ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03732

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 314 del 03/03/2020
Firmatari
Primo firmatario: CENTEMERO GIULIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 03/03/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BITONCI MASSIMO LEGA - SALVINI PREMIER 03/03/2020
CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 03/03/2020
COVOLO SILVIA LEGA - SALVINI PREMIER 03/03/2020
GERARDI FRANCESCA LEGA - SALVINI PREMIER 03/03/2020
GUSMEROLI ALBERTO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 03/03/2020
PAGANO ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 03/03/2020
PATERNOSTER PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 03/03/2020
TARANTINO LEONARDO LEGA - SALVINI PREMIER 03/03/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 03/03/2020
Stato iter:
04/03/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/03/2020
Resoconto COVOLO SILVIA LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 04/03/2020
Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 04/03/2020
Resoconto COVOLO SILVIA LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/03/2020

SVOLTO IL 04/03/2020

CONCLUSO IL 04/03/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03732
presentato da
CENTEMERO Giulio
testo di
Martedì 3 marzo 2020, seduta n. 314

   CENTEMERO, BITONCI, CAVANDOLI, COVOLO, GERARDI, GUSMEROLI, ALESSANDRO PAGANO, PATERNOSTER e TARANTINO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   è comunemente riconosciuto oramai che l'epidemia Covid-19 rappresenta un'emergenza non soltanto sanitaria ma anche economica, che rischia di portare il nostro Paese in recessione;

   le regioni maggiormente colpite, Veneto, Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna, infatti, sono quelle che producono quasi la metà del prodotto interno lordo e del gettito fiscale che finisce nell'Erario: vi lavorano quasi 10 milioni di addetti occupati nelle imprese private (pari al 53 per cento del totale nazionale); da questi territori partono per l'estero i 2/3 delle esportazioni italiane e si concentra il 53 per cento circa degli investimenti fissi lordi;

   le regioni settentrionali rappresentano, inoltre, il territorio con la maggior crescita di partite iva: 44 per cento al Nord, 22 per cento al Centro e 33,7 per cento al Sud ed Isole;

   secondo un report di Confindustria-Federturismo, le prime stime più prudenti quantificano le perdite economiche per effetto dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 in 5 miliardi di euro;

   nelle scorse settimane, il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, ha ipotizzato una «perdita» di qualche decimale di prodotto interno lordo;

   l'ufficio studi della Cgia di Mestre – sebbene sia difficile quantificare economicamente l'impatto, considerato che molto dipenderà dalla durata della fase emergenziale – ipotizza che la ricchezza prodotta scenda di 0,4 punti percentuali, stimando il danno economico in 7 miliardi di euro;

   le misure finora adottate dal Governo sono ritenute insufficienti sia dalle regioni colpite che da tutte le categorie coinvolte, in specie per la mancanza di sostegno alle aziende ed ai lavoratori fuori dalla zona rossa;

   la stretta operata dagli articoli 3 e 4 del decreto fiscale n. 124 del 2019 ed i nuovi limiti per l'accesso alla mini flat tax per le partite iva, introdotti con legge di bilancio 2020, non costituiscono di certo, in un momento come questo, uno strumento di ripresa e di rilancio delle attività;

   in particolare, per le partite iva, il Governo ha previsto un ammortizzatore di euro 500 al mese per tre mesi limitato alla cosiddetta zona rossa, un importo a parere degli interroganti risibile addirittura inferiore al reddito di cittadinanza;

   nel Veneto, addirittura, per molte famiglie di risparmiatori «truffati dalle banche» che stanno tuttora attendendo l'indennizzo, l'impatto del coronavirus ha aggravato la loro già estrema situazione; sarebbe opportuno semplificare ed accelerare le procedure di ristoro –:

   se e quali ulteriori iniziative di natura fiscale o tributaria il Governo intenda adottare a sostegno delle aziende e dei lavoratori nelle regioni colpite dall'emergenza epidemiologica.
(5-03732)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 4 marzo 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-03732

  Con il documento in esame gli Onorevoli interroganti, con riferimento all'epidemia Covid-19 del 2020 che, tra le altre, ha maggiormente colpito le regioni Veneto, Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna, ritenendo che le misure adottate dal Governo siano insufficienti in specie per la mancanza di sostegno alle aziende ed ai lavoratori fuori dalla cosiddetta «zona rossa», chiedono di sapere quali ulteriori misure si intendano adottare a sostegno delle aziende e dei lavoratori ubicati nelle regioni colpite dall'emergenza epidemiologica.
  Al riguardo, sentiti gli uffici competenti, si rappresenta quanto segue.
  A seguito dell'emergenza epidemiologica denominata Covid-2019 che ha interessato diversi Comuni delle Regioni Lombardia e Veneto – individuati dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020 – con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 24 febbraio 2020 è stata disposta in favore dei soggetti, aventi alla data del 21 febbraio 2020 la residenza ovvero la sede operativa o legale nei territori dei Comuni in parola, la sospensione di tutti i termini relativi ai versamenti e agli adempimenti tributari, compresi i versamenti degli importi iscritti a ruolo derivanti da cartelle di pagamento e/o dagli accertamenti esecutivi, in scadenza nel periodo compreso tra il 21 febbraio 2020 ed il 31 marzo 2020.
  A seguito, poi, dell'emanazione del decreto-legge n. 9 del 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 53 del 2 marzo 2020, sono stati prorogati i termini di alcune scadenze fiscali in tutto il territorio nazionale.
  In particolare, slitta dal 7 al 31 marzo 2020 il termine entro cui i sostituti di imposta devono trasmettere la Certificazione Unica e dal 28 febbraio al 31 marzo quello entro cui gli enti terzi devono inviare i dati utili per la dichiarazione precompilata. È posticipata dal 15 aprile al 5 maggio 2020 la data in cui sarà disponibile per i contribuenti la dichiarazione precompilata sul portale dell'Agenzia delle entrate. Infine, è stata differita dal 23 luglio al 30 settembre 2020 la scadenza per l'invio del 730 precompilato.
  Con il medesimo provvedimento sono state anche adottate ulteriori disposizioni che hanno previsto agevolazioni fiscali con riguardo ai settori produttivi più colpiti dall'emergenza.
  L'articolo 8 del citato decreto-legge ha, infatti, previsto, a favore delle imprese turistico-ricettive, delle agenzie di viaggio e turismo e dei tour operator che operano sull'intero territorio nazionale, la possibilità di non procedere, fino al 30 aprile 2020, al versamento delle ritenute alla fonte che i predetti soggetti operano in qualità di sostituti d'imposta e al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria.
  Ciò posto, data la portata territoriale ormai assunta dall'emergenza epidemiologica Covid-19, si rappresenta che sono allo studio del Governo ulteriori misure di supporto ai cittadini ed alle imprese rispetto a quelle varate dal decreto-legge n. 9 del 2 marzo 2020. Tali misure, volte a prestare sostegno tanto alle imprese quanto ai lavoratori che operano nei settori coinvolti dall'emergenza – oramai non solo più sanitaria ma anche economica – sono mirate a fornire sostegno all'occupazione e al tessuto produttivo sia dei territori sui quali si sono riverberati anche in via mediata gli effetti del virus, sia di quelli al di fuori dell'ambito territoriale della cosiddetta «zona rossa».