ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03541

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 302 del 11/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: VIVIANI LORENZO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 11/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 11/02/2020
GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 11/02/2020
GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 11/02/2020
LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 11/02/2020
LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER 11/02/2020
LOSS MARTINA LEGA - SALVINI PREMIER 11/02/2020
MANZATO FRANCO LEGA - SALVINI PREMIER 11/02/2020
PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER 11/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 11/02/2020
Stato iter:
12/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/02/2020
Resoconto BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 12/02/2020
Resoconto L'ABBATE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI)
 
REPLICA 12/02/2020
Resoconto BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/02/2020

SVOLTO IL 12/02/2020

CONCLUSO IL 12/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03541
presentato da
VIVIANI Lorenzo
testo di
Martedì 11 febbraio 2020, seduta n. 302

   VIVIANI, BUBISUTTI, GASTALDI, GOLINELLI, LIUNI, LOLINI, LOSS, MANZATO e PATASSINI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   il settore frutticolo è fra quelli più aggrediti dalla cimice marmorata asiatica (Halymorpha halys). In molte regioni italiane, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Toscana, Lazio, Campania e Piemonte si assiste da tempo ad una vera propria situazione emergenziale legata alla sua incessante diffusione, che sta causando ingenti danni alle produzioni frutticole nazionali;

   la stima dei danni, con riferimento ai frutteti del Nord Italia, e solo per pere, pesche e nettarine si aggira intorno ai 350 milioni di euro, di cui 200 in campagna e 150 nelle fasi di lavorazione. Rispetto agli anni precedenti, il fenomeno nel 2019 ha visto un aumento della gravità, con danni causati all'intero comparto agricolo italiano per circa 700 milioni di euro e con perdite in molti casi fino 100 per cento del raccolto;

   con la legge di bilancio 2020 sono stati stanziati solamente 80 milioni per tutto il territorio nazionale, distribuiti nell'arco di un triennio, risorse del tutto insufficienti;

   visto l'avvicinarsi della stagione ortofrutticola e il ripetersi della problematica collegata alla cimice asiatica, è urgente che venga emanato il prima possibile il decreto, previsto dall'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997, che fissa le condizioni per il rilascio in natura di organismi alloctoni, tra cui la vespa samurai;

   di fronte a danni così ingenti e alla distruzione di interi raccolti, a rendere ancora più critica la situazione è, recentemente, il mancato rinnovo dell'autorizzazione da parte dell'Unione europea per l'utilizzo dell'antiparassita chlorpyrifos-methyl, attualmente ritenuto tra i più efficaci ai fini del contrasto della cimice asiatica;

   in risposta ad una interrogazione di dicembre 2019 il Ministro interrogato ha dichiarato come la mancata autorizzazione da parte dell'Unione europea all'utilizzo del chlorpyrifos-methyl sia stata «un errore che grava sui nostri produttori e l'intera filiera in quanto sarebbe importante disporre già di efficaci mezzi di difesa fitosanitaria per il controllo dell'emergenza almeno fino a quando non saranno disponibili misure alternative.....e per questo siamo già impegnati con i nostri uffici, per negoziare urgentemente una deroga con Bruxelles, deroga nazionale sulla quale ci stiamo già adoperando con il Ministro della salute» –:

   a che punto siano le negoziazioni con l'Unione europea per la deroga per il nostro Paese al divieto di utilizzo dell'antiparassita chlorpyrifos-methyl, attualmente ritenuto tra i più efficaci per il contrasto alla cimice asiatica al fine di definire un quadro normativo certo ed univoco per contrastare in tempi rapidissimi questa emergenza.
(5-03541)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-03541

  Monitoriamo continuamente da tempo la problematica dell’Halymorpha halys, un insetto originario dell'Asia orientale che è stato rinvenuto per la prima volta in Europa a partire dal 2004, che ha arrecato gravi danni su vari fruttiferi e colture erbacee e che ha dimostrato un'elevata capacità di diffusione nel Mediterraneo e nell'areale europeo.
  In seno al Comitato Fitosanitario nazionale sono state identificate le azioni prioritarie volte a contrastare i danni del parassita, che si sostanziano in attività dedicate di divulgazione e monitoraggio a cura dei Servizi Fitosanitari delle Regioni interessate dal problema, in collaborazione con le strutture tecniche territoriali, per supportare gli agricoltori nella lotta all'insetto.
  In particolare il Centro di Ricerca Difesa e Certificazione (CREA-DC) è stato identificato come istituto di supporto per l'approfondimento degli aspetti scientifici e, nel contempo, sono state avviate sperimentazioni con prove «in campo» e in laboratorio, per individuare le misure più idonee al contrasto e le tecniche di lotta più efficaci.
  Tenuto conto dell'importanza di procedere tempestivamente alla verifica delle potenzialità e dei rischi connessi all'introduzione di antagonisti naturali «esotici», cioè provenienti dall'area di origine della Cimice asiatica questo Ministero – previa acquisizione delle necessarie certificazioni di legge – ha autorizzato il CREA ad introdurre, in condizioni di quarantena e per soli motivi di studio, la specie ritenuta a livello mondiale più efficace: il Trissolcus Japonicus (cosiddetta Vespa Samurai), con ogni imprescindibile studio sull'impatto ambientale nei nostri agroecosistemi.
  Al riguardo stiamo adoperandoci con il Ministero dell'ambiente per la più urgente emanazione del decreto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 102 del 2019, citato dall'Onorevole Interrogante.
  Come è noto la Commissione europea, con Regolamento (UE) 2020/17 del 10 gennaio 2020, non ha tuttavia rinnovato l'autorizzazione all'utilizzo del chlorpyrifos-methyl con il conseguente abbassamento dei relativi Limiti Massimi di Residui (LMR) consentiti nei prodotti agricoli trattati con questa sostanza attiva, nel corso del 2019.
  Il Ministro ha avuto modo di evidenziare con forza come la mancata autorizzazione da parte dell'Unione Europea all'utilizzo del chlorpyrifos-methyl – un significativo strumento di contrasto alla cimice asiatica – sia un errore che grava sui nostri produttori e l'intera filiera in quanto sarebbe importante disporre già di efficaci mezzi di difesa fitosanitaria per il controllo dell'emergenza almeno fino a quando non saranno disponibili misure alternative.
  La cimice asiatica è un'emergenza europea, connessa com’è alla crisi climatica e per questo ci siamo impegnati per negoziare urgentemente una deroga con Bruxelles.
  A questo proposito, l'Italia ha chiesto alla Commissione europea che il periodo transitorio proposto di 3 mesi per l'applicazione dei nuovi LMR sia esteso a 6 mesi a partire dalla pubblicazione della relativa decisione.
  Al contempo, ai sensi dell'articolo 53 del regolamento (CE) n. 1107/2009 relativo a «Situazioni di emergenza fitosanitaria», il Ministero della salute ha avviato la procedura per autorizzare, in circostanze eccezionali, l'immissione in commercio del chlorpyrifos-methyl per un periodo massimo di 120 giorni e per un'utilizzazione limitata e controllata.
  Il Servizio fitosanitario nazionale, operante presso questo Ministero, ha inviato l'11 febbraio 2020 al Ministero della salute il proprio parere in merito alla presenza e gravità dell'emergenza fitosanitaria legata alla cimice asiatica, che giustifica l'autorizzazione in deroga per il chlorpyrifos-methyl.