ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03967

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 339 del 13/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: BRESCIA GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BALDINO VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2020
ALAIMO ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2020
BILOTTI ANNA MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2020
CATTOI MAURIZIO MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2020
CORNELI VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2020
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2020
DE CARLO SABRINA MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2020
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2020
FORCINITI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2020
MACINA ANNA MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2020
PARISSE MARTINA MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2020
SILVESTRI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2020
SURIANO SIMONA MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2020
TRIPODI ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 13/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/05/2020
Stato iter:
14/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/05/2020
Resoconto BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 14/05/2020
Resoconto SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 14/05/2020
Resoconto BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/05/2020

SVOLTO IL 14/05/2020

CONCLUSO IL 14/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03967
presentato da
BRESCIA Giuseppe
testo di
Mercoledì 13 maggio 2020, seduta n. 339

   BRESCIA, BALDINO, ALAIMO, BILOTTI, MAURIZIO CATTOI, CORNELI, D'AMBROSIO, SABRINA DE CARLO, DIENI, FORCINITI, MACINA, PARISSE, FRANCESCO SILVESTRI, SURIANO e ELISA TRIPODI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 27 aprile 2020, l'agente scelto di polizia Pasquale Apicella è stato ucciso a Napoli durante l'inseguimento di una banda di rapinatori;

   l'agente Apicella, come purtroppo tanti altri servitori dello Stato, ha sacrificato la propria vita difendendo i valori della legalità e i principi fondamentali della democrazia;

   anche per riconoscere questo sacrificio appare, dunque, sempre più urgente un intervento legislativo, da troppo tempo atteso, per estendere alle vittime del dovere i benefici riconosciuti a quelle del terrorismo dalla legge 3 agosto 2004, n. 206 e mettere così fine a una normativa eterogenea che ha dato spesso adito a contenziosi e disparità di trattamento;

   su richiesta del gruppo del Movimento 5 Stelle, è stato avviato l'esame presso la competente Commissione del Senato di provvedimenti in materia, che vedono anche la sostanziale convergenza di gruppi di opposizione; appare fondamentale il contributo del Governo in ordine ai fondi necessari per la copertura degli oneri –:

   se il Ministro interrogato non ritenga urgente e necessario un intervento normativo al fine di equiparare le vittime del dovere a quelle del terrorismo, secondo quanto esposto in premessa, chiarendo – per quanto di competenza – i profili onerosi di una simile misura e la relativa copertura economica.
(5-03967)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 14 maggio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-03967

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati,

  nell'interrogazione si fa riferimento al tragico episodio della morte dell'agente scelto Pasquale Apicella, avvenuta a Napoli lo scorso 27 aprile, durante l'inseguimento di una banda di rapinatori.
  Prima di rispondere ai quesiti posti dagli onorevoli interroganti consentitemi di esprimere, a nome mio e di tutto il Governo, il più profondo cordoglio per la sua morte e manifestare solidarietà alla sua famiglia, colpita da una così immane tragedia. Nel contempo, desidero rinnovare i sentimenti di riconoscenza per il quotidiano impegno di tutte le donne e gli uomini delle Forze dell'ordine al servizio dei cittadini.
  Lo scorso 27 aprile alcuni agenti del Commissariato San Carlo Arena di Napoli sono intervenuti in via Abate Minichini, nei pressi della banca Crédit Agricole, dove quattro persone cercavano di asportare un apparecchio ATM. Alla vista della Volante, i malviventi sono fuggiti e mentre uno di loro riusciva a dileguarsi gli altri sono saliti a bordo di un'autovettura e, procedendo contromano, hanno speronato l'auto della Polizia.
  Nel frattempo è arrivata sul posto anche una pattuglia del commissariato Secondigliano che veniva deliberatamente tamponata dai fuggitivi nella parte anteriore sinistra. A seguito dello scontro, due di essi, rimasti feriti, sono stati arrestati per omicidio volontario, tentata rapina e ricettazione.
  L'Agente scelto Pasquale Apicella, autista della Volante, a causa del violento impatto ha purtroppo perso la vita, mentre il collega che gli sedeva accanto è stato trasportato all'ospedale Cardarelli, dove gli sono state riscontrate varie contusioni.
  Le indagini svolte hanno permesso di identificare gli altri complici che sono stati rintracciati poco dopo all'interno del campo rom «Ponte Riccio» di Giugliano e sottoposti a fermo di indiziato di delitto, emesso dal Pubblico Ministero.
  Passando ai quesiti posti dagli Onorevoli interroganti, in relazione alla invocata equiparazione delle vittime del dovere a quelle di terrorismo, evidenzio come già da tempo la tematica sia all'attenzione del Ministero dell'interno.
  Le vittime del terrorismo, difatti, hanno diritto ad una serie di provvidenze peculiari non solo di natura economica, ma anche di natura previdenziale, fiscale e sanitaria, molte delle quali non sono riconosciute alle vittime del dovere.
  L'introduzione poi di principi di diritto da parte della Corte di cassazione a Sezioni Unite (sentenza n. 10791 del 2017) ha notevolmente inciso sull'applicazione della normativa di settore.
  Diversamente da quanto previsto nei precedenti orientamenti giurisprudenziali, la citata pronuncia ha stabilito che il riconoscimento del diritto di vittima del dovere agli appartenenti alle Forze di polizia, che abbiano riportato ferite e lesioni in determinate attività di servizio, debba prescindere dal criterio del «rischio superiore» rispetto a quello insito nelle ordinarie funzioni istituzionali. Ciò ha determinato una sovrapposizione tra le due ben distinte figure di vittima del dovere e deceduto o infortunato per lesioni riconosciute come dipendenti da causa di servizio e, di conseguenza, un moltiplicarsi di soggetti riconosciuti come vittime del dovere.
  Al fine di effettuare una ricognizione delle problematiche volte alla predetta equiparazione, è stato istituito presso il Ministero dell'interno, un Tavolo tecnico presieduto dal «commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e dei reati intenzionali violenti», finalizzato a coordinare le diverse Amministrazioni interessate all'attuazione delle disposizioni in materia di vittime del dovere a causa di azioni criminose, approfondendo la specifica problematica dell'equiparazione delle vittime del dovere alle vittime del terrorismo.
  Si tratta di un tema complesso, anche per la molteplicità delle fattispecie che vengono prese in considerazione.
  Ritengo opportuno ricordare che sono state presentate in Parlamento alcune proposte di legge in materia, come hanno ricordato gli onorevoli interroganti.
  L'esigenza di un intervento di generale riassetto normativo risulta quindi evidente e condivisibile, soprattutto in considerazione dei profili di frammentarietà e disorganicità delle diverse disposizioni normative esistenti.
  Il Ministero dell'interno seguirà pertanto con attenzione il percorso delle iniziative legislative all'esame del Parlamento, offrendo al riguardo ogni utile contributo.