Legislatura: 18Seduta di annuncio: 332 del 29/04/2020
Primo firmatario: STUMPO NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 28/04/2020
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 28/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 29/04/2020 Resoconto STUMPO NICOLA LIBERI E UGUALI RISPOSTA GOVERNO 29/04/2020 Resoconto ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE) REPLICA 29/04/2020 Resoconto STUMPO NICOLA LIBERI E UGUALI
DISCUSSIONE IL 29/04/2020
SVOLTO IL 29/04/2020
CONCLUSO IL 29/04/2020
STUMPO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
l'emergenza sanitaria da Covid-19 ha messo a dura prova il servizio sanitario nazionale;
il Governo ha attuato misure urgenti e destinato ingenti risorse, in particolare per il sostegno del servizio sanitario nazionale, che si sono rivelate efficaci, tanto che si inizia a prevedere graduali forme di avvio della cosiddetta «Fase 2»;
nel contesto della fase emergenziale si è dovuto ricorrere ad affidamenti da parte delle regioni e delle Asl con procedure accelerate;
secondo Transporency e React (la più grande organizzazione a livello globale che si occupa di prevenire e contrastare la corruzione) in tale contesto emergenziale si possono verificare distorsioni nei processi di spesa e decisionali;
evidenziando, sempre Transparency e React, come le strategie di prevenzione della corruzione in ambito sanitario, descritte nei Piani triennali (Ptpc) 2019-2021, non prevedano i profili relativi ai rischi di corruzione durante le fasi emergenziali e le modalità di contrasto –:
quali iniziative di competenza, anche d'intesa con le regioni, abbia assunto o intenda assumere per contrastare eventuali rischi di corruzione durante l'emergenza determinata dalla diffusione del Covid-19, prevedendo efficaci strategie a difesa dalla corruzione nel servizio sanitario nazionale, utile anche a integrare, sulla base dell'esperienza acquisita rispetto all'attuale emergenza sanitaria, i piani triennali per la prevenzione della corruzione e della trasparenza.
(5-03867)
(Presentata il 28 aprile 2020)
In merito alla questione in esame, in via preliminare, ritengo opportuno fare alcune precisazioni.
Ogni Amministrazione pubblica adotta un proprio Piano triennale per la prevenzione della corruzione, su proposta del Responsabile nominato dall'Organo di indirizzo, tenuto conto anche del Piano Nazionale Anticorruzione adottato dall'Autorità Nazionale Anticorruzione e dei relativi aggiornamenti e delle linee guida applicative.
Al fine di verificare l'attuazione sul territorio nazionale del Piano Nazionale per la Prevenzione della Corruzione – Settore Sanità, approvato il 28 ottobre 2015 dall'Autorità Nazionale Anticorruzione – in data 21 aprile 2016 è stato approvato il Protocollo d'Intesa tra il Ministero della salute e l'ANAC.
Le predette amministrazioni si sono impegnate a porre in essere una reciproca collaborazione allo scopo di attuare la realizzazione congiunta di una serie di attività di verifica, controllo e valutazione, anche «sul campo», dell'attuazione e della coerenza delle misure di trasparenza ed integrità e di prevenzione della corruzione adottate dalle Aziende Sanitarie territoriali e dagli Enti assimilati del Servizio Sanitario Nazionale.
Per concretizzare tale Protocollo d'Intesa, è stata creata una «task force» composta da ispettori del Ministero della salute, dell'ANAC e del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute.
In tale contesto, significativo rilievo è stato dato alle attività finalizzate a prevenire i fattori della corruzione mediante sia l'adozione di tutti gli interventi idonei a favorirne il contrasto, che l'implementazione delle procedure di verifica, controllo e valutazione delle attività poste in essere presso le Aziende Sanitarie e gli Enti assimilati, con particolare attenzione ai settori degli appalti, delle proroghe e delle liste di attesa.
Come è noto, il menzionato Protocollo del 21 aprile 2016 aveva una durata di 36 mesi, sarà cura di questo Ministero avviare le procedure per l'adozione di un nuovo Protocollo che terrà nella dovuta considerazione sopraggiunte le esigenze emerse in occasione dell'emergenza da COVID-19, con specifico riguardo alle esigenze di controllo e di monitoraggio, segnalate anche con l'atto ispettivo in esame.
L'occasione del rinnovo del Protocollo sarà colta anche ai fini del coinvolgimento di tutti i «soggetti istituzionali» impegnati a contrastare la pandemia nei diversi livelli istituzionali.