Legislatura: 18Seduta di annuncio: 299 del 04/02/2020
Primo firmatario: ZOFFILI EUGENIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 04/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 04/02/2020 COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER 04/02/2020 BILLI SIMONE LEGA - SALVINI PREMIER 04/02/2020 GRIMOLDI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 04/02/2020 DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA LUIS ROBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 04/02/2020 PICCHI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 04/02/2020 RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 04/02/2020
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 04/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 05/02/2020 Resoconto ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER RISPOSTA GOVERNO 05/02/2020 Resoconto MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.) REPLICA 05/02/2020 Resoconto ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER
DISCUSSIONE IL 05/02/2020
SVOLTO IL 05/02/2020
CONCLUSO IL 05/02/2020
ZOFFILI, FORMENTINI, COMENCINI, BILLI, GRIMOLDI, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, PICCHI e RIBOLLA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
in Cina è in atto un'epidemia causata dal «coronavirus 2019 n-CoV», virus che può avere un'incubazione fino a 14 giorni e che, a differenza del virus della «Sars», può essere trasmesso anche durante il periodo di incubazione e persino da soggetti portatori sani;
in base agli ultimi dati ufficiali — il 90 per cento dei quali provenienti da fonte governativa del regime cinese — i contagiati sarebbero già 20.000 e i morti 425;
nella mattinata del 3 febbraio 2020, all'aeroporto di Pratica di Mare, è atterrato il primo volo con 56 italiani rimpatriati che erano rimasti bloccati in Cina e che sono ora sotto osservazione in quarantena;
non è dato sapere quanti siano i nostri concittadini presenti nella Repubblica Popolare Cinese –:
quali iniziative siano state prese per tutelare la salute dei connazionali italiani, il cui numero non è desumibile dai dati pubblicati sul sito della Farnesina, che sono presenti in Cina.
(5-03488)
L'Organizzazione Mondiale della Sanità e le Autorità sanitarie cinesi hanno pubblicamente dichiarato l'esistenza del «nuovo coronavirus» a partire dal 31 dicembre 2019. Sviluppatosi nella città di Wuhan, capoluogo della provincia cinese dello Hubei, il nuovo coronavirus si è poi diffuso in altre province cinesi. Nei Paesi dell'area e nel resto del mondo si sono registrati casi di coronavirus in numero finora molto contenuto, in particolare se confrontato con la dimensione del contagio in Cina.
Rispetto ai dati forniti nell'interrogazione, appare importante aggiungere che al 4 febbraio si sono registrate 692 complete guarigioni.
Per quanto riguarda la tutela dei nostri connazionali, dall'inizio di gennaio ad oggi l'Unità di Crisi della Farnesina ha continuato a fornire aggiornamenti sulla diffusione del coronavirus in Cina e nel resto del mondo attraverso il portale ViaggiareSicuri.it, dove è stato pubblicato un apposito «Focus Coronavirus» aggiornato più volte al giorno.
La pubblicazione del Focus Coronavirus è stata notificata a tutti i connazionali iscritti al portale DoveSiamoNelMondo.it, sia con SMS che tramite notifica sulla nuova applicazione «Unità di Crisi», da scaricare e utilizzare su dispositivi mobili. Nel Focus sono indicati, tra l'altro, i siti web più rilevanti (Organizzazione Mondiale della Sanità, Ministero della Salute, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani) per favorire la più completa informazione di carattere sanitario. L'utente può così trovare in un unico documento tutti i riferimenti utili e le norme igienico-sanitarie più opportune.
Sono stati inoltre pubblicati specifici aggiornamenti della Sezione Sanitaria delle Schede dei Paesi interessati dal coronavirus. Per i Paesi che hanno adottato misure specifiche, sia sul piano delle limitazioni alla circolazione che in tema di profilassi sanitaria, sono stati pubblicati appositi avvisi in evidenza. Tutte queste informazioni sono state notificate ai possessori dell'App «Unità di Crisi» e pubblicizzate sulla pagina principale del sito ViaggiareSicuri.it.
L'Unità di Crisi della Farnesina ha lavorato, sin dalle prime battute, in stretto contatto con l'Ambasciata d'Italia a Pechino e con tutta la rete consolare italiana in Cina. I nostri consolati sono presenti a Canton, Chongqing, Shanghai e Hong Kong. A tutela del personale in servizio in Ambasciata e presso i consolati sono stati inviati dispositivi di protezione individuale, in particolare 4.780 mascherine monouso, anche al fine di garantire la prosecuzione in piena sicurezza del loro operato a supporto della collettività italiana presente in Cina. In Cina abbiamo una comunità di poco meno di 11.000 connazionali residenti ed iscritti presso l'AIRE – Anagrafe della Popolazione Italiana Residente all'Estero. Nella circoscrizione consolare di Canton risultano 1.406 iscritti AIRE; 180 a Chongqing; 3.837 nelle Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao; 3.920 a Shanghai; 1.432 a Pechino.
Ai residenti si aggiungono i viaggiatori registrati sul portale DoveSiamoNelMondo.it, che ammontano ad oggi a 910. Quest'ultimo dato potrebbe sottostimare la presenza italiana nel Paese. Non vi è infatti un obbligo di registrare il proprio viaggio sul portale e non tutti i viaggiatori, purtroppo, ne fanno uso. Siamo inoltre in contatto con INTERCULTURA, con il Ministero dell'istruzione e il Ministero dell'Università e della Ricerca per il monitoraggio degli studenti presenti nel Paese.
È quindi stimata, nel complesso, una collettività di circa 12.000 italiani presenti in Cina.
A seguito della progressiva adozione da parte delle autorità cinesi di misure fortemente restrittive della circolazione nella città di Wuhan e nella provincia dello Hubei, giunte fino ad un isolamento pressoché completo di quello che è l'epicentro del coronavirus, l'Unità di Crisi della Farnesina ha organizzato, insieme al Comando Operativo Interforze del Ministero della Difesa, un volo di rientro su base volontaria per i connazionali rimasti bloccati in Hubei.
56 connazionali hanno fatto rientro il 3 febbraio scorso a Pratica di Mare e sono stati condotti presso una struttura appositamente adibita all'accoglienza presso la Cecchignola, dove rimarranno sotto stretta osservazione medica per un periodo di 14 giorni.
Il rientro di questi 56 connazionali non esaurisce certo i compiti di assistenza da parte del Governo. La rete diplomatico-consolare in Cina e l'Unità di Crisi della Farnesina continueranno a prestare il massimo supporto e la massima attenzione a coloro che non hanno potuto o voluto lasciare Wuhan e lo Hubei. La nostra Ambasciata è in stretto contatto con tutti i connazionali ancora presenti nello Hubei e, insieme all'Unità di Crisi, si sta adoperando per individuare le migliori modalità di rientro, con l'obiettivo primario di tutelare la salute e la sicurezza dei connazionali.