ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03569

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 303 del 12/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: D'ALESSANDRO CAMILLO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 12/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 12/02/2020
Stato iter:
13/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/02/2020
Resoconto D'ALESSANDRO CAMILLO ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 13/02/2020
Resoconto DI PIAZZA STANISLAO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 13/02/2020
Resoconto D'ALESSANDRO CAMILLO ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/02/2020

SVOLTO IL 13/02/2020

CONCLUSO IL 13/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03569
presentato da
D'ALESSANDRO Camillo
testo di
Mercoledì 12 febbraio 2020, seduta n. 303

   D'ALESSANDRO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la società Faist Componenti S.p.A., operante nella zona industriale di Lanciano (Chieti), in data 4 febbraio 2020 ha attivato le procedure di riduzione del personale di cui all'articolo 24 della legge n. 223 del 1991;

   in data 5 febbraio 2020, la Fim Cisl ha richiesto formalmente un intervento del prefetto di Chieti, reiterando successivamente una richiesta di incontro, mai avvenuto;

   nonostante un primo confronto presso la sede di Confindustria Chieti-Pescara e la rassicurazione della direzione aziendale per confrontarsi su soluzioni che potessero attenuare l'impatto sociale per effetto della cessazione dell'attività nel sito di Lanciano, la società Faist, data 6 febbraio 2020, ha iniziato a smantellare lo stabilimento, traslocando macchinari ed impianti verso altra sede, in palese condotta antisindacale ed in violazione delle disposizioni sopra richiamate in tema di procedura di riduzione del personale e dalla disciplina contrattuale;

   la società Faist ha poi concluso le operazioni di trasferimento di macchinari ed impianti, senza riguardo per i diritti sindacali e dei lavoratori –:

   se il Ministro interrogato intenda convocare con urgenza un tavolo sulla questione, al fine di contrastare, per quanto di competenza, nelle sedi pertinenti, le violazioni dei diritti sindacali e dei lavoratori, anche al fine di verificare per quali ragioni non sia avvenuto l'incontro con il prefetto di Chieti nonostante ciò fosse esplicitamente richiesto dal sindacato.
(5-03569)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 13 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-03569

  Con il presente atto parlamentare, l'Onorevole interrogante richiama l'attenzione del Governo sulla situazione in cui versa la società Faist Componenti S.p.a., operante nella Zona Industriale di Lanciano – Chieti – che in data 4 febbraio 2020 ha attivato le procedure di riduzione del personale in esubero.
  In particolare, nell'atto ispettivo in esame si lamenta, da una parte, il mancato interessamento da parte del Prefetto di Chieti, al quale una sigla sindacale avrebbe formalizzato una richiesta di intervento; dall'altra, una presunta condotta antisindacale della società Faist S.p.a., per aver iniziato a smantellare lo stabilimento e traslocando macchinari ed impianti in altra sede, in violazione della procedura prevista dalla normativa vigente, comportando di conseguenza una lesione dei diritti dei lavoratori.
  In proposito, si fa presente, da quanto appreso direttamente dalla Prefettura di Chieti, che il 4 febbraio 2020, a fronte della notizia della delocalizzazione del sito produttivo di Lanciano e del contestuale licenziamento collettivo dei 16 dipendenti, il Prefetto ha disposto di procedere con degli approfondimenti al fine di valutare al meglio le possibili azioni da intraprendere in merito a tale vertenza.
  La Prefettura ha prontamente interloquito con l'Ispettorato del lavoro, il quale ha riferito di essere al corrente dell'apertura della procedura di licenziamento collettivo.
  Risulta anche che il 6 febbraio, presso gli Uffici di Confindustria, si è tenuto l'incontro richiesto dai sindacati, all'esito del quale le parti, hanno sottoscritto apposito verbale, a conferma che la Prefettura ha operato fattivamente e tempestivamente, al fine di ricondurre lo svolgimento della procedura di licenziamento collettivo avviata dall'impresa nell'ambito delle modalità e dei termini previsti dalla legge, riservandosi ogni ulteriore valutazione circa possibili successive azioni al riguardo.
  In relazione, poi, alla richiesta d'incontro successivamente reiterata, cui si fa cenno nell'atto in esame, la stessa non risulta pervenuta agli atti della Prefettura.
  Quanto sopra, pertanto, smentisce, categoricamente l'asserita assenza di iniziativa del Prefetto e la chiusura rispetto alle richieste dei sindacati.
  Ciò posto, mi corre l'obbligo di evidenziare che la sede più opportuna per far valere eventuali doglianze circa le presunte violazioni sindacali nei confronti dei lavoratori, è certamente quella giudiziaria e non quella politica.
  Mi preme, infine, confermare che l'interesse di questo Governo e del Ministero che rappresento, rispetto alla procedura avviata, rimane vivo, e che si manifesterà in un continuo monitoraggio del suo sviluppo e sarà accompagnato dall'assunzione di ogni utile iniziativa praticabile a sostegno dei lavoratori coinvolti.