ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03864

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 332 del 29/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: CARNEVALI ELENA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 28/04/2020
RIZZO NERVO LUCA PARTITO DEMOCRATICO 28/04/2020
PINI GIUDITTA PARTITO DEMOCRATICO 28/04/2020
SCHIRO' ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 28/04/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 28/04/2020
Stato iter:
29/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/04/2020
Resoconto RIZZO NERVO LUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 29/04/2020
Resoconto ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 29/04/2020
Resoconto RIZZO NERVO LUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/04/2020

SVOLTO IL 29/04/2020

CONCLUSO IL 29/04/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03864
presentato da
CARNEVALI Elena
testo di
Mercoledì 29 aprile 2020, seduta n. 332

   CARNEVALI, SIANI, RIZZO NERVO, PINI e SCHIRÒ. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il 4 maggio 2020, come dichiarato dal Presidente del Consiglio dei ministri, avrà inizio la «fase 2», ovvero la fase di convivenza con il virus, di un ritorno graduale alla normalità dove diventa necessario intervenire tempestivamente qualora si dovessero verificare nuovi focolari di Covid-19 con la presa in carico precoce dei pazienti affetti da Covid-19, dei pazienti in isolamento domiciliare obbligatorio, dimessi o paucisintomatici non ricoverati e per i pazienti in isolamento fiduciario, ma occorre anche che vi sia una reale integrazione tra assistenza ospedaliera e assistenza sul territorio;

   è necessario quindi un rafforzamento dell'assistenza territoriale e dei piani di assistenza che contengano interventi multidisciplinari di assistenza, cura, riabilitazione e rivolti al benessere complessivo della persona, che garantiscono la ripresa dai postumi di infezione da Covid-19 e dall'isolamento prolungato spesso in assenza dei servizi domiciliari oltre alle specifiche misure di potenziamento dell'attività di sorveglianza attiva effettuata a cura dei dipartimenti di prevenzione in collaborazione con i medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e medici di continuità assistenziale nonché con le unità speciali di continuità assistenziale, con gli infermieri, che, insieme agli specialisti ambulatoriali, interni ed esterni, coprano tutto il territorio nazionale costituendo la prima linea della presa in carico del paziente;

   inoltre, oltre a una efficiente ed efficace integrazione tra assistenza territoriale ed ospedaliera, è necessario che vi siano anche protocolli chiari e ben definiti, al fine di tutelare sia il paziente che il personale sanitario;

   infine, nella fase 2, oltre all'emergenza per i pazienti Covid, si aggiunge anche quella dei pazienti non-Covid in particolare quelli con fragilità (cronici, non autosufficienti e disabili), che per circa 2 mesi hanno fatto i conti con un vero e proprio congelamento dei servizi socio-sanitari territoriali –:

   quali iniziative di competenza, alla luce dei fatti sopra esposti, il Ministro interrogato intenda adottare, a partire dalla «fase 2», per pervenire a un modello integrato di assistenza sanitaria e socio-sanitaria territoriale e ospedaliera dove vi sia come obiettivo, non solo un controllo capillare del territorio e l'individuazione sul nascere di nuovi focolai di Covid-19, con una rapida e reale presa in carico globale del paziente attraverso protocolli chiari e sicuri sia per il personale che per il paziente stesso, ma anche la continuità dei servizi fondamentali per i pazienti non Covid, in particolare per quelli con maggiore fragilità.
(5-03864)
(Presentata il 28 aprile 2020)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 29 aprile 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-03864

  Con la Circolare del 22 febbraio 2020, recante «COVID-19. Nuove indicazioni e chiarimenti», il Ministero della salute ha previsto un'integrazione dell'assistenza sanitaria territoriale ed ospedaliera, con specifiche competenze per i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e i Dipartimenti di prevenzione, quando vengono a conoscenza di un caso sospetto di COVID-19, in particolare effettuando la valutazione epidemiologica, segnalando il paziente sintomatico per il successivo ricovero, assicurando l'assistenza domiciliare e la sorveglianza attiva per i pazienti paucisintomatici o asintomatici.
  Con la successiva Circolare del 25 marzo 2020, il Ministero della salute ha aggiornato le linee di indirizzo organizzative dei servizi ospedalieri e territoriali in corso di emergenza COVID-19.
  In particolare, si è ritenuto necessario segnalare la necessità di realizzare una compiuta azione di previsione e prevenzione, monitoraggio e presa in carico, a livello territoriale, così da contribuire ad una riorganizzazione dell'assistenza sanitaria, sia al fine di contenere la diffusione del contagio, sia con funzione di filtro, necessario a frenare l'afflusso agli ospedali.
  È stato evidenziato, inoltre, il ruolo essenziale svolto dalle unità speciali di continuità assistenziale nella gestione domiciliare dei pazienti affetti da COVID-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero, raccomandando il loro potenziamento, anche mediante coprogettazioni con i servizi sociali delle amministrazioni comunali e le associazioni di volontariato, adottando specifici protocolli che definiscano tutte le misure necessarie per assicurare la massima tutela e il supporto per le necessità di vita quotidiana a vantaggio delle persone sole e prive di caregiver.
  Il rimodellamento dell'assistenza territoriale è finalizzato al rafforzamento sinergico assistenziale, con il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, Medici di continuità assistenziale, Unità Speciali di Continuità Assistenziale e specialisti ambulatoriali, si punta, altresì, ad implementare i sistemi di sorveglianza sanitaria in termini di uniformità, di equità d'accesso, responsabilizzazione e definizione dei ruoli di tutti gli attori (pazienti, caregivers, medici e altri operatori sanitari) oltre alle necessarie azioni di sorveglianza attiva e propedeutiche (empowerment, formazione etc.).
  Nell'ambito del potenziamento dell'assistenza territoriale, un ruolo fondamentale è svolto dai Dipartimenti di Prevenzione.
  Ulteriore tema di estrema rilevanza e delicatezza è costituito dall'assistenza ai pazienti cosiddetti «fragili» (cronici, non autosufficienti, disabili) nel senso che sarà necessario assicurare il pieno rispetto delle disposizioni per la prevenzione del contagio e la tutela della salute dei pazienti e degli operatori, mediante eventuali specifici protocolli.
  Una particolare attenzione verrà riservata alla telemedicina, che potrà essere utilizzata per estendere la pratica tradizionale oltre gli abituali spazi operativi.
  Le tecnologie della sanità digitale garantiscono la realizzazione di una modalità operativa a rete, migliorando l'operatività nei luoghi dove il paziente vive, per favorire la sua «gestione domiciliare».
  Segnalo che è attivo, presso il CTS, un Tavolo di lavoro che sta sviluppando linee guida per rendere omogenei a livello territoriale nazionale le iniziative regionali in tema di rafforzamento dell'assistenza territoriale, e della sua integrazione con l'assistenza ospedaliera, tenendo anche conto delle esigenze ora indicate e delle istanze formulate nell'atto ispettivo in esame.
  Da ultimo, anticipo che a breve sarà avviata anche a livello normativo una specifica iniziativa, che in modo strutturale, ridisegna e potenzia l'assistenza territoriale, puntando anche al rafforzamento dell'attività infermieristica sul territorio.
  Inoltre, ai fini della gestione delle attività di sorveglianza attiva, sono allo studio misure come la messa a disposizione a domicilio dei pazienti di apparecchiature per il monitoraggio della saturimetria, anche attraverso le app di telefonia mobile, al fine di garantire un costante monitoraggio della saturazione di ossigeno dell'emoglobina, parametro fondamentale per definire il setting terapeutico assistenziale più adeguato, nel modo più tempestivo possibile.
  Il percorso dovrebbe, quindi, consistere nel monitoraggio continuativo domiciliare, ivi incrementando e indirizzando le azioni terapeutiche e assistenziali, anche in strutture alberghiere laddove si individuino convivenze a rischio, precoce riconoscimento del peggioramento clinico e quindi tempestiva ospedalizzazione.
  Per garantire il coordinamento delle attività sanitarie e socio sanitarie territoriali, le regioni e le province autonome saranno chiamate ad attivare centrali operative regionali per svolgere funzioni di raccordo con tutti i servizi e con il sistema di emergenza urgenza, anche mediante strumenti informativi e di telemedicina.