ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03896

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 334 del 05/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: FONTANA ILARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEIANA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2020
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2020
SEGNERI ENRICA MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2020
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2020
D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2020
FEDERICO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2020
LICATINI CATERINA MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2020
MANCA ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2020
MARAIA GENEROSO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2020
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2020
RICCIARDI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2020
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2020
VARRICA ADRIANO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2020
VIANELLO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2020
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2020
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/05/2020
Stato iter:
06/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/05/2020
Resoconto FONTANA ILARIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 06/05/2020
Resoconto MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 06/05/2020
Resoconto FONTANA ILARIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/05/2020

SVOLTO IL 06/05/2020

CONCLUSO IL 06/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03896
presentato da
FONTANA Ilaria
testo di
Martedì 5 maggio 2020, seduta n. 334

   ILARIA FONTANA, DEIANA, FRUSONE, SEGNERI, DAGA, D'IPPOLITO, FEDERICO, LICATINI, ALBERTO MANCA, MARAIA, MICILLO, RICCIARDI, TERZONI, VARRICA, VIANELLO, VIGNAROLI e ZOLEZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   l'emergenza sanitaria attualmente in corso ha accentuato le problematiche connesse alla gestione dei rifiuti;

   la discarica di Roccasecca (FR) è in esercizio sin dall'emergenza rifiuti dei primi anni 2000, con ordinanza commissariale del 28 novembre 2002 che ha autorizzato l'esercizio del primo invaso da 100 mila metri cubi. Con successivi ampliamenti gli invasi sono diventati quattro per un totale di circa 2,7 milioni di metri cubi;

   con determinazione dirigenziale del 22 gennaio 2019 la regione Lazio ha espresso parere favorevole alla sopraelevazione e contestuale ampliamento della discarica nella misura di 16,7 metri rispetto alla quota attuale, malgrado il parere contrario del Mibact, e approvato il progetto con provvedimento autorizzatorio unico;

   a seguito di opposizione presentata dal Mibac, con delibera del 7 marzo 2019, la Presidenza del Consiglio dei ministri ne ha accolto parzialmente le osservazioni riducendo la sopraelevazione della discarica a 10 metri, con termine dell'esercizio dell'invaso al 14 maggio 2020;

   con nota del 23 marzo 2020, la regione Lazio chiedeva alla Presidenza del Consiglio dei ministri la revoca della delibera del 7 marzo 2019 in virtù della necessità di maggiori conferimenti in discarica per esigenze dovute all'emergenza COVID-19;

   il 20 aprile 2020 il Consiglio dei ministri ha revocato la propria deliberazione del 7 marzo 2019, consentendo il proseguimento dell'esercizio della discarica fino al 31 dicembre 2020;

   con determinazione del 2 dicembre 2019 la regione Lazio aveva già espresso giudizio di compatibilità ambientale circa il progetto del quinto invaso della discarica;

   le pressioni ambientali rischiano di aggravarsi ulteriormente considerato che i presupposti assunti a fondamento della richiesta di revoca legittimano, nelle fasi dell'emergenza sanitaria in atto, il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti mediante l'esercizio delle ordinanze contingibili e urgenti di cui all'articolo 191 del decreto legislativo n. 152 del 2006. Su tale profilo, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con circolare 30 marzo 2020, ha precisato che, nell'attuazione dello strumento dell'ordinanza contingibile di cui al citato articolo 191, i rifiuti provenienti da soggetti positivi possano essere temporaneamente conferiti in discarica soltanto se non esistono soluzioni alternative –:

   se le circostanze e i presupposti assunti a fondamento della richiesta di prosecuzione dell'esercizio della discarica di Roccasecca siano meritevoli di riscontro ai sensi dell'articolo 206-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006, anche ai fini della verifica in ordine al corretto conferimento dei rifiuti urbani indifferenziati nel corso dell'emergenza sanitaria in atto.
(5-03896)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 6 maggio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-03896

  Appare utile evidenziare, in via preliminare, che le autorizzazioni relative ad impianti di trattamento dei rifiuti attengono alle competenze regionali. Infatti, ai sensi dell'articolo 196 del decreto legislativo n. 152 del 2006, spetta alle Regioni l'approvazione dei progetti di nuovi impianti per la gestione dei rifiuti e dei rifiuti non pericolosi, l'autorizzazione alle modifiche degli impianti esistenti, l'autorizzazione all'esercizio delle operazioni di smaltimento e di recupero dei rifiuti, anche pericolosi.
  Fermo restando quanto precede, con specifico riferimento alle problematiche connesse alla gestione dei rifiuti nell'ambito dell'attuale emergenza epidemiologica, una delle principali criticità segnalate dagli operatori del settore consiste nella difficoltà di gestione di tutte le tipologie di rifiuti dovute sia al blocco da parte di alcuni Stati membri di ricevere rifiuti provenienti dall'Italia, sia alla scelta autonoma degli impianti di adottare le stesse misure per il principio di precauzione, nonché alla sospensione della raccolta differenziata nelle utenze con presenza di soggetti positivi in quarantena, con conseguente incremento dei rifiuti indifferenziati e l'invio degli stessi, oltre che ai termovalorizzatori fruibili, direttamente in discarica.
  Per superare dette difficoltà è stata, dunque, manifestata la necessità di una maggiore flessibilità rispetto all'utilizzazione delle capacità di trattamento degli impianti di gestione nazionali. Per consentire di far fronte a tali criticità, il Ministero dell'ambiente ha indicato le ordinanze contingibili ed urgenti ex articolo 191 del decreto legislativo n. 152 del 2006 quale strumento legislativo più idoneo per consentire di mettere in atto regimi straordinari, temporalmente circoscritti alla durata dell'emergenza.
  Per quanto attiene il caso di specie, il Consiglio dei ministri, con Deliberazione del 20 aprile scorso, ha ritenuto che sussistano sopravvenuti rilevanti motivi di pubblico interesse, in conseguenza dell'innegabile mutamento non prevedibile, e del tutto eccezionale, della situazione di fatto esistente, motivi che consistono nella necessità urgente, sotto l'aspetto della tutela sanitaria per il territorio regionale, di autorizzare un ulteriore ampliamento della discarica di Roccasecca. Ha ravvisato, pertanto, la necessità di effettuare una valutazione comparativa degli interessi coinvolti nel procedimento in esame, consistenti da un lato nell'impatto paesaggistico che l'ulteriore ampliamento della discarica può avere sull'area interessata dall'intervento e, dall'altro, nella considerazione che la realizzazione del predetto ulteriore ampliamento della discarica di Roccasecca sia una necessità urgente, sotto l'aspetto della tutela sanitaria, per il territorio regionale.
  Il Consiglio dei ministri ha ritenuto, conseguentemente, di poter considerare prevalente l'interesse all'ulteriore ampliamento della discarica, sebbene nella consapevolezza del carattere provvisorio della misura, dovendo la Regione nelle more provvedere ad ogni modo alla conclusione del procedimento di aggiornamento del Piano integrato di gestione dei rifiuti. Ha dunque ritenuto di autorizzare l'innalzamento del «capping» di chiusura del bacino IV della discarica fino a metri 16,70 individuando il limite temporale per l'esercizio dello stesso bacino della discarica nel 31 dicembre 2020.