ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03895

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 334 del 05/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: BRAGA CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BURATTI UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 05/05/2020
DEL BASSO DE CARO UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 05/05/2020
MORGONI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 05/05/2020
ORLANDO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 05/05/2020
PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO 05/05/2020
PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 05/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/05/2020
Stato iter:
06/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/05/2020
Resoconto BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 06/05/2020
Resoconto MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 06/05/2020
Resoconto BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/05/2020

SVOLTO IL 06/05/2020

CONCLUSO IL 06/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03895
presentato da
BRAGA Chiara
testo di
Martedì 5 maggio 2020, seduta n. 334

   BRAGA, BURATTI, DEL BASSO DE CARO, MORGONI, ORLANDO, PELLICANI e PEZZOPANE. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   tante sono le esigenze che emergono a tutela della salute pubblica e dell'ambiente in questo particolare e lungo periodo di quarantena. Questa pandemia, che ormai dura da qualche mese e che si prevede ancora lunga, non ha ridotto il lavoro degli operatori del settore; la sicurezza dei lavoratori impiegati nel settore di raccolta e smaltimento rifiuti e la garanzia di mantenimento e implementazione delle capacità tecnologiche dell'impiantistica nazionale sono i due aspetti che richiedono una significativa attenzione, per i possibili fenomeni criminali a margine dell'economia legale e anche per le obiettive difficoltà riscontrate dagli addetti ai lavori; a tal proposito, bisogna ricordare che molti sono gli strumenti già attivati o che fanno parte di un progetto di coordinamento normativo tra i diversi soggetti istituzionali. Ad oggi, sono state dettate regole di comportamento, sono state ricevute proposte e indicazioni attraverso i vari strumenti normativi di cui lo Stato dispone come i decreti-legge, i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, le circolari ministeriali, il documento «Prime indicazioni generali per la gestione dei rifiuti – emergenza COVID-19» approvato dal Consiglio Snpa il 23 marzo 2020, infine le ordinanze regionali e comunali; tutto quello che è stato fatto fino ad ora è importante, ma oggi che si è iniziata una seconda fase di convivenza con il virus i temi rilevanti, ora e nel prossimo futuro, che non si dovranno sottovalutare sono tanti, in particolare: 1) la raccolta e il trattamento dei rifiuti ospedalieri, nonché dei rifiuti prodotti da pazienti tutelati a domicilio, in residenze sanitarie assistenziali e in strutture dedicate ai quali bisognerà prestare attenzione in modo particolare; 2) la raccolta e il trattamento dei dispositivi di protezione dismessi provenienti da ambiti sanitari ospedalieri e territoriale; 3) il mantenimento di un adeguato livello di gestione dei rifiuti solidi urbani, sia in questa fase epidemiologica che in relazione a mutate abitudini di consumo anche successive; 4) le scelte di trattamento dei rifiuti e di chiusura del ciclo degli stessi in relazione a queste specificità e che possano valutare anche le eventuali criticità del sistema impiantistico nazionale –:

   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare, alla luce dei fatti sopra esposti, per affrontare al meglio questo momento di difficoltà ora e nelle fasi successive non emergenziali, salvaguardando la tutela dell'ambiente e dei lavoratori con un'attenzione particolare al contrasto dei fenomeni illeciti.
(5-03895)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 6 maggio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-03895

  La complessa situazione emergenziale connessa al COVID-19 sta esercitando pressioni senza precedenti sulla società e sull'economia, incidendo altresì sulla garanzia di fornire i servizi essenziali alla cittadinanza. In tale ambito è risultato necessario intervenire al fine di assicurare la corretta gestione dei rifiuti, dal servizio di raccolta al trattamento e smaltimento finale, adottando allo stesso tempo misure supplementari per garantire elevati livelli di sicurezza per i lavoratori dello specifico settore, nonché della tutela della salute pubblica e dell'ambiente.
  In tale contesto, il primo documento ufficiale è stato emanato dall'Istituto Superiore di Sanità il 3 marzo 2020 (aggiornato il 14 e il 31 marzo), che ha fornito le opportune indicazioni distinguendo tra rifiuti urbani prodotti nelle abitazioni di soggetti positivi al tampone posti in isolamento o in quarantena obbligatoria e rifiuti urbani prodotti in abitazioni di soggetti non positivi al tampone, non in isolamento o quarantena obbligatoria. Nella medesima direzione è intervenuto l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale con un documento di supporto del 23 marzo che fornisce le indicazioni per la corretta gestione dei rifiuti nelle fasi successive alla raccolta, al fine di garantire un'alta protezione degli operatori e l'esclusione di problemi derivanti dall'inadeguato trattamento dei rifiuti stessi.
  Nella necessità di superare le difficoltà del sistema e consentire agli impianti la gestione di eventuali sovraccarichi, evitando l'interruzione del servizio, il Ministero dell'ambiente, da parte sua, prima con la nota del 24 marzo 2020 e poi con la Circolare 22276/2020, ha fornito indicazioni per disciplinare forme speciali di gestione dei rifiuti, utilizzando lo strumento dell'ordinanza contingibile e urgente ex articolo 191, del decreto legislativo n. 152 del 2006, temporalmente circoscritto alla durata dell'emergenza.
  In tale quadro, ove le competenti Autorità si risolvano ad adottare le predette ordinanze, si ritiene possibile prefigurare, tramite queste ultime, la possibilità di addivenire a regimi straordinari che prevedano: l'aumento della capacità di stoccaggio degli impianti, di deposito temporaneo dei rifiuti, di deposito dei rifiuti urbani presso i centri di raccolta comunali, la possibilità per gli impianti di incenerimento di raggiungere la capacità termica massima valutata in sede di autorizzazione, nonché, infine, per lo smaltimento in discarica, prefigurare la modifica temporanea dell'autorizzazione per consentire il conferimento degli scarti derivanti dal trattamento dei rifiuti urbani, differenziati e indifferenziati, privi di possibili destinazioni alternative e dei rifiuti urbani indifferenziati provenienti dalle abitazioni in cui sono presenti soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria.
  Grazie anche alle misure sopra descritte, il sistema impiantistico nazionale ha sostanzialmente risposto alle esigenze specificamente collegate all'emergenza sanitaria in atto, consentendo così di affrontare al meglio anche la fase successiva all'emergenza. Si segnala, da ultimo, che con l'approvazione definitiva, il 24 aprile scorso, del ddl di conversione del decreto-legge n. 18 del 2020 (Cura Italia) è stata introdotta, con l'articolo 113-bis, una modifica ai limiti temporali e quantitativi del deposito temporaneo di rifiuti. L'estensione quantitativa e temporale dei termini è stata ritenuta necessaria al fine di poter garantire la corretta gestione dei rifiuti speciali durante l'attuale periodo emergenziale legato al contenimento e alla gestione epidemiologica del COVID-19.