutte le violazioni relative a misure restrittive disposte con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, qualunque sia il soggetto che ha accertato l'illecito, mentre i proventi delle violazioni da chiunque accertate relative ad inosservanza di provvedimenti delle regioni o dei sindaci sono destinati agli stessi enti che li hanno adottati –:

   quanti controlli siano stati effettuati ad oggi e con quale esito, a quanto ammonti il totale delle sanzioni irrogate e se esistano condizioni ostative alla possibilità di destinare una quota di tali risorse ad iniziative di solidarietà nei confronti degli operatori delle forze di polizia che per causa di servizio abbiano contratto il virus e riportato danni permanenti e per i familiari degli stessi qualora siano rimasti vittime.
(5-03972)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 14 maggio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-03972

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati,

  per garantire l'osservanza dei provvedimenti governativi connessi all'emergenza epidemiologica in atto sono stati predisposti dai Prefetti articolati dispositivi di vigilanza e controllo del territorio, affidati alle Forze di polizia, con il concorso, in talune province, di personale delle Forze armate appartenente al contingente dell’«Operazione strade sicure».
  Dai dati in possesso del Ministero dell'interno risulta che, su base nazionale, dal 10 marzo al 12 maggio scorso sono state controllate 14.110.461 persone, di cui:
   322.842 sanzionate amministrativamente ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19 per il mancato rispetto delle misure di contenimento;
   116.428 denunciate dal 10 al 25 marzo 2020 per la violazione dell'articolo 650 del codice penale (inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità);
   939 denunciate per violazione dell'obbligo della quarantena.

  Nello stesso periodo, ovvero dal 10 marzo al 12 maggio scorso, sono stati effettuati controlli anche su 5.439.646 esercizi commerciali nell'ambito dei quali:
   6.657 titolari sono stati sanzionati amministrativamente ai sensi del predetto articolo 4 del decreto-legge n. 19 del 2020;
   2.621 sono stati denunciati dal 10 al 25 marzo 2020 per la violazione dell'articolo 650 del codice penale.

  Con riferimento ai controlli effettuati su persone alla guida di autoveicoli, risulta che, dal 12 marzo al 12 maggio 2020, ne sono stati effettuati dalla Polizia Stradale complessivamente 544.832, di cui 272.863 in ambito autostradale e 271.969 sulla viabilità ordinaria.
  Quanto alla possibilità, prospettata dagli onorevoli interroganti, di destinare una quota dei proventi delle violazioni suddette ad iniziative di solidarietà nei confronti degli operatori delle Forze di polizia, che per causa di servizio abbiano contratto il virus e abbiano riportato danni permanenti, si condivide l'intento anche se, al momento, la normativa vigente non dispone in tal senso.
  L'Amministrazione dell'interno, al riguardo, manifesta sin da subito la disponibilità per ogni utile approfondimento.